Procede la comprensione
Per smembramenti e suture
Tragitti di sangue nelle vene, sangue per le strade, sangue nell’esofago
Per il cane è una pista di urina-odore.
Del precariato ricorderemo le infinite possibilità
E l’impossibilità della fine.
Dell’Italia vista dalla luna
Ricorderemo che non muoveva a commozione:
Il proclama
Il ritorno ai livelli pre-crisi
La crescita al tempo di debito
Le bassi vie salariali
Le questioni territoriali
L’ascolto della base
Il ripartire dalle periferie
Le consultazioni
I voti incrociati
Le rivoluzioni del buonsenso.
Ci irritava soltanto l’assenza di gravità
Che bloccava le lacrime
In un fondo d’occhi
Scontornando il perdere e il perdersi,
la presa di atto e la presa di coscienza
L’Italia vista dalla Luna non chiedeva la nazionalità
Neppure l’inventava
Non chiedeva protezione
L’Italia vista dalla terra chiedeva tempo e spazio
Al nostro sprofondare
Al nostro discernere sui confini
All’addomesticare i cani e le pulsioni
Sul come lasciare come trovato
La montagna e il bagno.
L’Italia vista dalla luna esigeva
Un altro tempo e un altro spazio
Per sopportarne la vista.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adriano Cataldo, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.