Scrivevo, da giovane, cose
ch'io stesso stentavo a capire:
pensavo che fosser poesie,
mentre eran ricerca dell'Io.
Se pur a me, già il giorno dopo,
parlavano lingua straniera,
quei versi di strana fattura
che dire potevano agli altri?
In un bel cassetto allor chiusi
quei miseri miei tentativi,
e ancora lì sono, sottratti
per sempre allo sguardo di tutti.
Passarono anni, decenni
in cui proprio niente non scrissi,
ma lessi soltanto, ogni tanto,
poesie degli autori famosi.
Ma solo qualcuna mi piacque,
mentre altre, oscure e fumose,
sembravano essere nate
per dare lavoro a dei critici.
E dopo trent'anni sentii
di nuovo il bisogno di scrivere,
sia pure qualcosa di piccolo
in mondo d'immensi giganti.
Ripresi la penna, e m'accorsi
che i versi m'uscivano in metrica,
e che s'imponeva la rima,
pur se non l'andavo a cercare.
Poi feci una prova, e mi misi
a legger nei panni degli altri,
notando che pure un bambino
avrebbe potuto capirmi.
E' questo modesto prodotto,
lettore, che io ti propongo,
sperando che apprezzi la musica,
e che il dizionario non prenda!
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Antonio Terracciano, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.