Me ne andavo nella via
sempre solo e con me stesso
abbracciandomi alla morte
senza mai pensare a te;
e ora che son vivo vedo
ciò che più non voglio adesso.
E mi rendo bene conto
della strana mala sorte
che rivedo come folgore
lassù nell’alto cielo
mentre sento che nel petto
ora il battito é più forte
per ciò che ritrovo in me.
Nella luce di quel giorno
che mi apristi le tue porte
e nel buio mi addentrai:
mi sposavo con la sorte
trasformante di me stesso
e che non pensavo mai.
“Non capivo nulla e vedo
bene a ciò che mi concedo
e ora lo trasmetto al vento
tutto quel che sento adesso
che tu solo mi hai concesso;
e non sono più.”
Dell’insigne maestria
riconosco ora il concesso
così dall’eterna morte
più lontano sono adesso
per non rivederla mai;
e mi ritrovo come il giorno
che mi apristi le tue porte
e nell’immenso mi addentrai.
“Non capivo nulla e vedo
bene a ciò che mi concedo
e ora lo consegno al tempo
tutto quel che sento adesso
che tu solo mi hai concesso
e non sono più
non sono più lo stesso;
per non rivederla mai.”
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