Pubblicato il 01/06/2018 02:29:02
Nella foto del 2010 il Vereto di Patù Non so quando raggiungerò lo Stige, anch'io son certo che un dì ci arriverò, dopo mi toccherà tutto accettare anche se ho detto che né croce o tomba vorrei d'intorno ma soltanto mare, e che vorrei restare al sole e al vento nella terra paterna del Salento. Ho detto che vorrei esser cremato le mie ceneri sparse dove vissi un pugno nel paese della Piana dove la guerra ci regalò miseria, un pugno nello specchio dello stretto proprio là in punta allo stivale, dove osò Ulisse sfidare le Sirene, un altro pugno là dove il Sì suona, un altro nella Valle della Dora, una manciata dove Enea sbarcò da spargere tra Leuca ed i Piani così che il pasto ai vermi toglierò. Tutto chiaro sarà quando dal cielo il sole il giorno mi cancellerà la verità neppure chi s'è spento giammai conoscerà. Solo illusione ai vivi porterà la morte e il vento e non saprò se un dì sarò tornato tra i Calabri o tra i Greci del Salento. Salvatore Armando Santoro
(Donnas 17.7.2017 – 14,13)
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