E le nuvole si rincorrono
nel loro beato candore,
non osservano il mondo
mentre omaggiano il sole.
Ti guardi allo specchio, un groppo alla gola
e scopri il tuo seno violato
da una cicatrice scura.
Non riesci a sfiorarlo, inventi
la scusa
che tu, il dolore, purtroppo lo senti.
La forte nausea ti fa piegare
come un fazzoletto al vento che odora di mare.
Non ti riconosci, ricopri quel corpo
diventato un estraneo, la scorsa estate,
di colpo.
Ma sai che così non può continuare
non ti accorgi nemmeno che cominci a pregare.
È la fame d'aria che ti fa reagire
questo nero nel cuore deve finire.
Apri l'armadio, scegli il vestito piú bello
un pò di rossetto e sistemi il cappello.
Poi ti cerchi allo specchio, aggiusti il sorriso
Sei bella sì, come un angelo assiso.
E tu, le ali le hai: sei una donna
E come artista provetta
sai sistemare
i pezzi della tua vita
E dar loro una forma
quasi perfetta:
Un mosaico, dorato e lucente
che perfino le nuvole ammirano attente.
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