Il borgo era pieno di luce,
sulle case la luce disegnava figure tra arabeschi e scritte.
Non è magia,
è una fila di proiettori, a bordo lago, che la spara sulle case.
Ma incanta lo stesso,
la bellezza incanta sempre.
Oltre i proiettori il lago era nero,
e così il cielo sopra il lago
era la notte delle stelle.
Cinque facevano da corona al lago,
in cerchio, e una al centro,
non la più bella,
erano tutte belle.
Era la notte delle stelle ma nessuna è caduta,
così brillernno ancora, almeno un altro anno
e poi un altro
e un altro ancora.
Cinque facevano da corona al lago
e una al centro,
che non era la più bella.
La più bella è caduta anni fa,
tanti,
non ricordo quanti,
troppi.
In foto "Lo sguardo del viaggiatore", Giorgio Oprandi.

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franco Bonvini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.