Pubblicato il 06/09/2018 17:13:19
E Zeta Cinquecento dieci A acca La targa Della mia automobile Dove sto Come tonno in scatola Se non fosse Per una buona musica O un notiziario Che mi cuce addosso Il mondo Due Trentaquattro Zero due Il telefono della mia infanzia Che sempre squilla Nella memoria Invano cerco quelle voci Nessuno più risponde Non c’è nessuno All’altro capo del filo. Trenta Tre Via Don Sturzo Il numero Del mio buen retiro Privo di cure Dove sempre ritorno fuggitivo A ritemprarmi Quattro Undici Appena chiusi i cimiteri E le funzioni dei Santi I natali della mia compagna Caro rimedio alla solitudine Cui dedico ogni istante Della mia giornata Tre Trentuno Tre Il numero Dell’albo professionale Una scia di lumaca Sulla sabbia del tempo. Queste le cifre. Invano cerco L’algoritmo della mia esistenza Che fugge verso l’orizzonte Dove ogni numero si azzera.
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