Che notte!
Roboanti tuoni e fulmini a seguire!
Lo scrosciare incessante della pioggia
sui vetri appannati e sui tetti
non lascia stare tranquilli.
Improvvisamente poi, il silenzio.
Solo il gorgoglio dell'acqua
caduta in grande quantita'
che cerca con foga di non cadere
fuori dalla grondaia
ma nel tubo intasato dalle foglie
portate a frotte li' dal vento.
Non disturba, anzi concilia il sonno
il gocciolare,a tempo, sul davanzale.
E' alba ormai,bisogna uscir fuori
a respirare aria fresca.
Nel vicino orticello alcune lumache
sono uscite in cerca di cibo,
talvolta schiumando,aiutate
dall'erba bagnata dallo "scroscione".
In cielo, splendendo il sole,
volteggiano le rondini a caccia d'insetti
mentre nel cortile di casa
iniziano a farsi sentire cani
buoi e maiali.Persino le anatre
si sono messe a starnazzare.
Dalle finestre spalancate la voce
della "vergara"si fa sentire
mentre il profumo del minestrone
messo a cuocere di primo mattino
riporta alla mente gli odori
che, in passato, non zittivano il sapor di fame.
Infanzia, cara infanzia, custode di immagini,
non cancellare tutto quanto visuto
ma riportalo al presente e ascolta,
ascolta di notte,caduta la pioggia,
il rumoue dell'acqua.
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