Hai di fronte quel signore
Hai dormito poche ore
Le tue gambe sono polvere
Con un soffio possono cedere
Lui ti parla e domanda e comprende
Il tuo stato poco equilibrato le tue
Risposte di uomo soverchiato da richieste
Indigeste da paure mai risolte da un figlio
Che ti chiede:"oh papà tutto bene?"
Hai di fronte quel signore che domanda
Che comprende
Disegna mondi per te suoni vuoti
Sei confuso/chiedi scusa
Anche al sole fuori la porta
Non è sfuggita la tua sofferenza
Perché...
Il depresso è un essere complesso
Prima le stelle poi le stalle poi le stelle
E le stalle e le stalle e le stalle...
Si racconta un po' di palle
Si nasconde dalla luce
Cerca casa in un vano duexuno
Trova tregua tra le urla che il cuscino
Gli rimanda/stona note che di dentro sono
Lame affilate
Il depresso è un eccesso di
pensieri senza sbocco di
segnali fuori tempo di
parole ripetute
Reticenze perpetrate
Ore insonni prigioniero della mente
Di miraggi tra le dune del deserto
Oasi senz'acqua
Gola secca
Speranza evaporata
Il depresso ha l'umore perso
Aldilà del mondo conosciuto
Sconosciuto al suo cuore
E non trova come fare
E non trova cosa dire
E annulla il suo potere
E ricade nel torpore
Crolla al suolo sotto il peso di
Una piuma/urla muto la sua colpa
Abbandona nella stanza
L'Anima logorata
Sente voci di lontano
Nove gocce di quello buono
Cerca pace in un vicolo senza voce
Lui non balla
lui non brilla
Lui si perde in una bolla
Il depresso non c'è verso è Figlio di questo folle progresso
Piange il tempo che si è perso
Stremato da un pianeta che corre senza meta
La Pelle sottile
Stretto alle catene
Si confonde tra le onde di un oceano malato
Tra milioni di persone fuori le caverne
aggrappate alle transenne
Ha di fronte quel signore che gli parla/che domanda
Lui sospira/sussurra scusa/chiude gli occhi
E...riposa/riposa/riposa
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