I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Come onda
Anima d’ere ignote, contorto continente di plaghe primordiali, doni vita ai miei giorni d’oggi. Chi sono stato quando non sono stato? Quando non ero …ma vivevo?. L’inconsistenza dell’essere ha il profumo dei venti d’oltrememoria e come nebbia opprimente chiude i sensi dell’esistenza. Per questo mi sono adagiato come un continente, archetipo del nulla, sulle cui spiagge mari sensoriali abbattono la loro sequenza d’onde dilavanti - e distruggenti - ogni volta erodendo un atomo di me stesso.
Dal mondo dei tramonti oscuri che vive, qual eterea eco al nostro essere, sei apparsa, ombra di un passato - che è presente e futuro - ma non esiste!
Id: 47717 Data: 06/03/2018 12:05:32
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Un passero nel gelo
Nel pallore indistinto d'un cielo invernale, che non vuol cedere il passo allo scorrere del tempo e delle stagioni, rami rachitici implorano tepori che paiono dispersi.
Sopra, piccola forma scura, un tremulo uccelletto, senza più colori senza più canto. Rabbrividito nell'aria gelida - forse tentato al volo - lascia passare su di se questa triste danza d'ore invernali.
- Tornerà mai alla libertà dei cieli? - Dimmelo, cavaliere delle ore, angelo del tempo!
Resterà forse - per sempre - irrigidito su quel ramo disseccato senza speranza alcuna di gemme, fiori e primavera? Al suo piccolo cuore, alla grandezza dei suoi sogni di volo sta ancorata quest'ultima mia speme: poter ancora ritrovare - anche per poco - la gioia del volo in limpide speranze - anche se più non sono -
Id: 47639 Data: 02/03/2018 11:34:10
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La finestra
Impropria finestra aperta su mondi che sempre meno mi appartengono. Inadeguata luce che più non dissolve nebbia e grigio nel mio pensare.
Quest'anima mia pare velarsi di pesanti tendaggi – oscuri - che non lascian contemplare spazi nè tempi: nè ieri nè domani - e neppure oggi -
Il mio – ultimo - pallido lucore di candela si va esaurendo nella bruma - assassina di luci - ed ogni mio pensiero – ormai - fiorisce oscuro, come i gigli della notte.
Id: 47601 Data: 01/03/2018 11:33:18
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Loasi della notte
Lasciati riposare anima mia lasciati dissetare alle fonti dell'assoluto. Lascia che l'arsura dei giorni lenti sia placata - pur se per poco - almeno nell'oasi della notte.
Ti ascolto - angelo del tempo - al suono dell'arpa - lontana - pura d'amore. Musica lieve intessuta d'innumeri corde - tante come gli anni che percorsi e persi - porta l'oblio sereno di queste ore di pace.
Lasciati ristorare corpo dissanguato d'infinite sconfitte. Poi potrò riprendere il cammino - o la fuga, ancora - Chè, seppur lontano, il crinale dei monti inesorabile mi richiama ad andare oltre.
Ancora ti seguirò - cavaliere del tempo - per ora lascia che questo essere stanco possa calmare le tempeste nell'oasi del sogno.
Poi ripartirò - cavaliere assurdo d'infinite mete mai raggiunte - sempre sicuro ch'oltre il crinale ultimo troverò l'oasi definitiva e l'anima mia si placherà.
Id: 47552 Data: 27/02/2018 12:23:06
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Big Bang
D'anima e d'incanto ho dissolto i confini della notte. Soffuso nel vuoto degli inizi contemplo - di me stesso e d'ogni tempo - l'infinita genesi.
Zero - dentro di me - nulla d'ogni dimensione: non altezza non profondità niente spazio e niente tempo. L'agglomerato d'elementi dell'universo tutto - e di ciò che di me stesso sarà inerte giace.
Silente d'ogni parola e d'ogni musica contemplo il quanto di vita farsi luce ed animar di colpo l'ammasso informe e - all'istante - lo zero farsi tutto: creato e creature.
Dal nulla il mio corpo risale a me - tempo che rimonta nascita e ricordi - Dietro il confine ricomposto rimango – muto - a contemplare l'insondabilità degli eventi: l'infinito cosmo ch'io stesso - pur nella mia povertà - sono.
Id: 47531 Data: 26/02/2018 10:57:53
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Ceneri
Fuggo i disperati incanti. Chiudo - dietro di me - la porta. M'isolo in remote stanze e - nell'anima mia - assaporo il silenzio d'ogni umana ebbrezza. Ho lasciato bruciare vicende e sensazioni e ricordi, divenuti cenere. Lente ore trascorse - innumeri - tutte combuste nel rogo della mente. Ceneri grigie colorano l'aria - di nulla - ma il mio pensiero ora s'apre e il dialogo intrapprende - ardito - con l'insondabile speranza d'ignoti futuri eterni.
Id: 47362 Data: 19/02/2018 16:31:32
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La mia poesia...
Perchè continui ancora a scrivere poesie? Risposta: Il mio poetare? Versi dell'anima versi della mente, come onda di mare che morbida accompagna il mio migrare in quest'oceano d'insignificante quotidianeità.
Id: 47300 Data: 17/02/2018 12:23:09
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Il mare della notte
Stanotte ho visto le mie ore farsi nude. Nel corpo ch'ancor mi porta l'anima mia divenir leggera. Il palpito dell'ombra a sostener l'ala dei miei pensieri e l'incontro con l'insostenibile farsi realtà soffusa. E il ricordo - anima dell'essere che son stato - e il domani - essenza nascosta d'incognite presenze - e lo spazio e il tempo... Tutto dilatato in un solo mare dove l'anima mia - naufraga - era cullata - non più timorosa - da divine acque.
Id: 47271 Data: 16/02/2018 16:25:48
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Tempus fugit
Strano ritrovarsi oggi a contemplare del tempo che scorre gli infiniti - piccoli - segni: la scadenza degli yogurth a colazione, i tempi di riconsegna dei libri in biblioteca, gli abbonamenti da pagare, il bollo auto e le assicurazioni... storie misere di periodi che scorrono e giorni e mesi e anni. Fuori il sole sorge un po' prima di ieri; tramonterà un po' dopo. Nel ritirarsi delle notti un altro inverno corre verso la sua fine. Poi nuova primavera verrà e un'altra estate e l'autunno ancora e l'inverno - di nuovo - infine. Strano, invero, ritrovarsi a rimirare il tempo e i suoi segnali: ricordi - sempre più lunghi - di ciò ch'è stato e speranze - o illusioni - - o, peggio ancora, rassegnate accettazioni - di ciò che verrà (per molto meno tempo ancora rispetto a ciò ch'è rimasto indietro) Tenere ancora un diario? - mi dà repulsione dei giorni - molto preferisco scrivere di pensieri e sensazioni che scorrono - ogni attimo - lungo il fluire del tempo: fiume silenzioso che mi deporra - infine - sull'ultima riva.
Id: 47230 Data: 15/02/2018 11:33:02
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Neve
Coriandoli d'evaporata inesistenza indugiano nell'aria, indecisi - danza leggera di memorie infrante - per adagiarsi - infine - a drappeggiare coltri d'oblio che di tutto imbiancano l'aspro grigiore delle cose. Così ogni realtà, ch'ancor poco prima appesantiva l'anima, sembra dissolversi nell'universal candore - falsità sottile d'ignote magie indotta - Domani si discioglierà l'amato manto e tornerà ad affrangermi l'essenza fumosa che sempre avvolge questo mio stare - ormai - Non m'importa il domani! Mi piace restare a rimirar l'incanto dei bianchi coriandoli danzanti - brandelli di ricordi amati - e lasciarmi ammaliare - ancora - dall'incontaminata coltre bianca pura - qual fosse rimembranza acuta di passati giorni -
Id: 46989 Data: 04/02/2018 18:15:24
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Di me stesso, il viaggio inutile
Pagine corrose dallo scorrere di giorni inutili - diario della memoria? - viaggio - non viaggio. Vecchia immagine ricompari nuova come ieri lo fosti - eppure consunta - Tu ben sai chi sei - oppure più nulla a me ti riconduce? - Partito, ritornato, naufragio di me stesso, cerco ancora le isole dove mai approdai i crinali che mai ebbi a superare. Queste mani sono vuote, troppa polvere è scorsa tra le dita. Guardo la tua immagine sfocata: - dove sei stato, cavaliere del tempo? - "Oltre il crinale, al di là delle onde!" - Cosa hai trovato? rispondi: se puoi, liberaci dal tempo! - "Solo grigio e solitudine, di nuovo, e sono ritornato" Ma voglio ripartire! ... la tua immagine ancora sorride - e tu ben sai chi sono - mi sento stanco, sono vecchio ma sono ancora in tempo ...per ripartire.
