Stai urlando così forte
da spaccare i timpani alla notte
perchè senti l'alone impossessarsi del tuo dolore
penetrando, come odore, nelle nari del mondo
depositandoci nel suo polmone il degrado
anomalia d'un chiacchiericcio rancoroso.
Di fuggire ti direi ci avessi l'ali
ma troppo è il torpore: ci si è
restiamoci.
Nostro è il fazzoletto di cielo
ci si sta piegati in due
la fronte a toccare le scarpe
nella stanza delle spazzole fruscianti
è di Chet la tromba tra le stelle
di raso su raso l'annotazione.
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