I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Inni alla provvidenza
È proprio vero che il bambino propende per un solo seno; dissetato come i tanti gatti nei rioni di Roma. Le lupe, a dir poco irrequiete, dormono su ceppi di legno e tra le zampe sassi del viottolo di casa. Ma sono miseri, miseri bottoni tra lenzuola di lino, e ancora pianti e lamenti giovani che sgorgano dalle montagne e sogni respinti. Strappano lingue e distolgono menti pur di stonare. Si siedono adagiate, le lupe: scorrette e sazie, stonate e sobrie, vicine a quel po' di sdegno che rompe la corretta ricezione. Si incalza il mio intelletto a coprire con reti da pescatore. Un cenno di lealtà si getta tra scogli penetranti, intonando inni alla provvidenza.
Id: 60227 Data: 15/09/2020 23:39:24
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Il viaggio ridotto
Ora che le labbra saporano di mandorlo, l'inverno racconta il viaggio ridotto. La terra affidata agli uccelli come il cielo e l'acqua. Resta l'arancio del sole nell'incavità d'un bacio.
Id: 58150 Data: 20/04/2020 14:04:03
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Segno tra le stelle
Del sapore dell'alba è il ghiaccio difforme. Quanto clamore nel posto che non si vede: quello racchiuso da rami bianchi e cortecce di spine. Un turbinio di salti e piroette. Piombano dal cielo pure lapilli e sabbia nera sui tetti, i giorni finiscono, la terra s'alza e si abbassa. Sento lo scuotere dei pensieri e degli occhi chiusi su corpi: lacerati dal vento e accarezzati da lame del tormento. Restare era come perdersi nella valle senza terra. Unico segno tra le stelle, sollevava l'altra mia metà e la porgeva tra la quiete e l'amore.
Id: 51727 Data: 03/01/2019 15:16:41
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Quiete
Celate in soffio sono le pagine del mio stare dritta. Lì, nel tramonto che si addolcisce mentre luce oscura il riflesso. Era notte. Mi sembrava addormentata la grotta mia. Erano stati anni di abbandoni e scricchiolii sulla porta prima della chiusura. Sentire questo nuovo giorno che afferra gli occhi e li sbatte alla quiete, mi sazia e avanza.
Id: 51396 Data: 28/11/2018 17:50:04
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Evasione in crescendo
Sai che ho dovuto accettare o farmi piacere questa situazione? Da tempo non scrivo di te. Quasi diventa prosa, che importa! Tanto le parole sono scheletri- fiori profumati sparati con i cannoni. Mi ricordi il mare, la montagna alle spalle, il primo giorno in veranda: lì, dove una vita stava per finire e l'altra creava circostanze in parallelo. Mi dilungo e racconto. Sei stato anche indifferente ma piacevolmente esperto; sprecando quel pezzo di straordinaria pazzia che ci teneva assemblati: come cartoni da spedizione. I tentativi di lancio sono stati più di... non saprei, metti tu un numero. Il volo... un disastro!
Mi soffermo e penso.
Tra le altre cose mi sembra che tu sia così in pace tra perfette organizzazioni. Io? Bloccata nelle mura di -ficurinia- tra tappeti di susine e piccoli fogli. Finita. Nella narrazione manca ciò per cui ho avuto la voglia di scrivere.
La mancanza diventa assenza perché non hai cercato. Solo io che ti tengo in un vaso di terracotta so che sarai alba per gli occhi ma morte nel corpo. Mi prende la banalità! Ti amo, evasione in crescendo.
Id: 50886 Data: 13/10/2018 17:13:27
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Cappotti mai usati a settembre
Il travestimento è d'obbligo per chi la sera serra le mani a pugno pur di non cadere Vado scacciando quel mieto ricordo al centro della stanza che mi vede ancora danzante nelle tue orbite asciutte
Ma credi che possa accettare un probabile rilascio d'immagini capovolte?
Io nel torbido sangue e nel vetro sporco di carezze mi ci lavo e specchio Riesco a vederci la giuntura che c'è tra noi... spalla a spalla in corridoi disuguali
Non m'importa sai! né della differente lingua né della croce allungata per supplicare -Voglio-Una pretesa assai spiazzante! Ma ci trovi il senso nel chiederti pezzi di pelle da portarmi a vita come cappotti mai usati a settembre.