Id: 27476 Data: 17/09/2014 16:26:54
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verso le nuove isole
Con l'anima di vecchio lupo di mare ho preso il largo per questa nuova traversata tra le foschie lontane al di là dell'orizzonte mi attendono nuovi spiriti passaggi mai provati riuscirò a sopportarne il dialogo?
In questa mia stagione ogni viaggio s'ammanta di definitività sempre più difficile il ritornare: adesca l'anima la musica delle isole
ma sempre alfin ritorno e di nuovo continuo a ripartire.
Id: 15662 Data: 16/07/2012 15:38:10
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stagioni
lenta fine esasperata delle cose le stagioni si fanno dissimili non percorron più le stesse strade e tu costretto all'angolo d'una via ad inventare nuove soluzioni per evitare ancora il mare della dissoluzione
Id: 15637 Data: 14/07/2012 18:40:24
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canto gentile
Loredana aveva invitato a "suggerire" variazioni sul tema della sua poesia: "amor che amar perdona"... questa è una proposta... molto piccola.
dolce vibrazione di sommessi archi tremolano i veli ch’avvolgono l’anima canto d’amore d’inascoltati suoni colori di lontananza il gentile incanto sottolinei di tanta assenza il pianto più non chiedi d’esser perdonato ma soltanto all’amata dono
Id: 15014 Data: 03/06/2012 14:46:58
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Ricerca - senso/non senso del tempo perduto -
esili fiori di papavero petali sanguigni si sfogliano alla brezza dei tempi i ricordi hanno il senso perduto dell'eterna dissoluzione lembo dopo lembo svaniscono nel cuore della memoria non vale coglierli troppo tenue la loro sostanza già non sono più fiore resta soltanto il seme scrigno di oppio germe di dimenticanza
Id: 14663 Data: 14/05/2012 16:22:55
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risveglio
burla d'un gioco antico di bambini ignari i sogni si sfogliano nei momenti cangianti dell'alba
accolgo deluso i profili delle cose che lentamente si concretizzano sorgendo dal buio che si sfuma
tutto mi chiama ad essere forse non vorrei ma resto
ritto sulla spiaggia guardo la risacca della notte ritirare i suoi scenari d'illusioni
volgo le spalle torno a camminare verso la gente
una lacrima di lontananza m'illumina il viso
Id: 14578 Data: 10/05/2012 08:58:11
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oggi - in morte di un amico
un volo senza ali lo schianto che a tutto pone fine sei già svanito nel nulla ricordo solo il tuo sorriso sempre più triste
resti soltanto nei ricordi ormai nel ricettacolo chiuso dei tempi dove più non ti disturberà la stanca umanità
era forse troppo presto per partire il domani serbava ancora per te pagine scritte
ma tu hai voluto vergare l'ultimo foglio e senza dire addio te ne sei andato
oltre le onde dove tutto si dissolve
Id: 14563 Data: 09/05/2012 11:36:58
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il mio porto oscuro
infrangersi di sguardi sulla costa dei sogni vascelli mai abbastanza osati colorano di bianco il porto del mio cuore
sono giunti non so se mai ripartiranno che l'anima mia vuole rinserrarli fino al tramonto dell'ultimo sole poi l'albatro della luna li porterà con se di nuovo in mare aperto lontano fino alle colonne d'ercole dei miei ricordi allora scomparirai col tuo vascello nel mare della speranza
là dove la coscienza non ha riposo
Id: 14517 Data: 07/05/2012 08:44:20
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il gioco
ricordo di spiaggia lontana di tempo e di vite biglie di vetro multicolori in corsa su piste sabbiose verso cosa?
domani è già divenuto ieri i traguardi raggiunti e superati - sfumati in nulla - poche vittorie tante sconfitte
ma continuo a giocare
finchè spunta l'alba d'un altro giorno di vita e d'amore
voglio continuare a giocare
Id: 14356 Data: 28/04/2012 11:28:37
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il senso del tempo
arenile di perdute idee sabbia dilavata d'innumeri risacche
conchiglie calcinate legni pietrificati di foreste aliene carapaci ossidati d'estinti granchi plaga d'impossibili ricordi e d'infranti sogni
la spiaggia è una ruga sul volto abbacinato del mondo ricorda ciò che dimenticammo e sa ben contare la clessidra delle maree nessuna sorpresa di tempo per il mare accoglie i fiumi tutto scorre verso il suo ventre eterno
sulla punta estrema del pontile traballante contemplo stanco quest'ammasso limaccioso antropofago di vite palude dei tempi
urlo all'ultimo sole e mentre l'estremo raggio mi pugnala la schiena con rossi riflessi barcollando torno alle terre dell'esistenza
per riscattare ogni perduto tempo posso soltanto vivere
Id: 14028 Data: 11/04/2012 11:33:23
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nuova pasqua
cammini che deragliano dalle usate strade che non guardano alberi fioriti e rondini volanti pensieri che entrano nel sepolcro dell'anima dissepellendo una piccola scheggia di luce atomo insignificante genera la catena - la reazione -
apocalittica esplosione anch'io potrò rinascere a nuova vita non dopo il buio dei sepolcri già sin d'ora.
in me ora volano le rondini tra alberi fioriti non ho più bisogno di stereotipate immagini non più di cartoline, di uova e auguri
ora so di poter essere
Id: 13949 Data: 06/04/2012 11:11:59
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Ritorno
terra assoluta d'emerse proporzioni matrici spaccate d'insopprimibili ricordi isola lontana di spente immagini cui più non ritornare
origini di lontana infanzia fanciullezza fine come l'ordito di antiche tele di seta e pianto
non devi tornare col peso del rimpianto cose nuove possiedi da donare ricchezza di vita e fiori e sogni e nuovi orditi
possiedi la rotta del battello ben sai dove tramonta il sole ma tu canta di alba e anche l'isola primeva s'illuminerà di possibile domani
Id: 13936 Data: 05/04/2012 16:14:32
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altrove
altrove si spezza il nostro orizzonte dove la nostra duplicità attenua le luci cercando d'unificarsi nella penombra
l'anima è fornita di spot quasi una discoteca nel rutilante balenio non consente la penombra denudando la schizofrenia delle nostre paludate forme
allora naufraghi impensati d'una novella Medusa alziamo gli occhi dalla zattera cercando disperati l'approdo altrove
là dove si spezza l'orizzonte
Id: 13618 Data: 19/03/2012 09:22:02
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Meglio cantar di Pasqua
primavera crudele simbolo di popoli ansimanti di vita di vita distruggitori
annullato il senso del tempo con cortine di fumi industriali ipocritamente c'inteneriamo quando il sole ancora splende e il cielo è davvero azzurro
un sole che da sempre splende oltre le ipocrisie inquinanti in un cielo sempre azzurro
festa di primavera festa di vita che da sempre scorre troppe belle parole rischian di divenire montagne di scorie
lasciamola fluire dolce verso l'estate poi il tramonto e infine ancora la bianca morte
non agghindiamola troppo perchè se il dolore la denuda resta soltanto anima avvizzita
meglio cantar di Pasqua
Id: 13616 Data: 19/03/2012 09:06:09
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Stardust - ascoltando Artie Shaw
note sincopate frantumano le stelle ne fanno farina fine che imbianca le macerie dei miei ricordi hai dissolto l'essenza dei tempi nella tua figura hai di nuovo accolto il pulviscolo di mille astri da me abbandonati nella soffitta dell'anima come una nota di clarinetto lunga ed infinita hai sparso polvere di stelle sulle notti ultime di questo mio cammino
Id: 13577 Data: 17/03/2012 12:04:31
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Summertime
Ascoltando Ella Fitzgerald e Louis Amstrong in un video-disco proposto da Loredana Savelli
Canto la passione dell'estate il colore acceso dei sensi e la vampa che seduce sabbie d'infinite spiagge e scroscio d'azzurro a carezzare il corpo Canto il cobalto dei cieli alpini sopra monti e vallate il verde dei prati e mille fiori ingentiliti di brezza. Datemi, vi prego, un verso lungo come la nota del mio cuore appassionato che non si spenga e tremi all'infinito musica di soffuse vibrazioni e sussurrato singhiozzo delle ore rosse del tramonto inebriato d'assolutezza lascio l'anima languire al lento passaggio degli ultimi raggi Tappeto di vita e musica di lontane sfere, m'addormento nel nulla dell'ipnosi e torno a quelle incontaminate e perse spiagge, bagnandomi d'onda, abbraccio di nuovo i monti, gentili come giganti giovinetti stringo fra le dita l'ultimo ranuncolo di roccia e piango con l'ultima nota di tromba si ritrae il sogno dell'estate calore dell'anima e del corpo che mai più ritornerà.
Id: 13574 Data: 17/03/2012 11:55:39
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Pulizie di primavera
Lasciami dismettere ogni paludamento strano. Lascia ch'io tolga da me ogni muffa e ogni ragnatela. Lascia ch'io lustri via da me la ruggine della vita. E come bambino nuovo accoglimi nel tuo giardino.
