Come un gabbiano ferito,
barcollante e lacero,
volerò per i vicoli ciechi.
In un silenzio
caparbio e trucido
lascerò morire i sogni.
C’è troppo vento
per continuare il volo.
C’è troppa luce
per seguire la giusta traiettoria.
Tra i solchi
profondi del viso
lascerò che le lacrime scorrano.
All’ombra di un pallido sorriso
circonderò i giorni più belli.
C’è un desiderio,
ferito nell’orgoglio, ma vivo.
C’è un mormorio,
spento da un lamento, ma vivo.
Morirà anche questo momento,
come muore il sole a sera.
Morirà con quel gabbiano
che cade nel mare in bufera.
E la notte scende minacciosa
sui nostri occhi, chiusi da tempo.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Pasquale Antonio Marinelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.