Id: 50428 Data: 05/09/2018 07:43:14
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Sublimando i giorni
Magari d'istinto ti pregherei al tremendo morso del mio canto Sei ancora nel cerchio della bocca ad assaporare sale e miele da tempo impastati a dovere Certa del malore Rifiuto la guarigione che di parte mi è veleno Non accetterò i corvi sul viale Sono sostanza - assenza Nel tasso che ero mi cullo e porto la copia della tua mano sul petto Sublimando i giorni
Id: 50426 Data: 05/09/2018 07:28:39
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Invertire
Questa lingua che possiedi, è roccia a strapiombo. Avresti parlato e tagliato prima forse ci sarebbe stata meno sofferenza. Quasi non possiedi l'intelletto del fanciullo
credi forse che la vita ti sia lieve perché non passeggi all'angolo con l'intento del leggero?
Tu sei crepa dell'agosto che vivo, vecchia auto che si arresta e spina persa nella terra. Scioglierà il ferro battuto e verrà il mio e il loro tempo ad invertire i tuoi -no-.
Id: 50128 Data: 13/08/2018 21:16:48
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Sciogliersi incompleto
È lo sciogliersi incompleto di ogni caratteristica emotiva. Un macigno di malinconia e strappi al petto in agosto. La sopravvivenza ne fa da padrone nella vita subdola e quasi incosciente.
Semmai dovessi trovare albe d'arancio o cocci di luna sul viale della morte porterei in dono solo le mie risa a quel canto paziente di un tempo leggiadro.
Id: 50082 Data: 10/08/2018 13:27:36
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Da una foto
Riconosco la giusta dose di ferro nel corpo rannicchiato ad attesa. Perché avevo già grattato, con unghia di gatta, il legno marcio. Perché avevo già inclinato lo sgabello sgorbio per la seconda volta. Poi... trovai in basso quel martello che sa di peccato.
Lo trovai proprio dove il braccio ha il disgusto dell'acre arresa.
Id: 49733 Data: 16/07/2018 07:30:44
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Abile scelta
Potessi ubriacare l'alternativa che ho di vivere riuscirei per certo a controbattere ogni sillaba pronunciata. Quando stai lì ad accomodare i tuoi silenzi, a riavere tra la cenere il giusto calore di un tempo. Non m'importa, sai... Sgretolo in avanti la legna di un pioppo marcio.
Sarà abile scelta. Prestigio di profumi.
Id: 49685 Data: 12/07/2018 14:37:46
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Ai giorni come questi
Stenta la paura a fingere non nega il cappio al cuore. Resta la malattia abbarbicata al seno. Annienta la forza l'equilibrio e il suo mandato. Ai giorni come questi in cui scavo per tracce di niente si annega anche il cielo.
Ti tiro su la testa e dritta, allentata dal peso... chiedi.
Id: 49632 Data: 08/07/2018 16:32:34
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Con le corolle alla schiena
Con le corolle alla schiena passeggio tra i ponti inversi. Credevo ci fossero solo zolle di sale e acri sbadigli nel limite diurno. Rocce e segmenti, continui salti ad ostacoli riempiono la bolla d'aria.
-E andiamo avanti- Mi dicesti nell'angolo del letto dove le distanze scavano fossi e le attese si disperano.
Id: 49311 Data: 15/06/2018 13:34:17
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Ed è così che persi lorientamento
Ero così certa di fare a meno dei tuoi gesti da violino accordato. Troppo sicura di me! Mi vantavo perfino delle pieghe perfette del mio vestito, in tinta unita con l'anfora in giardino. Ed è così che persi l'orientamento. Per un -no- che nell'eco in grotta ritorna come boomerang, per un riso negato nel bisbiglio di una notte. Attesto che del sangue acre di dolore non v'è soluzione... Solo un rimpianto sospeso tra le foglie di gardenia e lo scavo dei giorni. Ed è così che persi l'orientamento.
Id: 49110 Data: 02/06/2018 21:27:10
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Avrai
Avrai attimi di eterna armonia nella terra d'arancia, pensieri contenuti in contagocce di pazienza.
Nell'orgoglio di una madre, in equilibrio assoluto sul cuore, sarai presenza.
