Pubblicato il 26/03/2018 14:13:08
Degli spigoli vivi affilati alla vista pure i cardini privi della luce che dista in mollezza di tonfi. Dalle camere vuote straziano in echi, gonfi delle gracili immote carezze incise ai lati del buio. Spinge l’ora a stremarsi, brancati steli al graffio di bora dilateremo i fiati come essenze d’aurora.
Sonetto in settenari ABAB, CDCD, EFE, FEF
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