Id: 13489 Data: 13/03/2012 11:42:06
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Anima nuda - preghiera breve
L'anima che vedi non ha specchi, l'anima che senti non ha echi, l'anima che tocchi non ha brividi. L'anima che porgo è vuota se Tu non sei.
Id: 13488 Data: 13/03/2012 11:38:14
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timore
compianto di ore sfarinate nella dissolvenza dei giorni temevo di perdere me stesso nel lento svanire degli anni sempre più grigi che s'accavallano come nubi al tramonto tu sei ferma in disegni incontemplati fissa e reale nell'assurdità di questi tempi di fine annulli ogni dissolvenza e componi per il futuro ore inattese non devo temere anche tu non temere
Id: 13467 Data: 12/03/2012 09:38:33
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da piazzagrande a Itaca
tiro calci oggi ai piccioni di piazza grande
il cielo di bologna mi sovrasta oggi con i suoi assurdi colori di mare i rumori di sempre s'attenuano ingoiati da un silenzio carico d'assenza
scroscia lontano il mare che sta nel cielo rumori di risacca sorgono dal silenzio
Itaca accoglie onde nel suo grembo approdi per vascelli e anime riposo infine
nuove parole e note per cantare nel vento di Dio
Id: 13229 Data: 02/03/2012 12:00:48
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dedicata a...
Dipani note sotto i tuoi pensieri come melodia di vita armonizzi l'ore dell'ordinaria quotidianeità
del tuo passare fai inno melodia e canto amore e amicizia avvolgi nello stesso canovaccio col sussurro dell'anima unicità doni al muover degli eventi.
Id: 13025 Data: 24/02/2012 16:54:31
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Le ali di Icaro
La sconfitta da noi stessi dipartita rimbalza contro cupole di stagno parte e riparte torna e ritorna a nulla risponde il nostro girovagar errabondo se non a fuggire gli echi oscuri delle voci che fummo noi ad emanare alfine resto sobbalzo per gli estremi spasmi dell'ultima parete d'infranto calcedonio vedo me stesso e il cielo mi rassereno dell'azzurrità del nulla
con le mie ali di cera sfidando il sole arrischio il volo.
Id: 13024 Data: 24/02/2012 16:50:06
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La mia stagione
Lacrime di cielo lacrime di terra, la nebbia grigia informe non sa d'azzurro non sa di verde. Non prati non nuvole allegre punteggiano la mia stagione. Solo ombre: assenza pura di colori.
Id: 12931 Data: 20/02/2012 18:54:20
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ancora un altro atto
Si è conclusa la commedia dell'arte, il teatro dei pupi è finito. Detta l'ultima battuta, ombre ignobili circonfondono d'oscura melanconia le quinte ed i fondali. Mai fui regista, eppur regista sempre avrei voluto essere, di dramma così semplice e complesso come quello che ci vede intrecciati per irresolute trame. La commedia non ha più scene ormai ma il pubblico - quanto poca gente in quest'arena - ancora non è sazio di morti e dissoluzioni. Io attendo un Godot che mai verrà e il mio teatro del nonsenso si perpetua in trame mai comprese ch'eppur tanto mi attraggono e tanto mi portano a ricercar l'ultima scena che mai non giunge.
Il sipario non scende ...ancora un altro atto.
Id: 12930 Data: 20/02/2012 18:49:17
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Oltre le Colonne d’Ercole
Oltre le Colonne d'Ercole c'è l'isola e gli incanti. Canta il mare dei sogni al di là dei confini. Oltre le Colonne d'Ercole lancerò la mia nave e lascerò il mondo e l'insipienza il nulla l'assenza e il vuoto. Annullerò finalmente il senso d'ogni impossibilità e riposerò nel Seno della Sua divinità sfuggente.
Gonfierò le vele e tutto lascerò alle spalle
tutto finirà, alla buon'ora oltre le Colonne d'Ercole.
Id: 12889 Data: 19/02/2012 11:36:25
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Disfacendo lalbero di Natale
Con la fugacità d'un albero di Natale, ormai privato d'ogni luce, ho contemplato le cose del mio temporaneo stare. Nelle sue appropriate scatole ho riposto ogni lustrino di ricordo, ogni festone di rimembranza.
Mi è rimasta solo la stella, che non oso riporre, altrimenti resterebbe solo grigior di nebbia. Mi è rimasta solo la stella che mai più vorrò riporre.
Id: 12888 Data: 19/02/2012 11:22:26
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disgelo
frenetico gocciolio di liquefatte essenze la terra assorbe il biancore evaporato tutto sussurra d'attesa quando il tepor dei giorni tutto riporterà al cielo
Id: 12821 Data: 16/02/2012 18:11:37
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Amleto
Oscillante tra alba e tramonto, ondivago fra primavera e autunno, pellegrino della notte naufrago del giorno,
guardo l'ere svolgersi ed i giorni dipanarsi vivo dell'ebrezza dei ricordi languisco dell'assenza.
Lacerato e dubbioso, misero principe del nulla, soltanto la Tua certezza mi dona vita.
Id: 12820 Data: 16/02/2012 18:05:30
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Fonte disseccata
Come l'arsura prosciuga ogni fonte e il gelo ogni ramo dissecca, l'assenza divien arsura e gelo ogni stentato verso rinsecchito dire, armonia infranta e spezzato pianto.
Senza luce anche il sole muore e null'altro che morte mi prefigura questo silenzio
Id: 12815 Data: 16/02/2012 17:39:48
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Mattina dinverno
Bianca trasparenza d'alberi innevati, una natura di candido merletto saluta la luce d’un mattino cristallizzato in eterno divenire. Coro di voci di silenzio, il lento posar dei fiocchi su cose raggelate nell’incapacità di essere, accompagna lo sposalizio di un inverno antico con un giorno dal tempo abbandonato. Drappeggiato nel pallido mulinare d’innumerevoli brandelli d’ala di farfalla, rimango ritto nella natura piangente lacrime di ghiaccio e mi lascio inondare dall’immensità gelata di atmosfere antiche e sempre rinnovate, fino a divenire incrostazione cristallizzata di nulla nel mare perlaceo dei tempi e delle ere.
Id: 12588 Data: 07/02/2012 11:07:23
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Silenzio
frantumi disintegrati da mille passaggi spietati sabbia di rocce che ben sanno della crudeltà dei venti tu veramente consoli sottil zefiro ventoso o piuttosto non scarnifichi ogni esperienza umana fino all’usura lenta da noi stessi generata? Deserto di atomizzate sabbie silenzio parlante da lontane origini la tua spietata essenza solo la disveli nel rito delle ceneri. Nati d’amore per generare amore lottiamo per non chiuderci nell’inutilità dei tempi.
Id: 12587 Data: 07/02/2012 11:03:30
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Fede
Abbacinante annullamento di noi stessi cancellazione di tracce con fatica lasciate a posteri che mai verranno
vuoto di spazi siderali buio di notti artiche fiammeggiante incendio d'aurore boreali luccichio di stelle nell'infinità galattica
sussurro di vento nel silenzio dei deserti pianto disidratato quando più lacrime non possiedo chè già tanto versai alla mia pianta d'infiniti dolori rinsecchita
sono soltanto crisalide vuota mai farfalla divenuta
eppure Tu mi contempli ancora vuoi donarmi Luce
Id: 12459 Data: 01/02/2012 18:42:08
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La vita non è una meta
A Censa, che, con un suo commento me l'ha ispirata...
Ho contato le mie orme sulla neve passo dopo passo l'orizzonte ghiacciato chiude il disegno
sulla sabbia rimiro traccia schiacciata dei miei piedi passo dopo passo
la spiaggia eterno bagnasciuga conserva l'ombra del mio cammino e si perde nel sole al tramonto
guardo avanti non trovo fine indietro mi volgo non vedo inizio
la mia esistenza un cammino
la meta è fuori nell'inconoscibilità di Dio
Id: 12452 Data: 01/02/2012 16:51:29
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Rogo
Cumulo di ciocchi esperienze dell’essere accatastate cibo per un nuovo rogo. E’ molto alto il volo dell’inconoscibilità disperati tentativi d'ambiziose mete ricadono al suolo i relitti d’ogni avventura pronti solo ad essere combusti.
Id: 12433 Data: 31/01/2012 17:24:32
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La preghiera del ramingo
Deserto di vuoti esistenziali un aspro cammino per arrivare a Te vetta conquistata contemplo panorami inusitati vertigine dell’essenze non posso più guardare indietro ma Tu sei ancora più in alto meta nuova oltre ogni conquista potrò mai raggiungerti e alfine riposare?