Id: 49027 Data: 26/05/2018 14:38:56
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Crepe circolari
È un percorrere a piedi scalzi viottoli taglienti come lame sul tappeto d'entrata.
La mente si sovrappone alla tua così che i corpi disabitati si riparino, i fili ad alta tensione si rompano. Potremmo anche tracciare all'unisono due crepe circolari. Ci dirà solo lo spazio comune se è il tempo di riempirle.
Id: 48969 Data: 21/05/2018 21:32:23
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Il pallore di maggio
A me basta il lento tintinnio di questa pioggia sul parabrezza. Osservo il pallore di maggio e l'impresa schiarita. Il tempo, crolla i secondi per gli amanti appartati. Il cielo ha l'essenza dei fiori di mandorlo.
Id: 48948 Data: 20/05/2018 21:24:41
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Percepisci
Le sembianze di fata o la mia forma più comune sono eccelsa costruzione... per gli altri. Le curve, la liquida illusione, le scatole vuote, i passaggi di mano mi sono pesanti. L'ancora è la prescelta per come sono fatta.
Dovresti già aver capito che non oso passarti vicino se non sanguini cenere.
Id: 48927 Data: 18/05/2018 22:40:10
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Resistenza
La crudele vendetta di un destino, è il pianto adagiato nei fiori di passiflora. Rallenta ogni passo alla foce, rammenta ogni passaggio al nuovo conto. Come sarà il sapore delle unghia nello scavo tracciato dalla morte? Resistenza. Unica appassionata virtù che mi si addice! Non c'è confine, quindi... solo disordine e pezzi di pelle al sole che tace.
Id: 48886 Data: 15/05/2018 21:47:40
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Il tuo passare
Alternative circolari poste allato del fico d'India. Spinoso ed eccentrico il tuo passare. Mi ravvedo e mi sovviene un vanto: saper cogliere in anticipo le maldicenze.
È lì che bivacchi tra la ceca ingratitudine e le spezie piccanti.
Id: 48842 Data: 12/05/2018 11:17:25
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Contorno
Io c'ero nelle sembianze tue di lieve notte: quando ti appoggiasti per sbaglio alla porta d'ingresso o quando tenesti tra le mani un fiore di luna.
Presente al tuo passaggio. Vivo il contorno.
Id: 48838 Data: 12/05/2018 08:09:16
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Ravvivata in eccesso
Ravvivata in eccesso
Mi misi in parallelo. Neanche il vento soffiava Il ciuffo dalla faccia. Era risacca quella che sentivo, umida armonia di suoni. Avevo il tempo di fermarla! Passi retti sulla sabbia e un fruscio di chicchi di sale, mi strappavano un sorriso. Libera di cercare o dire. Stentavo a credere ad una possibile leggerezza! Inebriata da ritagli di sole e pezzi di fiori sulla via, cucita alla natura e al solo profumo d'esistenza... Ravvivata in eccesso, nell'angolo sconosciuto.
Id: 48828 Data: 11/05/2018 14:52:20
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Laria amara
L'aria amara si annida come polvere di crepe nei seni innocenti. Viaggia tra le viscere. La morte sfiora precoce i fili smilzi tra i silenzi e le attese. È la terra dissanguata dai potenti, avvelenata da inganni nel fiume esondato di malattia.
Id: 48786 Data: 08/05/2018 21:56:53
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Dov-eri
In punta di piedi barcollo nei recinti traversi. Banchi di nebbia vecchi sommariamente si fondono tra il mio tempo e l'altro. Traspare l'amarezza, la scadenza all'attimo. Sembra tutto irreversibile, quasi immaginario. Sosto a malapena... insabbiata dai doveri.
Id: 48754 Data: 06/05/2018 23:03:06
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Sordo
Cercata come merce alla bancarella. Domanda a te stesso se c'ero allato del passo vecchio o tra i nodi da marinaio. La risposta è ovvia! Cercata come spezia all'occorrenza. Chiedi a me che ho poca abitudine e sale agli occhi se c'eri nei tralicci marci di un'esistenza ambigua. La risposta è ovvia!
Stentata è la fiamma. È sordo il vicolo senza uscita.
