Pubblicato il 25/05/2018 13:21:55
Quando sarà primavera inoltrata e non ancora estate col suo torrido fiato, potrò passeggiare per i viali di nuovo ombrosi e assolati al tepore mite e contemplare i prati al di là delle siepi di giardini ordinati che lindi giardinieri irrorano con grandi annaffiatoi di zinco. Il rosaio avrà fiorito rossi bocci vellutati e lievi che spandono intensi effluvi, e passeri e colombe svoleranno sugli spiazzi dalle ghiaie immacolate. Sotto la vecchia quercia troverò riposo abbandonando cappello e giannetta sulla panchina di ferro come si usa negli appuntamenti galanti.
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