Id: 12432 Data: 31/01/2012 17:22:17
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Deriva dei continenti
Amalgama dei tempi arcana Pangea dei giorni deriva dei continenti le nostre storie spaccate da faglie sanguinanti ancora
isole d'oceanici abbandoni finite assieme incomprensibile arcipelago
impossibilità di creare ponti il mare sempre continuerà a dividerci
da lungi un saluto di palme e di sole azzurro sorriso delle acque
solitudine di naufraghi al di là delle onde
Id: 12418 Data: 30/01/2012 18:47:40
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Verrà la neve
Sbiancarsi del cielo in avvallamenti cinerei l'azzurro s'è dissolto in questa grigia promessa di neve
breve e fuggitiva l'estate indiana intensa di fremiti
non sono sbocciati nuovi fiori
solo baluginio lontano di candidi ciliegi illusorio miraggio di primavera
addesso verrà la neve ad imbiancare i rami
a congelare ogni fremito di linfa
Id: 12417 Data: 30/01/2012 18:45:41
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Occhi parlanti
Prismi spalancati caleidoscopio dei tempi perle splendenti di musica e di versi
anima parlante fissarti è attingere ai fior di loto naufragio puro nell'oblio dell'emozioni
sussurri di passato e di tutto ma i tuoi occhi sono profezia per il futuro.
Id: 12325 Data: 26/01/2012 10:47:12
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Un discorso antico
Non so di lingua nè cultura nè graffito nè geroglifico che non conosca il tuo pensiero Amore sconosciuto.
Eppure ti lasciamo consumare nel lento effluvio del tempo oggi stanchi di troppi schianti consunto più non ti riconosciamo restiamo senza calore ad affrontar l'inverno.
Id: 12323 Data: 26/01/2012 08:06:35
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pianto
Ben conosco la sofferenza dei versi di pianto. E ancor di più ben comprendo l'inutilità del loro effondersi.
Oggi però il vuoto non conosce limiti il pianto cerca un mare in cui placarsi.
Id: 12304 Data: 25/01/2012 12:58:01
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Sulla riva
Sulla riva del fiume soffermato guardo un bambino giocar sull'altra sponda: porta il mio stesso profilo impaurito di fanciullo mai amato anche se da tutti dichiaratamente amato.
Esplosi i tori della memoria distrutto ogni recinto calpestato il fiume travolto il bambino ucciso i miei ricordi.
Perche' resto qui? Lungo le sponde d'un torrente ch'è soltanto un'infinita arena senza muri.
Nessuna corrida m'attende più ormai. Nè più strepiti di lotta nè lontano affannarsi di confuse memorie. Non ho più nulla dinnanzi: non certo una gloriosa fine nè un eroico assalto e neppure uno stoico final soffrire.
Resta solo il silenzio in cui lentamente mi dissolverò inutile d'ogni possibil lotta ed inutilmente soffrendo la mia ultima incapacità d'amare.
Id: 12303 Data: 25/01/2012 12:51:08
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Fotografie
immagine fissa parlante goccia d'acqua strappata a corrente impetuosa iridescente di sorriso sovresposta d'occhi luminosi
ciò che eri già scivolato lungo il fiume l'immagine resta
parla di te d'attimi che non conobbi riportati qui per narrarmi la tua storia d'inconoscibile passato
Id: 12287 Data: 24/01/2012 15:27:10
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possiamo ricominciare?
pista di sabbia lungo la spiaggia da sempre sto giocando biglie colorate iridescenti pista e circuito d'innumeri gare troppe perse eterne rivincite mai ottenute ora capisco il senso ora conosco il modo adesso sta vincendo il sole muore oltre il mare
sono diventato abile possiamo ricominciare?
la mano mi ferma piedi spietati distruggono la pista di sabbia
non è ammesso un nuovo gioco tutto è finito.
Id: 12286 Data: 24/01/2012 15:20:41
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Dialogo/pericoresi
Dedicata a tutti i poeti cui ho scritto un commento ...perchè possano perdonarmi.
Essenza di unità esigenza di comunione mi lanciasti un grido come eco ho risposto e leggermente trasformato t’ho ridonato il grido. Hai compreso l’ansia del dono? La ricchezza che volli donarti col mio esserti unito nell’ebbrezza folle di condividere il tuo volo stesso? Se sappiamo parlarci cose grandi possiamo estirpare dal nostro dialogo tu sarai più libera e io ancor più libero nel proseguire il viaggio, che nell’ascoltar le nostre emozioni condivise, rendemmo ancora di più prezioso.
Id: 12251 Data: 22/01/2012 17:09:12
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Nemesi e metanoia
Rigurgito dal profondo vortice rovesciato l’essenza del passato torna a chiedere la nostra nemesi. Non fummo fatti per una dimensione sola ci fu dato il coraggio di riconvertirci a nuove ere di mutare forma all’anima nostra insanguinata impossessarci ancora di noi stessi ritornare a volare liberi da ricordi feriti. Corpo dilaniato corpo risanato nemesi rigettata anima convalescente ma nuova vortica di nuovo verso l’essenza di nuova vita ch’ancora ci attende.
Id: 12250 Data: 22/01/2012 17:00:58
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Alla fine del viaggio
Grumo d’affaticato andare brusio di motore nella testa alito caldo d’aria impura nero selciato frantumato di bianchi disegni sporchi abbacinare d’un sole calante rivestito d’ormai moribondi raggi viaggio concluso. Corpo stanco anima annullata dall’opaca consunzione di questo inutile cammino.
Id: 12224 Data: 21/01/2012 11:11:58
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Anima Butterfly
Dedicata ad ogni anima di poeta titubante a prender volo
Rivestita di mille iridescenze spieghi le ali al cielo il sole ti chiama a se il vento ti esige l’aria tersa sarà il tuo regno frenesia di libertà ti scuote il corpo balbetti il volo con esitanti frulli continui a guardare un piccolo guscio vuoto sul terreno la tua abbandonata crisalide ancora ti trattiene al suolo quando volerai anima mia?
Id: 12223 Data: 21/01/2012 11:10:28
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Galaverna
Alberi di cristallo l'inverno ha rivestito di pizzo ogni sua creatura le cose grigie ingentilite di broccato congelato
quasi un convivio di nozze ha riunito il tempo stamattina proprio nei giorni del grigio ha portato a festa atomi di creato
Festa di nozze non contemplata dai tempi le anime che sanno parlarsi possono creare anche l'apoteosi dell'impossibilità.
Id: 12160 Data: 18/01/2012 19:35:42
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Paride e Narciso
Né Paride, inutile soldato, bello ma propagator di morte e neppure Narciso d’egoistica bellezza circonfuso posso ritrovare sui miei passi. Lungo la solitudine s’è dipanato il mio cammino e soltanto libertà rimane unica beltà a me nota Mi sono piegato lungo i fiumi delle lacrime ho visto piangere gli occhi dell’oriente ho conosciuto il dolore dell’occidente ho abbracciato bambini che chiedevano soltanto amore e sorriso a genti che, solo, mi volevano vicino. Li ho abbastanza amati? L’unica risposta è in quella croce di legno sono riuscito a farla splendente d’umana resurrezione? Nulla della bellezza di Paride e Narciso ma solo incanto doloroso nelle nostre lacrime rispecchiato.
Id: 12153 Data: 18/01/2012 12:22:58
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Morgana
Fata Morgana dei tempi eterni d’ombre lontane lasci tremolare un mondo di rimpianti fai sfumare lungo i versanti dell’autunno i ricordi delle passate estati poi parli di diversa primavera e il canto si fa vita.
Id: 12152 Data: 18/01/2012 12:18:47
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Il seme... e preghiera
...che è anche una preghiera, del crepuscolo, a un Dio d'Amore... Sotto il seme che ho appena piantato c'è terra vecchia di ricordi, il riporto arido d'anni ed anni di costruzioni inutili ma anche il fermento di tanti sogni marciti.
Questo è il mio campo dove ho seminato la mia pianticella d'Amore. Tutt'attorno è riarso lo spento terreno dell'esistenza ma questo seme coltivo con l'acqua della mia speranza ed irroro con le lacrime della mia disperazione.
Un seme ho piantato nel campo della mia vita e certo un fiore diverrà profumato e raro da tanti ambito. Ma io riuscirò mai a coglierlo?
Id: 12054 Data: 13/01/2012 10:57:36
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La margherita
Petalo a petalo avrei voluto contare i modi infiniti del tuo essere fiore. Non ho potuto, non posso e non potro'. Lascia almeno che la margerita possa ammirare. da lontano
Id: 12053 Data: 13/01/2012 10:44:37
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voli
Piuma leggera di destini inascoltati, candido petalo d'albero fiorito i cui frutti giammai colsi, foglia autunnale d'estati mai vissute.
Leggera voli nei miei cieli chiusi sull'onda di brezze che la mia vita non conobbe.