Id: 48742 Data: 05/05/2018 19:54:35
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Terso il cielo di maggio
All'ombra di pini capovolti mi rattrista la passata stagione. Terso il cielo di maggio: espande le crepe al vento. Come una bottiglia di plastica strappata la sua carta, anch'io allontanata dalle ferraglie sconnesse. Oggi era festa! Dietro la macchia macigni di ricordi piegati in quattro...
Id: 48739 Data: 05/05/2018 16:40:16
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Lultima mela
Il groviglio dall'interno mi destina a scrivere ciò che sono; il tormento mi sovrasta. Contemplo foto, ricordi, pensieri. La notte fu presto... al mattino solo morte. Rifiorì dal nulla nella mente: Il ricordo di una mano e su di essa l'ultima mela: un bacio prima che ti portasse via.
Ma non è così! Vicina come quella mela e quella mano, ti sento. Né morte né distanze separano noi. Poserò l'anthurium per te, sullo scaffale in basso. Nel pensiero, le spalle sfiorate appena e una carezza al volto mi bastano.
Id: 48589 Data: 24/04/2018 21:14:59
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Accorgersi liberi
Pelle sudata nelle ore del crepuscolo. Gocce incastrate ai pori. Sfugge il corpo a mani sapienti. Elettrico come cavi di luce scoperti alla brezza.
Accorgersi liberi in voglie umili.
Id: 48543 Data: 21/04/2018 05:26:00
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Solo per un attimo
Solo per un attimo vorrei scostare due sguardi all'orizzonte, attendere l'alba dei sogni perduti e provare a cogliere ciò che ci spetta. Ma sembriamo così lontani, quasi avvilente questa crudele distanza. Come se nulla sapesse di noi e tentiamo invano di cogliere quel sapore di dolci momenti vissuti all'ombra di un cipresso. Pensieri costanti mi assalgono, vagheggiano inutili nella memoria. Vorrei lasciarli andare e ottenere ciò ch'io ambisco ormai da tempi remoti. Spingo la nuova realtà verso destini più quieti, in cui occhi e mani assolveranno un solo cuore... reciso su una pietra secolare.
Id: 48525 Data: 19/04/2018 16:13:50
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Immagini
Ricordavo corpi fluttuanti in immagini capovolte, piaceri persuasi da ogni singola mente. Incastri perfetti, affini alle circostanze, cassetti ricolmi di pensieri assai pesanti. Volere altro? Donna e uomo dalla schiena bagnata, travolti da stormi d'uccelli impazziti ascoltano parole urlate su pelle toccata. Zingari di tardive malinconie. Ovvia ricerca di stabilità. Chiare sono le immagini adesso dritte.
Id: 48492 Data: 16/04/2018 14:49:27
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Diretta
Nell'ansia del giorno mi perdo in soffitti invecchiati. Ore ed ore lo sguardo fisso nel punto più nero. Viaggio nel tempo che sarà, senza confondermi tra i colori.
Id: 48443 Data: 13/04/2018 14:16:48
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A che serve la preghiera?
Osservavo destini putrefatti in viali pieni di santi in preghiera. Rancori e pentimenti nell'involucro di carne e ossa. Ora che siamo alla fine ci si incastra nell'angoscia, alla possibile riconciliazione. Tremenda attesa. Fluidi i ricordi di bambini dagli intenti felici. Adesso gli ancestrali momenti mi spingono all'ultimo saluto di te... salutami anche Lei.
Id: 48403 Data: 10/04/2018 13:17:30
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Svuotavo
Avevo solo penne e fogli, trittici con lumi spenti e creazioni nascoste. In ogni parete della stanza: vicende singolari e pensieri, piegati in quattro. Quiete in eccesso. Mescolavo sorrisi e melodrammatici film mentali. Tutto in pareti di cartongesso. Svuotavo...
Id: 48354 Data: 07/04/2018 19:38:17
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Nicchia
Incantata nel sentiero dei ricordi, abbagliata da fiamme di bianchi candelabri, volsi lo sguardo su foglie gelide nell’inverno stretto: come specchio, riflettevano volti comuni al mio animo di sublime follia e volli tuffarmi in visioni di antiche memorie. Nostalgici istanti: visi attorno ad un tavolo e profumi di fieri sorrisi nelle notti di impareggiabili sogni. Sigillavo nelle vette del cuore un vanto cristallino vissuto dentro una nicchia di tesori preziosi.
