Pubblicato il 14/05/2018 08:25:47
Dei giorni belli non resta che quella luce filtrata dallo sguardo che arriva fino al cuore tamburellante e sordo come ingenuo primitivo strumento di dolore di quei dì colmi di tremore. L’ assedio del dolore in spire d’onde coglie e mi rinchiude nelle segrete della vita mia tradita mentre l’anima nell’assolo del violino su corde taglienti si dibatte. Da quelle antiche terre mi raggiunge la caduta di ogni suo frutto. Ogni tua parola era un affondo, un pezzo di bravura tale da disgregare sicurezze e annerire lo specchio dove noi due abbiamo brillato per un attimo soltanto. Grazia Denaro
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