Pubblicato il 26/02/2018 10:57:53
D'anima e d'incanto ho dissolto i confini della notte. Soffuso nel vuoto degli inizi contemplo - di me stesso e d'ogni tempo - l'infinita genesi.
Zero - dentro di me - nulla d'ogni dimensione: non altezza non profondità niente spazio e niente tempo. L'agglomerato d'elementi dell'universo tutto - e di ciò che di me stesso sarà inerte giace.
Silente d'ogni parola e d'ogni musica contemplo il quanto di vita farsi luce ed animar di colpo l'ammasso informe e - all'istante - lo zero farsi tutto: creato e creature.
Dal nulla il mio corpo risale a me - tempo che rimonta nascita e ricordi - Dietro il confine ricomposto rimango – muto - a contemplare l'insondabilità degli eventi: l'infinito cosmo ch'io stesso - pur nella mia povertà - sono.
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