macchia come plenilunia notte velata d'organza
che lattea si riversi in spiaggia
come che qualcuno l'avesse scagliata macchia
a stagliarsi sulla rena sensuale ancheggiando
per poi darci la caccia bianca sulla battigia nuda
che d'onda carezza non ne dilava freschezza
così libera corre scostumata dai fiorellini rosa in mano
così come che qualcuno stesse impiastricciandole i seni
sversandoci liquore posticcio appresso al bacio appiccicaticcio
membra immacolate macchiando con libidine
così sembra correndo macchia sorridente
impregnando l'aria con profumo di sesso e frutto di mare
tanto forte il desiderio di macchia che onda non intacca
perlacea veloce sfugge macchia di luce per le ascelle tra scogli
addosso avventandosi sudaticcia al collo
arrossata in volto fino alle labbra accese
di macchia lattiginosa in cielo sorella
e sulla pelle d'orgasmo il gusto alla bava
seme disperso macchia di speme
del pene d'ombra macchia di piacere
amor mio macchia rovente garbuglio
goderti quaggiù bene in vista e senza spocchia
in postura plastica bianchiccia
collosa macchia interrogativa
gomma nella mente mai ti potrà cancellare
vita e morte nel tuo candore convergono
macchia
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