ANTICHI EGIZI - Monoteisti o Politeisti?
Non è facile districarsi nell’affollato Olimpo delle Divinità egizie. E ciò, soprattutto a causa della proliferazione di un certo tipo di cinema eletteratura. Proveremo a semplificare l’argomento ed a renderlo meno ostico, partendo dal presupposto che la Religione dell’Antico Egitto non fu affatto immobile e statica (come spesso si equivoca), ma dinamica ed in continua evoluzione.
Per meglio rendere l’idea, faremo un confronto con le moderne Religioni.
Le attuali grandi Religioni monoteiste hanno tutte e tre una medesima radice: risalgono al patriarca Abramo, fondatore dell’Ebraismo.
Già da subito, però, (leggendo la Bibbia), scopriamo l’apertura al suo interno divarie correnti: ai tempi della dominazione romana ve n’erano molte. Ne citoalcune: Esseni, Farisei, Sadducei, Zeloti e molte altre.
La prima grande svolta, però, circa duemila anni or sono, la impresse Cristo,fondatore del Cristianesimo: Dio, però, era sempre lo stesso, anche se sipreferì chiamarlo Padre Eterno, piuttosto che Yeowa.
Neppure il Cristianesimo fu un pensiero statico: già nel secondo secolo si contavano varie dottrine e più tardi, come sappiamo, i cambiamenti che si verificarono furono radicali: citerò solo il fenomeno del Protestantesimo, ma ancora oggi, sette e tendenze, continuano a spuntare come funghi dopo la pioggia, soprattutto in presenza di eventi straordinari. (vedi l’approssimarsi dei“millenni”).
Una seconda grande svolta, tra il VII e l’VIII secolo d.C. la dette Maometto; non era un “figlio di Dio” come Cristo, ma solo un Profeta… Dio, però, era, sia pur con il nuovo nome di Allah, ancora il medesimo e anche l’Islamismo fu percorso da correnti varie.
La stessa cosa accadde in seno alla cultura filosofica religiosa dell’Antico Egitto e ciò, qualche millennio prima della nascita dell’Ebraismo.
A questo punto viene spontanea una domanda: gli Antichi Egizi erano monoteisti opoliteisti?
Per buona pace di coloro che hanno sempre creduto in un politeismo egizio… ebbene, no!
Gli Antichi Egizi, alle origini, erano monoteisti ed adoravano il Neter-wa, ossia il Dio-Uno, che identificavano nel Sole o, più precisamente, credevano che il Sole fosse la “manifestazione” della Divinità., come “manifestazioni divine” fossero molti fenomeni della natura. Soltanto in seguito, durante il lungo percorso della loro civiltà e il contatto con altre culture, quelle “manifestazioni” divennero Dei o Figli di Dio.
A questo punto è utile qualche cenno sulla “Genesi” egizia, i cui canoni vennerofissati in un “Concilio”, nel Tempio di Ra ad On, la Heliopolis dei greci, prima ancora dell’epoca della costruzione delle Piramidi.
All’inizio c’era il NUN: il Caos Primordiale, nelle cui Acque, Atum il Creatore, viveva in totale immobilità.
Stanco di quella solitudine, Egli procreò due figli: Tefnut, l’Umidità, e Shu,l’Aria. Questi, a loro volta, generarono due figli: Geb, la Terra, e Nut,il Cielo.
Strettamentee sessualmente avvinghiati, queste dueDivinità giacevano immobili nel Nun, fino a quando Shu, gelosodella figlia, non li separò.
Quell’atto dette inizio al fenomeno della “Vita” che fu annunciata dal Bennu, la Fenice, l’Uccello dell’Annunciazione, che, dall’alto del Ben-Ben, la prima Terra Emersa, annunciò la Creazione della Vita.
Geb e Nut ebbero quattro figli: Osiride, Iside, Seth e Nefty e qui termina la cosiddetta “Dottrina Memfitica”, professata a Memfi, (proprio comeun Vecchio Testamento) e si apre la “Dottrina Osiriaca , professata ad Abidos(come un Nuovo Testamento).
In questa Dottrina fa la comparsa il dio Horo, figlio di Osiride e Iside (di cui parleremo in altra sede), ma conosciamo anche Anubi, figlio di Osiride e Nefty,.
In seguito arrivarono nuove Divinità e altre del passato, invece, si persero o sipotevano ancora incontrare solo nei famosi “Testi delle Piramidi” e noi ne incontreremo qualcuna.
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