Lasciati catturare, ti prego, ultima speranza di questa stagione vuota. Lascia che possa stringere il tuo pulsar leggero a questo cuore che piu' non batte
Id: 12034 Data: 12/01/2012 11:59:41
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dimenticata fiamma
Pulsa nel cuore dimenticata fiamma brucia la quotidiana inutilità fa che respiri ancora zefiro leggero di primavera rinnovata.
Id: 12033 Data: 12/01/2012 11:54:38
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Idealità
Spuma candida d'onda. Idealità nata dall'incanto di sogni che non potevano sognarti, ora vivi e sei pianto e riso e tutto sei un nulla ch'inebbria l'anima nell'assurdo delle sue contraddizioni.
Canto spezzato e trilli d'infranta melodia, il mio verso, stasera, infrange tempi e spazi e nubi e pioggia e vola pazzo nella sua armonia sincopata.
Ubriaco di questa ebrezza canto e canto e canto ancora dell' infinitezza delle emozioni raccogliendo la distillata essenza ch'è profumo d'eternità.
Id: 12021 Data: 11/01/2012 16:37:31
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Utopia
Il crepuscolo dei mari staglia ombre di gabbiani lungo i muri della notte; l'antico vascello del sogno sta salpando verso isole immortali, verso le spiaggie dell'impossibile
ma io rimango e saluto le mie illusioni.
Id: 12020 Data: 11/01/2012 16:26:38
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anima vela
del mio vascello naufrago ho riparato le infinite falle
ho ripreso il largo le vele dispiegando
verso le mie colonne d'ercole
Id: 11974 Data: 09/01/2012 10:30:05
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anima volo
lasciami volare accanto a te il tuo stesso volo
so che temere non mi farai le sconfinate altezze e riempirai d'ebbrezza l'anima mia
di nuovo nuova
Id: 11973 Data: 09/01/2012 10:27:11
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anima fanciulla
Il volo del passero sfida gelati cieli
ombra sfarfallante lungo il fuoco del tramonto canti forse non al cader del giorno ma all'altro ancora che domani sorgerà.
Voglio seguirti con l'anima mia fanciulla per superare il deserto della notte
e approdare al domani con la speranza in cuore.
Id: 11972 Data: 09/01/2012 10:21:00
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Poeta buio
Solo ombre d'assoluto nulla riesco a conferire ai miei versi
vorrei risplendere d'anima
ma comprendo di diffondere solo bruma di solitudine.
Id: 11967 Data: 08/01/2012 19:13:00
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Giù lungo la strada
Giù lungo la strada all'angolo con il mio passato ho visto mendicare l'anima mia da troppi ricordi esacerbata.
Chiedeva soltanto pochi spiccioli di dimenticanza.
Id: 11954 Data: 07/01/2012 17:45:56
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Solitudine di poeta
Ho generato mondi nuovi e incantati ma l'inutilità ne sfrangia gli orli malfatti e l'impossibilità ne lacera le delicate trame.
Vestito di brandelli d'anima continuo a generare versi che si perdono nel vento.
Id: 11943 Data: 07/01/2012 11:20:53
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fine
più di amarti non potrei
lasciami la sconfitta di me stesso
Id: 11934 Data: 06/01/2012 15:09:07
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Teniamoci per mano
Il crinale dei cammini s'è fatto angusto
gli orizzonti non ci danno mete ci circonda il pianto e l'oblio dei fiori di loto
per non perderci ascoltiamo i nostri rispettivi canti
continuiamo il greve ramingare
ma teniamoci per mano.
Id: 11931 Data: 06/01/2012 10:50:04
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Ricerca
Cammino di orme verso il nulla
seguo i passi di antiche anime e ne medito i sospiri
approderò anch'io al loro approdo
cosa troverò?
Id: 11929 Data: 06/01/2012 10:42:39
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dialogo danime
Le parole si distendono lungo la corrente e trovano eco nei ciottoli della riva.
Il chiacchierio del torrente si fa musica se gli alberi del bosco rispondono.
E' bello scorrere e sentire che qualcuno ti risponde e non sei più solo nel tuo parlar di sogni mentre scivoli inesorabile verso il mare.
Id: 11898 Data: 04/01/2012 16:35:49
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leggenda
all'uomo dei destini chiesi di cantarmi dell'alba
e lui mi narrò della notte
rabbrividisco nel gelo invernale
Id: 11895 Data: 04/01/2012 15:21:19
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Fuga dallanima
Posso seguire amante il volo di una farfalla posso danzare ebbro con il volo d'un calabrone posso cantare gioioso con il trillo della cinciallegra.
Invece rinchiudo i miei tesori in scrigni oscuri ed esco nel mondo a imbevermi di quotidianità.
Id: 11890 Data: 04/01/2012 10:27:58
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Non perderti!
Perduta isola di mai, a te il naufrago da lungi lo sguardo volge.
Non perderti nelle nebbie dei tempi, delle vicende e dell'esistenza!
Lascia ch'ancor, da un mondo alieno, mirar possa l'essenza tua purissima.
Id: 11852 Data: 02/01/2012 10:48:03
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Seduti lungo il fiume
Lungo le sponde di questo fiume ci sediamo a guardare il flusso dei tempi e delle ore.
E, nel mirare, sussultiamo di fremiti diversi. Tu scruti l'onda che fugge e cavalcar la vorresti, fors'anche fermarla. Io sento, nel flusso, l'inesorabilità dell'essere. La grande corrente vedo traslare fino al lontano mare e temo il risucchio ultimo della grande plaga salata che tutto ingoia e nulla rende all'anima.
Temo il piatto oceano del nulla e là dove tu provi il dominio delle onde io sento l'inesorabile fluire e la fine... inesistenza ultima ch'annulla l'anima.
Id: 11848 Data: 02/01/2012 09:22:55
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Piccola ape
Posata sul fiorire dei giorni a venire, piccola ape, suggi dal passato pollini di ricordo e del futuro fecondi lo sbocciar dell'ore.
Sei regina d'ogni mio giorno nuovo, d'ogni istante nuovo sei signora, genitrice ed amorosa madre.
Sulle foglie dell'autunno che tutto chiude forse quest'occhi di vedranno ancora a sbeccuzzare, scricciolo amoroso, gli ultimi avvizziti frutti della mia pianta spenta.
Id: 11815 Data: 30/12/2011 11:42:16
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La Casa dei mille destini
Sfogliando Album di foto lontane assieme ad una cara amica. "...mentre lì seduto rifletto sui tempi che fuggiron veloci ascolto in ansia ed aspetto il ritorno di passi e di voci." (J.R.R. Tolkien)
Con te mi hai portato nel vortice del tempo e dei destini. Hai ricondotto i miei passi verso ore anche per me lontane... abbiamo bussato a quella porta proibita e s'è dischiusa la casa dalle mille stanze. E ci hanno sorriso visi ormai lontani e abbiamo visto crinali che non scalammo e strade che non seguimmo. Ai mille bivi della nostra vita tracciammo un percorso ch'è soltanto memoria ormai. Le strade che non scegliemmo giacciono in seno a mondi che non ci prevedono e le vite che in quei mondi si dipanarono non sono le nostre vite. Anch'io tenendoti per mano in questa ricerca ho pianto quando tu piangevi e le lacrime il sapore serbavano del miraggio e della chimera. Anch'io, mentre t'accompagnavo, ho rivisto dietro di me visi e sorrisi, speranze ed amori, inverni ed estati e primavere mai sbocciate e albe mai divenute giorno e forte nacque il desiderio di conoscere quell'estati mai generate e quei giorni mai stati, quei fatti mai successi e quelle ore mai scorse.
E con te ho pianto lungo il corridoio dalle mille porte mai aperte ho pianto con le lacrime dell'impossibile.
Ma un percorso soltanto c'è concesso nel Libro dei Destini di sempre, più eventualità non ci sarebbe dato sopportare.
Id: 11814 Data: 30/12/2011 11:31:20
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Preghiera dal vuoto
Monolite di ghiaccio sterile, il Tuo silenzio sta generando attorno a me stolide aridità di vuoto. Annaspo nell'urgenza di donar qualcosa ma mi opprime un gelido nulla resto immobile, inutile eco assurda alle mie parole stesse, che più non trovano in Te rifugio.
Id: 11805 Data: 29/12/2011 17:57:28
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Fine danno
Inerte ti ascolto nel muto pulsare di ore inutili.
Tempo che fosti tempo che sarai
Ti vedo arrivare onda vorticosa ti vedo fuggire trascinando l'inutilità dei ricordi.
Qui e ora isolotto smussato dalla corrente contemplo la fine di un corso
E ne saluto uno nuovo che temo già essere uguale.
Id: 11804 Data: 29/12/2011 17:47:18
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Natale 2011
e di nuovo nascerai
tra grattacieli inumani e spietate fabbriche alienanti di uomini puzzolenti ciminiere e tralicci scheletrici sono i nuovi abeti del tuo presepe.