Id: 48346 Data: 07/04/2018 13:38:46
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Boomerang
Adàgiati quieto su seni materni sprigiona un pianto ingiusto alla vita che avara ha soffocato sogni in acque di tristi realtà.
La consolazione allevia il dolore ma se indeciso e afflitto ti allontani come boomerang impazzito ritorna conficcato al petto.
Resta, prendi fiato; non voltare le spalle a quest’attimo di avvolgente poesia e al di là della nube acre; fiero, accompagna cocci di insaziabile risolutezza: dove il tuo essere uomo, saldo alle radici incontrerà silenzioso fresche foreste al mattino, nella vaga speranza di un abbandono leggero.
Id: 48331 Data: 06/04/2018 23:10:07
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Credo...
Credo alla malinconia perenne: che abbarbicata come foglia secca alla pelle dello scrivente, si distingue tra le forme aguzze. Credo ai sentimenti asciutti: quelli di chi non usa o addirittura accosta parole inusuali e senza senso. Credo alla vita: a volte vuota a volte piena; ma credo di più alle voci dei grandi del passato in cui dominava il sentire. Sentire... strano eh? Già! Un tormento, - una condanna e a volte un delirio amoroso, in fondo il grande amore -. Così sono i versi e credo pure la poesia.
Id: 48308 Data: 05/04/2018 16:33:41
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D’incanto mi copri
D'incanto mi copri di foglie d'acero, rossastre, in favor del vento d’ottobre; spiando tra i rami: volteggi di cavallette e memorie ormai chinate al tempo. Ardono tra le terre desideri senza freno, corpi incandescenti, intrecciati di follie. Coprimi da fredde lenzuola, di sapori d’Oriente, di inspiegabili e sentite certezze. Amore agli albori di prima luce: come cascate di rocce giovani che affluiscono su sconfinati sentieri. Brama l’attesa ch'io con vigore ho aspirato tremante. Roseti alle radici, scosto le spine dolenti per divisare il mio fato. D’incanto coprimi, adesso. Prodezza e decisioni sosteranno in bilico su cuori carichi di lussuosi sentimenti.
Id: 48279 Data: 03/04/2018 08:41:42
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Verso chiuso
Tagliano la pelle le parole: entrano dove luce diventa tenebra e gli affanni momenti mistici.
Avevo promesso a me stessa di ravvivare, con dedizione, ogni sacro desiderio, senza rinunce... proprio come adesso. Cupola dalle irrisolte voglie, terreno da bagnare perché arso: ti ritrovo con dubbi e menzogne, con le mani a sfiorare un ventre di madre sola.
Sta chiudendo il verso, ma c'è altro da dire... La bellezza rimane illusoria, l'istinto ti convince a restare per non ferire.
Id: 48268 Data: 01/04/2018 21:12:28
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Ancora... Cercarsi
Ancora... Stringimi: come quando nell'amplesso riusciamo a trovarci per sentire un profumo di magnolia effondere tra le lenzuola. Come quando l'inclinazione ci trascina in tunnel di chimere, dove l'indifferenza tace. Ancora... Sorreggimi: dalle delusioni, dai corpi insensati... diversi da noi, che accogliamo preghiere e sangue nell'onda dell'affanno. Quanti intrecci ha la voglia? Quanti sospiri al vento si confondono? E ancora... Cercarsi: in un giorno qualunque coperti da arbusti per non sfuggire al tempo e agli istinti.
Id: 48147 Data: 25/03/2018 17:27:25
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Fiori di neve
Io so quanto tempo passi sotto la cupola amara dell'inverno. Ti vedo scostante e smarrito da ombre di fiori di neve: profumano di acri abbagli del passato, di inspiegabili partenze al crepuscolo. Non puoi sopperire nel gelido attimo del tempo, né scavare con mani nude nel ghiaccio tagliente solo per un appiglio immaginario. Ti sento invocare alla montagna dell’isola, vorrei trovare il modo di giungere a te... Scivolando in vette aspre. Allevio il tuo animo esanime e tocco il tuo cuore graziato da una bellezza che non ha tempo.
