Minuscolo scheletro ti muovi furtivo
tra bombe, fumo e desolazione
in spalla un fucile pesante
lo sguardo duro di chi non ha
compassione.
Ma dentro il tuo animo scuro
c'è ancora un bambino che piange
un cuore pauroso e insicuro che finge
di essere grande.
Vorrei tanto pulire i tuoi occhi
grossi di polvere e sangue rappreso
ridarti il piacere di una risata
e un briciolo della tua infanzia rubata.
Vorrei che di notte, almeno nei sogni,
potessi sentire profumo di rose
il vento che muove i tuoi riccioli neri
lo schiocco di un bacio che aggiusta le cose.
Maledico quelle facce di pietra
guide malvage di questo sistema
che annientano vite, infanzia e futuro
e spargono odio come cancrena.
Vorrei tanto strapparti a quella vita d'inferno
Ma sono qui, su un foglio di carta,
a dedicarti amare parole,
Solo sussurri in un mondo distratto
Per dare voce e sangue al tuo cuore:
Parole che tu, non leggerai mai.
E mentre in piedi su un mucchio di sassi
racconti ai soldati quanti tu ne hai uccisi
Io vorrei tanto, Bambino di guerra,
che tu potessi sparare sorrisi.
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