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di Adielle
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Pubblicato il 23/05/2018 01:57:49

 

 

Si direbbe così dei caposaldi:

prima regola delle associazioni libere:

i capi in saldo si offrono per vetrine natalizie, i vertici paghino;

due: la consecutio temporum è un a capo latino del meditare;

la poesia verbale venga espulsa dalla capsula interstellare

lungo la tratta dal cromosoma x a quello y.

Lo spazio siderale è una cassa armonica di prima grandezza.

Genetica del saper ascoltare? Risonanze magnetiche.

Terzo incomodo: il punto di vista arretrato di qualche diottria.

Che a prima vista sia sinonimo di colpo di fulmine, non inguine.

La dottrina del comporre versi l' obolo alla malattia mentale.

La logistica del versamento di bile non si limiti

ad ingrossare qualche sfegatato.

Per quanto riguarda la grammatica del compendio

un po' di pioggia scompiglia più del vento?

Ai postumi l' ardua sé-sterzi.

La viola del pensiero, di quel pensiero in cui la pensasti tatuata

sul dorso del tuo polso, è un errare errato su di una pelle sconosciuta.

Prima venne il fiore, poi l' ago della bilancia, motorizzato.

Aspettare un torrente di calma per fare il punto della situazione.

Ogni presa di coscienza è una resa dei conti anticipata.

L' arroganza dei partiti non è tutta apparenza. Lo fanno lo fanno.

Sterza verso il cielo notturno, non appena una certa luna lo consenta.

Le stelle sono aghi di pino stasera, Pino ringrazia.

La corazzata potente è una cagata pazzesca, meglio un volo di fata,

una nautica del volare a pelo d'acqua con ancora porporina sulle ali.

Se non sai dove andare a parare, comunque vai.

Le Muse lo sanno che nulla è perduto delle tue umide ossa.

Se la goccia rintocca sulla ringhiera

è la stessa cosa che mantenere una promessa

se poi nel frattempo il cane dorme, allora non c' è tempo da perdere.

"Quasi sereno, malatosano cronico" mi svuoto di senso

per lasciar spazio a molteplici me stessi.

Cosa c'è da capirmi? Non ho rimosso i miei trascorsi.

"E dal profondo emergono, tossiscono e prendono fiato,

linfa e veleno, convivono, digerendoli sarei...

quasi sereno, malatosano cronico..."

Una fine incolore?  Preferisco un lieto fine:

ci abbracciammo nella cruna dell' ago.

 

 

Malatosano è una canzone dei Quintorigo contenuta nell'album Grigio

del 2001

 


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