Illuminiamo le brutture di luci abbacinanti per farci crederle belle cantiamo inni che non crediamo ci salutiamo finti felici pur continuando a diffidarci.
Perdona questa commedia che tu ben conosci mentre distendi il tuo neonato corpo fra le case di fango delle favelas o sulle acque malsane che allagano terre un giorno fatate di templi lontani e di rovine.
Anche nelle città di grattacieli irte c'è ancora chi piange e ti attende
noi ti abbiamo dimenticato Tu non lasciarci soli.
Id: 11681 Data: 21/12/2011 09:28:40
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Pensiero di Natale
Come ogni grande sogno della mia vita ti cullo piccola creatura a te affidando l'ancor mio affannato stare e il flusso dei giorni che ancora saranno
tu mi accompagnerai come croce sulla sassosa cima affianco a te mi vorrai nella sublimazione del dolore
infine mi risveglierai rinato in altri lidi nuovo.
Id: 11679 Data: 21/12/2011 09:17:03
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Tristezza dinverno
Scuoto alberi di passioni per far cadere l'ultime spente foglie.
Verrà la galaverna e abbellirà ancora i rami d'una nuova fioritura finta gelida senza sentimenti.
Inverno senza primavera canto senza risurrezione
saprò mai riveder l'estate?
Id: 11678 Data: 21/12/2011 09:10:12
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Finale di commedia
Io al centro della scena guardo il pubblico sommerso nelle tenebre il teatro è una gola buia
solo una battuta prima della fine poi calerà il sipario
solo la mia battuta per chiuder la commedia
ma non so che cosa dire
e tutto resta sospeso.
Id: 11673 Data: 20/12/2011 22:41:07
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cerchio concluso
Dammi l'amore per capirti. Dammi il silenzio per lasciarti. Dammi te stessa per comprendere l'amore.
Id: 11650 Data: 19/12/2011 16:13:01
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Regalo di Natale
Una confezione di pianto ho comprato al mercato della vita. Un cofanetto di luce ho rubato nel negozio dei destini. Uno scrigno d’amore m’ha regalato il libero spaccio dei sogni. Non m’importa se vita m’ha venduto disincanto né se ho dovuto rubare solo una scintilla di non più sperato incanto. Tu esisti e sei lo scrigno in cui rinchiuderò i miei restanti giorni.
Id: 11642 Data: 19/12/2011 09:38:29
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Le ultime foglie
Lascia si sperdano nel nulla questi versi come foglie avvizzite nel vento autunnale.
Brandelli ultimi d'emozioni spente lasciano il tempo alle asfissianti brume assassine di colori e musiche.
Verrà l'inverno ad imbiancare i mondi a gelar le cose parole colori e note.
Seppellirà questi versi sparsi misere spoglie di dissanguati sogni.
Id: 11641 Data: 19/12/2011 09:32:44
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incanto di poeta
A tutti i poeti che mi sapranno leggere ... e a una poetessa in particolare
Chiazze di colore gruppi di parole immagini di un sogno scintilla di pensiero poetar m'è dolce come seguire la danza d'un pennello.
Realtà solidificata attorno a un'idea di sogno sogno che si condensa dal sussulto dei sensi e dell'emozioni.
Non seguo il pennello del mio scrivere e lascio che le parole fuggano da me ed è fantasia è forse arte che le raggruma infine in un quadro luminoso, scena di teatrali sensi e platea di emozioni inespresse ma ascoltate.
Tu mi sei vicina in questo fantasioso ardire a te dedico, incognita, il senso di queste mie parole.
Id: 11613 Data: 17/12/2011 16:24:53
*
Un laghetto alpino
Specchio d'acque perdute nell'anima esacerbata d'immutabili temporalità montane, cuor di smeraldo da insondabil ere preservato, i tuoi occhi sfondano lo schermo della diuturna arsura, fresca promessa di remote serenità e di lontane consolazioni.
Id: 11597 Data: 16/12/2011 10:56:21
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Inutile fusione
Fondo rudi metalli nell'alto forno della mia anima. Come un crogiolo vorrei purificare i pensieri della folla che mi circonda. Vorrei poter donare ali ai loro amori e luce nuova ai sentimenti miei.
Ma il fuoco continua a bruciare invano e dal crogiolo escono solo scorie: frantumi di sogni e ruggine di desideri.
Id: 11596 Data: 16/12/2011 10:54:25
*
compleanno
15 dicembre 2011 "...madre cosa ho dimenticato madre cosa ho tralasciato?"
Donna del parto donna dei dolori chi più ricorda ormai, oggi che più non sei, il tuo dono per una nuova vita.
Quant'anni trascorsi ormai da quella notte d'inverno gelido e quanti passi e quante strade ormai percorse.
Alla ricerca del sole ramingo ancora eppur mi volgo madre a contemplare qulle ore tue di offerta e di vita.
Nessuno potrà scrivere più ormai pagine nuove al libro tuo. Tocca a me donare un significato concluso alla tua sublime offerta.
Id: 11567 Data: 15/12/2011 10:39:20
*
...fuga dalleremitaggio
Sono un'anima solitaria e bramavo l'eremitaggio. Costretto nell'umanità ho scoperto il Dio dell'Abbandono e della Resurrezione.
I miei piedi camminavano nella folla aberrante non lasciavano ombra chè la ressa occludeva il sole.
Poi cominciai a sentire il sussurro della gente e diceva dolore pianto disperazione e morte.
Quel respiro di notte mi portò il sole tra quei rovi germogliò la fede.
Id: 11566 Data: 15/12/2011 10:16:40
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Dal ponte di Margrit...
Dal ponte di Margrit... una tarda estate a Budapest, lungo il Danubio.
Il parco silenzio di questa immensità raccoglie correnti e vicende millenni d'anime e d'amanti. L'immensità del tempo si frantuma nell'essenza eterna di queste immemori onde. Nevi disciolte sui lontani declivi alpini, rugiada tremula di pascoli e scroscio di mille pioggie, d'innumeri nembi figlie, ogni goccia accoglie questo immenso abbraccio, e tutto porta ad un lontano mare, ultimo olocausto d'acque.
Ed anche lacrime di lontani amanti nel tuo liquido corpo custodisci, eterno fiume. E ciò che prima era e ciò che poi sarà tutto riassumi nella tua solenne fuga. Anche i destini che mai non furono e le lacrime dell'impossibilità fremono nell'essenza tua maestosa.
Accanto a me ti vorrei ora e nell'immagine di questo fluire eterno con te contemplare la nostra esistenza sognata. e le onde si fanno braccia ed il fluire diventa corpo e nell'immensità della tua essenza il mio canto si perde, dolce presenza amata.
Id: 11554 Data: 14/12/2011 09:50:05
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elisir di pianto
Anima filtro di lacrime da sempre scivolate da occhi stanchi.
Id: 11553 Data: 14/12/2011 09:38:58
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Gli elefanti e il filo di ragnatela
Ventiseimila elefanti con le ghette potrebbero dondolarsi eleganti sopra il filo di ragnatela dei miei pensieri dei miei ricordi del mio domani.
E poi potrebbero diventare ventiseimilaeuno, ventiseimilaedue, ventiseimilaetre... ma nessun bambino in culla s'addormenterebbe al cadenzare lento della mia nenia folle.
Troppi fili di ragnatela si sono lacerati sotto i pachidermici pesi dei miei eventi e dei miei giorni. Per questo non posso piu' cullare nessun neonato col grumoso avvoltolarsi della mia vita.
Eppure oso ancora intrecciare versi irreali, per costruire e boschi e fiumi e ponti... ed una sola strada con un senso solo, bianca nella solitudine nebbiosa delle mie immagini disfatte, tortuosa s'arrampica per il mio universo e giunge infine alla tua casa.
Lì, pur cosciente dell'irrealta' del sogno, come neonato cullato da una nuova ninna nanna, pacato riposo.
Id: 11525 Data: 13/12/2011 09:46:13
*
unombra seduta lungo il fiume
Al di là del muto profilo arboreo, lungo il crinale di lontani monti d'un sole fanciullo abbacinati, si dipanano sentieri ancora ignoti.
Ma più non sono miei nè mai più potrò scoprire loro nascoste mete e loro fine.
Rassegnato ormai più non lotto pel loro miraggio arcano e più non rincorro i misteri nel loro cammin racchiusi.
Resto seduto lungo lo scorrer d'un infangato fiume e più la testa non levo a ricercar speranze.
Altri, più di me concreto, deciderà l'ultimo mio andare.
Id: 11524 Data: 13/12/2011 09:39:36
*
...dalla casa grigia
Ho cantato il volo dell'aquila su cime impervie ed i sobbalzi del pettirosso sul mio davanzale cosparso di briciole. Ho dipinto i colori della rosa imperiosa e dell'orchidea sensuale ma ho raccolto dalla vita solo l'umile fiore del tarassaco. Ho scritto del regno degli elfi e percorso le loro rotte immortali ma attorno a me vive soltanto il grigio perenne d'una città morente, umile casa.