Id: 48097 Data: 22/03/2018 21:29:56
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Un peso alla pianta
Rinnegami. Spezza i fiori bianchi di mirto: ormai sono appassiti, ormai temono la morte. Il tuo volere diventa aceto e sale, la tua ombra un peso alla pianta. Hai tolto l'essenza, la briosità ma... mi rendo conto: la pianta è colpevole! Non ha donato. Non ha lottato.
Id: 48040 Data: 20/03/2018 21:33:55
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Le pieghe del tempo
Le mie insicurezze sanno di acre fiore del ranuncolo: si espandono nella brughiera incolta, in un alito di vento. Sono attimi! Piccoli frammenti di incertezza prima dello scorrere del giorno e del lento suono della tua voce che si espande al petto. Anche i miei passi, rassicurati dai tuoi soffi di sale e da briciole di versi nei sogni, si schiodano in sconfinati abbandoni tra le tue attese.
Le pieghe del tempo si affannano, e tu annusi il dolce profumo del bianco fiore di plumeria che tra le dita ti porgo, rubando cocci di cuore in un turbinio di parole e carezze leggere al ventre di seta.
Id: 47883 Data: 14/03/2018 10:39:38
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Dolci madri
Dolci madri, sospirano affannate dallo scorrere del tempo; così rapido da tenersi aggrappate ad un velo bianco che profuma di sogni e di amore eterno.
Dono celeste per chi accarezza visi bagnati: baciano e cullano i cuori delicati dall'alba al tramonto e nelle notti tiepide nella speranza di un leggero destino che tenga unito il filo dell'amore incondizionato.
Id: 47846 Data: 12/03/2018 15:16:16
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Brughiera
Ti sognai in una brughiera d'autunno, rannicchiato ai cespugli di erica, con le spalle ricurve al passato. Furono attimi sospesi a mezz'aria: tra il frastuono dei ricordi e tormenti della morte. Restai all'angolo del sogno, tramortita dal tuo pianto. Invocai tante volte il tuo nome, provai con parole disunite e come tonfi di echi all'aria, ti giunse la mia voce. Respiro e canto di mare antico, sabbia arida e fervido desio; ti spinsero a me e volli bagnare le labbra al sangue del tuo cuore: colmo di preghiere e languidi amori, nell'incanto della fresca notte tra chimere nella distesa terra.
Id: 47797 Data: 10/03/2018 10:27:49
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Barcollando su un filo dacciaio
Vaghe decisioni sui torrenti dell'anima giungono veloci, portando scompiglio all’uomo impaziente, all'avidità che lo spoglia dalle carni ormai intrise di vendetta
Barcollando su un filo d’acciaio attende l'uomo il placarsi dei fiumi, dimentica la ferocia di un giorno di piena, di straripamenti, di morti sulla riva malinconica.
Tenta di vaneggiare; impreca un Dio abbattendo le porte dei cuori bianchi: senza distinguere il sangue della patria, senza memorie che la coscienza sproni.
Id: 47688 Data: 04/03/2018 21:21:51
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Nella riva dei versi
Nella manciata di sorrisi che l'esistenza mi donò, volli ascoltare un canto nella riva dei versi tra l'onda dell'umore e i sassi della solitudine. La mia giovane anima ribelle e innappagata, fluttuò su grandi sponde di parole, mentre una tempesta di sale bagnò le mie labbra. Assetata, mi trovai a bere nella fonte di un sapere: mi distesi su un giaciglio soffice di pensieri con una mano ai sogni e l'altra ai desideri.
Id: 47686 Data: 04/03/2018 21:12:23
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Una bellezza insensata
All'angolo della sera, con un riflesso di luna sulle mani, provo a visionare ciò che la vita mi ha donato in gocce come un'illusione. Una bellezza insensata ingarbuglia la mente di chi, ogni singolo giorno, annuncia favorevoli lusinghe. Nel nulla potevo esistere e saziarmi con niente se solo il mio riflesso sull'orlo del mare fosse stato dissimile da ciò che sono: libera dagli eccessi di una ingratitudine che toglie il respiro e annienta i miei perché.
Id: 47657 Data: 03/03/2018 15:27:54
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Visione
Nell'immagine remota solo un ricordo. "Vallate pure e spiagge da percorrere a piedi nudi in sprazzi di cieli colorati da interrompere il respiro".
Id: 47612 Data: 01/03/2018 14:38:38
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