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Raccolta di poesie di Giovanni Degli Esposti
[ LaRecherche.it ]

I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.

*

Come onda

Anima d’ere ignote,
contorto continente
di plaghe primordiali,
doni vita
ai miei giorni d’oggi.
Chi sono stato
quando non sono stato?
Quando non ero
…ma vivevo?.
L’inconsistenza dell’essere
ha il profumo
dei venti d’oltrememoria
e come nebbia opprimente
chiude i sensi dell’esistenza.
Per questo
mi sono adagiato
come un continente,
archetipo del nulla,
sulle cui spiagge
mari sensoriali
abbattono la loro
sequenza d’onde
dilavanti
- e distruggenti -
ogni volta erodendo
un atomo
di me stesso.


Dal mondo
dei tramonti oscuri
che vive,
qual eterea eco
al nostro essere,
sei apparsa,
ombra di un passato
- che è presente e futuro -
ma non esiste!

Id: 47717 Data: 06/03/2018 12:05:32

*

Un passero nel gelo

Nel pallore indistinto
d'un cielo invernale,
che non vuol cedere il passo
allo scorrere del tempo
e delle stagioni,
rami rachitici
implorano tepori
che paiono dispersi.

Sopra,
piccola forma scura,
un tremulo uccelletto,
senza più colori
senza più canto.
Rabbrividito
nell'aria gelida
- forse tentato al volo -
lascia passare su di se
questa triste danza
d'ore invernali.

- Tornerà mai
alla libertà dei cieli? -
Dimmelo,
cavaliere delle ore,
angelo del tempo!

Resterà forse
- per sempre -
irrigidito
su quel ramo disseccato
senza speranza alcuna
di gemme, fiori e primavera?
Al suo piccolo cuore,
alla grandezza dei suoi sogni
di volo
sta ancorata
quest'ultima mia speme:
poter ancora ritrovare
- anche per poco -
la gioia del volo
in limpide speranze
- anche se più non sono -





Id: 47639 Data: 02/03/2018 11:34:10

*

La finestra

Impropria finestra aperta su mondi
che sempre meno mi appartengono.
Inadeguata luce che più non dissolve
nebbia e grigio nel mio pensare.

Quest'anima mia pare velarsi
di pesanti tendaggi – oscuri -
che non lascian contemplare
spazi nè tempi: nè ieri nè domani
- e neppure oggi -

Il mio – ultimo - pallido lucore di candela
si va esaurendo nella bruma
- assassina di luci -
ed ogni mio pensiero – ormai -
fiorisce oscuro, come i gigli della notte.

Id: 47601 Data: 01/03/2018 11:33:18

*

L’oasi della notte

Lasciati riposare anima mia
lasciati dissetare
alle fonti dell'assoluto.
Lascia
che l'arsura dei giorni lenti
sia placata
- pur se per poco -
almeno
nell'oasi della notte.

Ti ascolto
- angelo del tempo -
al suono dell'arpa
- lontana -
pura d'amore.
Musica lieve
intessuta d'innumeri corde
- tante come gli anni
che percorsi e persi -
porta l'oblio sereno
di queste ore di pace.

Lasciati ristorare
corpo dissanguato
d'infinite sconfitte.
Poi potrò riprendere il cammino
- o la fuga, ancora -
Chè, seppur lontano,
il crinale dei monti
inesorabile mi richiama
ad andare oltre.

Ancora ti seguirò
- cavaliere del tempo -
per ora
lascia
che questo essere stanco
possa calmare le tempeste
nell'oasi del sogno.

Poi ripartirò
- cavaliere assurdo
d'infinite mete mai raggiunte -
sempre sicuro
ch'oltre il crinale ultimo
troverò
l'oasi definitiva
e l'anima mia
si placherà.

Id: 47552 Data: 27/02/2018 12:23:06

*

Big Bang

D'anima e d'incanto
ho dissolto
i confini della notte.
Soffuso nel vuoto degli inizi
contemplo
- di me stesso e d'ogni tempo -
l'infinita genesi.