La stanchezza uccide.
Quando t'avrò persa tutto scomparirà. Presto sfumerà e il volo ardito dell'aquila e la rosa e l'orchidea e la rotta eterna dell'isole immortali.
Il mio cuore non s'illude ben sa che al vuoto di tua partenza neppur sopravviveranno, a consolarmi, il timido pettirosso, la gialla corolla ne' la piccola casa grigia.
Id: 11514 Data: 12/12/2011 18:48:07
*
Giunchiglia
Candido continente, perduto nell'infantile incanto! Isola lontana ed approdo disperato... giunchiglia della sera, piccolo fiore amato.
Id: 9965 Data: 08/09/2011 11:30:56
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Sul fiume Gange
Ho bagnato il mio corpo nelle acque eterne ho respirato libertà ho sognato la sorgente. Lontane troppo le vette incontaminate e troppo vicino il mare paludoso troppa la folla d'anime che mi assonnava il pianto. Il fiume è diventato solo acqua sporca e la gente invadenza di materialità. Sono rimasto in mezzo alla corrente ancora troppo aalienato da ciò che sono troppo lontano dalle bianche nevi.
Id: 9964 Data: 08/09/2011 11:23:38
*
Non perderti
Perduta isola di mai, a te il naufrago da lungi lo sguardo volge.
Non perderti nelle nebbie dei tempi, delle vicende e dell'esistenza!
Lascia ch'ancor, da un mondo alieno, mirar possa l'essenza pura della tua presenza.
Id: 9947 Data: 07/09/2011 10:05:28
*
Lungo il fiume
Lungo le sponde di questo fiume ci sediamo a guardare il flusso dei tempi e delle ore.
Nel mirare, fremiti diversi vibrano nei cuori. Tu scruti l'onda che fugge e cavalcar la vorresti, fors'anche fermarla. Io sento, del flusso, l'inesorabilita' dell'essere. La grande corrente vedo traslare fino al lontano mare e temo il risucchio ultimo che tutto ingoia e nulla rende all'anima.
La' dove tu provi il dominio dell'onde io sento l'inesorabile fluire e la fine. Temo l'oceano del nulla, non solo naufragio ma inesistenza assoluta ch'annulla l'anima.
Id: 9946 Data: 07/09/2011 10:01:57
*
Madre
A mia madre... scritto pochi giorni prima della sua morte.
La margherita dei tempi ha ormai consunto ogni suo petalo. Resto attonito a mirare il piccolo cuore dorato d'una esistenza intera e nel fluir dell'ere scivolo.
Chi fosti allora, quando primavera t'abbelliva di giovinezza, fanciulla amata vibrante di sole? Ed ora chi sei, piccol fuscello d'ossa, nel letto rattrappita a mirar, con spenti occhi, noi, di tuo amore il frutto?
Chi fosti allora, quand'avvampata d'amoroso amplesso, per ciascun di noi concepisti vita? Ed ora chi sei, misero e spezzato giunco, che solo negli occhi, ormai sempre piu' di rado accesi, mantieni luce di vita e dell'assolate, lontane estati?
Tutto in te racchiudi, piccolo guscio dei tempi, l'amore, la donata vita, l'allegre ore di mia fanciullezza, l'amoroso rigore dei tuoi fermi richiami, gli abbracci consolatori, l'esser muta sentinella dei primi moti di vita, e poi le gioie e i pianti e le nascite e le crudeli morti.
Non ho lacrime per piangerti, madre! Perche' in te racchiudi anche il senso di questo mio ramingar autunnale e solo mi sento, fratello piu' piccolo che fra poco seguira' il tuo volo. Niente lacrime, soltanto amore, per il tuo fragile vascello che da queste rive ormai presto aprirà la vela per l'ultimo viaggio, verso l'Isole Immortali verso l'Amore Eterno!
Id: 9863 Data: 01/09/2011 19:41:38
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Alba
Genesi di luce e di colori l'alba esplode in cieli affranti, azzurri non di dolcezza, bensi' di lontananza, svuotato di muta assenza l'orizzonte diviene un bacile immenso dove assai lontane navigano sperdute esistenze.
Id: 9862 Data: 01/09/2011 19:14:25
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Maree
Il flusso delle maree inquieta gli oceani dell'anima. Vivo giorni in cui la spiaggia del mio stare s'è infinitamente estesa, davanti al ritirar dell'onde dei ricordi. Ciarpame confuso ricopre la devastata rena: scheletri d'illusioni, spoglie di speranze putrefatte e l'agonia guizzante di piccoli pesci i miei sogni appena nati e gia' morenti.
Id: 9861 Data: 01/09/2011 19:02:53
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mattino di pioggia
Lacrime di cielo infranto costellano un mattino gia' adombrato di perenne sera. Eppur la luce che, di lungi, da te promana dona anche a queste grigie ore colori infiammati che solo l'anima puo' inventare.
Id: 9850 Data: 31/08/2011 21:49:28
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Fonte disseccata
Come l'arsura prosciuga ogni fonte e il gelo ogni ramo dissecca, il silenzio di te diventa arsura e gelo, ogni stentato verso è rinsecchito dire, armonia infranta e spezzato pianto.
Id: 9849 Data: 31/08/2011 21:45:43
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Addio
Stai biascicando parole buie come la notte degli attimi che ormai ci divide.
Stiamo balbettando uno stillicidio di gocce di nulla per giusticare questi momenti chiusi.
Meglio sarebbe chiudere le finestre aperte sul nostro passato e rinchiuderci nel nostro singolo nulla.
Continuiamo invece a inventare parole d'autunno per non conoscere l'inverno del nostro addio.
Id: 9848 Data: 31/08/2011 21:32:37
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Nel regno del silenzio
CAMMINANDO NEL REGNO DEL SILENZIO Il grido della marmotta spezza il silenzio che mi avvolge: la pietraia vibra della vita delle cose immote: anche l’aquila nel suo lento volo regale sospesa nel cobalto infinito risponde col grido: l’armonia dei tempi mi pervade: un mondo abbagliante di pietra e sassi canta con il silenzio delle grida: sono estraneo a questi ritmi mi fermo nell’umile timore delle cose inutili davanti all’eterno: ancora il grido della marmotta urla il pericolo che vola nel cielo: l’aquila spezza il suo volo e s’allontana oltre il crinale: torna il silenzio: riprende il mio cammino e i miei pensieri il loro volo: non ho passioni da vivere né ansimanti ricordi oggi: vivo di solitudine e mi immergo nel nulla delle rocce argentate.
Id: 9391 Data: 25/07/2011 11:31:54
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Estate
ESTATE
Canto d’amore e di morte: stagione di brucianti passioni e d’arido disseccarsi: l’anima vedo accartocciarsi come foglia senza linfa: il ciliegio che a primavera ci rallegrò di fiori e poi di rossi frutti, ora piange secchezza di foglie raggrinzite: non resta che attendere la stagione delle fini: con l’autunno ritorneranno grappoli succosi, inebrianti vini: il canto dell’amore caldo si stinge nell’arrossarsi delle foglie: non più passione tenera ebbrezza soltanto del succo che si sperde.
T’ho amata nell’appassionata stagione dell’arsura: tutto brucia e tutto si fonde: alla fine tutto inaridisce quando ritira l’onda: l’ansito di fuoco soltanto arde tutto rinsecchendo dei teneri amplessi: l’uccello lira s’è involato: ho perso le sue emozioni. Sono dissanguato stecco cui solo manca l’esser combusto: ansimo invano della sottile aria perduta: vibra la cetra dei fuggiti versi: il canto resta muto perso il ricordo d’amore: soltanto rimane la disseccata morte dei rami spezzati.
Id: 9390 Data: 25/07/2011 10:34:34
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Cuore di marmo
Cuore di marmo: sbriciolarsi di minute scaglie di quarzo.
Oscura antropomorfia delle sorgenti: a cosa risalgono le nostre radici?
La nostra dispersione, dopo troppo breve sogno, più non parla di spiagge e più non evoca mari o continenti ma nebbia soltanto di una fine assurda che nessuno ricorderà.
Cuore di marmo il mio il tuo quello del tempo e quello del mondo che nessuno mai volle disciogliere col pianto degli affetti.
Id: 9374 Data: 23/07/2011 15:56:36
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Evoluzione...
Evoluzione sconosciuta d’impossibili eventi, che mai furono previsti e mai sarebbero potuti accadere. Il naufragio sulle tue spiagge non fu mai scritto in nessun libro ...eppure accadde. Non voglio riprendere il largo dal tuo tenero riposo. Lasciami ancora stare, se possibile, nel tuo abbraccio. Strettamente avvinto nell'evento assurdo dell'impossibilità.
