A volte la solitudine è un orrore
che scava un buco profondo nella pancia.
Ci siamo persi mentre cercavamo la vita.
Senza più memoria, dimenticati dal tempo,
imprigionati,
come mosche nell’ambra.
Viviamo tra odori intensi.
Odori di corpi, prostrati di fatica.
Odori di corpi, penetrati dalla paura.
Odori di corpi, acidi di angoscia.
Essere due, questo è il vero desiderio,
che mescola gli odori
e stempera i terrori.
Forse saremo salvati da un terzo odore,
un magico composto,
da respirare ancora caldo di carne.
Mescolato ai baci, galleggia nella stanza
e si spalma sulla pelle.
Tu, essenza miracolosa, liberaci dal male.
(Uncorpo dopo l'altro, 2010)
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