Pubblicato il 03/04/2018 08:41:42
D'incanto mi copri di foglie d'acero, rossastre, in favor del vento d’ottobre; spiando tra i rami: volteggi di cavallette e memorie ormai chinate al tempo. Ardono tra le terre desideri senza freno, corpi incandescenti, intrecciati di follie. Coprimi da fredde lenzuola, di sapori d’Oriente, di inspiegabili e sentite certezze. Amore agli albori di prima luce: come cascate di rocce giovani che affluiscono su sconfinati sentieri. Brama l’attesa ch'io con vigore ho aspirato tremante. Roseti alle radici, scosto le spine dolenti per divisare il mio fato. D’incanto coprimi, adesso. Prodezza e decisioni sosteranno in bilico su cuori carichi di lussuosi sentimenti.
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