Id: 9373 Data: 23/07/2011 15:52:36
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Il primo bocciolo di rosa
IN UN CALDO GIORNO D'APRILE
Cosa avevo sperato d'infrangere con la mia tenera illusione di te? Pensavo forse d’esorcizzare le trame di un destino ormai intessuto? Oppure sconvolgere i caratteri d'un libro ormai scritto?
.Un giorno apparisti ma tutto era già scritto e i nostri destini intessuti.
Si ferma in te ogni speranza e la vita s'incammina alla fine.
Con interrogativi disperati interpello questo primo bocciolo di rosa del mio giardino. Vorrei possedere la sua speranza di fiorire e rifiorire ad ogni stagione... e sempre averti accanto.
Ma è inutile il dialogo coi fiori perché ciò che per noi è scritto è immutabile ... nell'impossibilità.
Id: 9343 Data: 21/07/2011 16:20:20
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I bambini della Luna
Questo testo è inserito in una storia/fiaba da me scritta per la mia nipotina Gaja che si intitola: "Gaja e la principessa della luna" Nelle varie avventure Gaja viene condotta nel regno della luna e qui, in una valle chiusa fra i monti della luna, incontra un'immensa folla di bambini (come lei): sono le anime di tutti i bambini morti di morte violenta (sia prima sia dopo la nascita)... sono coloro che, al contrario della mia piccola Gaja mai hanno potuto danzare al ballo della vita e ora vivono in quella valle della Luna, il regno di tutti i sogni perduti dell'uomo. E quei bimbi prendono Gaja e ballano con lei il ballo della gioia mai vissuta:
OUVERTURE
Ci avevano suonato una musica Che non siamo riusciti a danzare
Forse a noi sconosciuta? O forse a noi Sin troppo nota?
CORO DEI BIMBI DELLA LUNA Ci avevano chiesto di cantare una nuova canzone, un nuovo ballo ci avevano chiamati a danzare e mai ci svelarono perché fummo rifiutati alla festa. I bimbi della luna non portano ricordi oscuri, i bimbi della luna vestono solo semplici pensieri ma sanno, i bimbi della luna, che troppi sogni giacciono infranti nei regni dell’uomo.
Avremmo potuto portare gioia di purezza e libertà con fantasia e tenerezza riempire i tempi e le ore se ci avessero lasciato intessere il volo del ballo cui eravamo destinati. Chi volle fermare quel ballo la mano che soffocò il nostro canto o i momenti oscuri, da nessuno fissati, che gelarono i nostri passi sul ciglio di una strada, tutti continuano ad intessere trame oscure che uccidono ogni giorno il mondo dell’uomo.
Ma i bimbi della luna non portano ricordi oscuri, i bimbi della luna vestono solo pensieri semplici ma sanno, i bimbi della luna, che troppi sogni giacciono infranti nei regni dell’uomo.
Id: 9342 Data: 21/07/2011 16:16:44
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Spengo le luci.
SPENGO LE LUCI
Spengo le luci. La sabbia ha coperto le orme della nostra danza il mare cancella pensieri e passi. Forse è ora che chiuda il padiglione luminoso delle speranze. Che dismetta le vesti dell'uomo con ancora futuro in cui sperare e mi abitui al buio che porto. Spengo le luci
Id: 9159 Data: 06/07/2011 18:21:36
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Cuore Indio
CUORE INDIO (Breve diario di viaggio in Colombia)
I - Dall’aereo
Un’estensione infinita di tempo e di spazio pare solidificarsi, purificata, in questo oceano di nubi. Come dorsi sterminati di mostri primordiali e pietrificati, radi crinali di montagne, antiche d’ere ed eventi, uniche emergono dal bianco mare del tempo che, qual scrigno, racchiude la terra d’oggi che mi attende e con essa le cose, gli uomini e le anime.
II - Dov’eri?
Dov’eri tu quando l’anima percosse il tempo e ne estrasse suoni di vita? Quando terre primordiali dal cuore di fiamma e di lava rincorrevano i mari con profili a noi sconosciuti.
Dov’eri tu quando la penna del creatore scrisse su continenti dall’anima di ghiaccio destini e sentieri per gli infiniti passi che li avrebbero percorsi? E fra quegli infiniti cammini il tuo ed il mio, intessuti di dolori e di sorrisi, di lacrime e di luce.
III - La festa
Resto abbacinato davanti alla luce del seme di Dio sparso su questa terra. Volti di sole e volti di luna, occhi di cielo ed occhi della notte. L’immensità dell’anime, che si rincorrono in passi di danza leggeri, vortica attorno al mio cuore e l’attanaglia. Non posso dar loro ne’ canto ne’ vita, come vorrei, resta soltanto l’amore a quello vi lascio, amici cari, nel mio dipartire.
IV – Ritratto (per una cara amica incontrata a Bogotà))
Morbide sembianze di creatura antica: occhi profondi, perduti in un viso incastonato nel tempo.
Fiera ed indomita, dolcezza promani d’antica madre incaica e nel profilo dei tuoi capelli oscuri attorno a te avvolgi tempi e stagioni.
Muto colloquio il nostro, così lontano e strano, che nulla par dire ma nell’anima mia, stanca di troppo andare, lascia il sapore d’una antica primavera
Id: 9158 Data: 06/07/2011 17:23:42
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Ballata folle
BALLATA FOLLE
Non ho orbite di destini che segnano il mio pensiero stasera. Ho soltanto sentieri di libertà da lontano percorsi. Sentieri che sanno di foreste colombiane e di altipiani raggelati dal vento. Macchu Picchu mentale, oggi la mia mente fugge obblighi di stile. Avessi conosciuto il dolore di popoli accasciati forse oggi sarei eroe d'arcane rivoluzioni, avessi calpestato i sentieri dell'oppressione e delle gole mute, raggelate dall'ultimo inutile grido, oggi non sarei sconfitta di menti ordinarie ma guerriero di fughe e di libertà. Forse mi accascerei sfinito sui gradoni delle piramidi di Chichen Itza pronto al sacrificio a dei crudeli, ma almeno il mio ricordo cavalcherebbe con gli eroi sconosciuti del Chiapas. Lascia che percorra folli pensieri stanotte, lasciami essere Nicola e Barth, concedi che possa ripercorrere la loro passione ingiusta. Voglio essere l'anima di ogni eroe inutile e dimenticato che ha percorso, senza modificarlo, il cammino dell'uomo. Lasciami essere il Che e Prometeo, Gilgamesh e Malcom X, Martin Luther King e l'intera, inutile, Legione Tebana. Dammi di rifiutare l'ovvio, ti prego, e lasciami la libertà di un'ultima disperata ribellione. Voglio volare stasera, per essere ciò che mai fui, ribellione e pianto, schianto e sconfitta, guerriero d'ogni perduta guerra E poi accasciarmi sull'ultime rive dell'abbandonato pelago, e il gabbiano avrebbe l'ali spezzate dalla sofferta sconfitta e della mia convinta ferita resterei, pur sempre, eroe ultimo finale. A te mi presenterei o Dio, con inguaribili ferite, e nel tuo seno esalerei gli ultimi rotti sospiri e tu potresti abbracciare questo eroe infranto ... e non il misero naufrago, d'assurda esistenza umile residuo, qual io oggi sono e indegnamente a Te mi porgo.
Id: 9145 Data: 05/07/2011 16:08:48
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Mughetti
MUGHETTI
Ho scorso le pagine d'un libro antico ed ho ritrovato i candidi mughetti di stagioni passate, da te portati in dono.
Pur disseccati non manca nulla al loro candido splendore: luce di lontane notti lunari luce di quei tuoi persi sorrisi, immagine sempre lieta di un cuore di donna in cui ritrovai rifugio.
Id: 9144 Data: 05/07/2011 16:04:00
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2 novembre
2 NOVEMBRE
Assordante clamore di silenzio invade l'anima. Lacrime di petali di crisantemo piangono queste mura vuote di vita. Cammino lungo il perimetro di mille vite consunte e sento me stesso irreale nell'assurdità del mio cocciuto esistere.
Id: 9127 Data: 04/07/2011 18:28:32
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Caleidoscopio
CALEIDOSCOPIO
Flussi di marea sommergenti infinite rovine, ho perduto il conto degli attimi e delle cose.
Mi si confonde, nei pensieri, il ricordo di te: i giorni, le notti, le sere e le albe.
Quanto ti ho inseguita? E quanto ti ho amata? Quanto ti ho abbracciata e quando ti ho perduta?
Caleidoscopio d'immagini, di colori e di emozioni. Miscellanea di fantasie e realtà, sei un'aurora boreale dalle sensazioni iridescenti.
Sei tutto! Ma ho paura, in queste ore, di perdere anche il senso di te.
Id: 9126 Data: 04/07/2011 18:15:58
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