Zero
- dentro di me -
nulla d'ogni dimensione:
non altezza
non profondità
niente spazio e niente tempo.
L'agglomerato d'elementi
dell'universo tutto
- e di ciò che di me stesso sarà
inerte giace.

Silente
d'ogni parola e d'ogni musica
contemplo
il quanto di vita
farsi luce
ed animar di colpo
l'ammasso informe e
- all'istante -
lo zero farsi tutto:
creato e creature.

Dal nulla il mio corpo
risale a me
- tempo che rimonta
nascita e ricordi -
Dietro il confine ricomposto
rimango – muto -
a contemplare
l'insondabilità degli eventi:
l'infinito cosmo
ch'io stesso
- pur nella mia povertà -
sono.

Id: 47531 Data: 26/02/2018 10:57:53

*

Ceneri

Fuggo i disperati incanti.

Chiudo - dietro di me - la porta.

M'isolo in remote stanze

e - nell'anima mia -

assaporo 

il silenzio

d'ogni umana ebbrezza.

 

Ho lasciato bruciare

vicende e sensazioni

e ricordi,

divenuti cenere.

Lente ore trascorse

- innumeri -

tutte combuste

nel rogo della mente.

 

Ceneri grigie

colorano l'aria

- di nulla -

ma il mio pensiero ora s'apre

e il dialogo intrapprende

- ardito -

con l'insondabile speranza

d'ignoti futuri eterni.


Id: 47362 Data: 19/02/2018 16:31:32

*

La mia poesia...

Perchè continui ancora a scrivere poesie?

 

Risposta:

Il mio poetare?

Versi dell'anima

versi della mente,

come onda di mare

che morbida accompagna

il mio migrare

in quest'oceano

d'insignificante quotidianeità.


Id: 47300 Data: 17/02/2018 12:23:09

*

Il mare della notte

Stanotte

ho visto le mie ore

farsi nude.

Nel corpo

ch'ancor mi porta

l'anima mia

divenir leggera.

Il palpito dell'ombra

a sostener

l'ala dei miei pensieri

e l'incontro

con l'insostenibile

farsi realtà soffusa.

E il ricordo

- anima dell'essere che son stato -

e il domani

- essenza nascosta

  d'incognite presenze -

e lo spazio

e il tempo...

Tutto dilatato

in un solo mare

dove l'anima mia

- naufraga -

era cullata

- non più timorosa -

da divine acque.


Id: 47271 Data: 16/02/2018 16:25:48

*

Tempus fugit

 

Strano ritrovarsi oggi

a contemplare

del tempo che scorre

gli infiniti - piccoli - segni:

la scadenza degli yogurth a colazione,

i tempi di riconsegna dei libri in biblioteca,

gli abbonamenti da pagare,

il bollo auto

e le assicurazioni...

storie misere di periodi che scorrono

e giorni

e mesi 

e anni.

 

Fuori

il sole sorge un po' prima di ieri;

tramonterà un po' dopo.

Nel ritirarsi delle notti

un altro inverno corre

verso la sua fine.

Poi

nuova primavera verrà

e un'altra estate

e l'autunno ancora

e l'inverno - di nuovo - infine.

 

Strano,

invero,

ritrovarsi a rimirare il tempo

e i suoi segnali:

ricordi

- sempre più lunghi -

di ciò ch'è stato

e speranze

- o illusioni -

- o, peggio ancora,

  rassegnate accettazioni -

di ciò che verrà

(per molto meno tempo ancora

 rispetto

 a ciò ch'è rimasto indietro)

 

Tenere ancora un diario?

- mi dà repulsione dei giorni -

molto preferisco

scrivere di pensieri

e sensazioni

che scorrono - ogni attimo -

lungo il fluire del tempo:

fiume silenzioso

che mi deporra - infine -

sull'ultima riva.


Id: 47230 Data: 15/02/2018 11:33:02

*

Neve

Coriandoli

d'evaporata inesistenza

indugiano nell'aria,

indecisi

- danza leggera di memorie infrante -

per adagiarsi

- infine -

a drappeggiare coltri d'oblio

che di tutto imbiancano

l'aspro grigiore delle cose.

 

Così ogni realtà,

ch'ancor poco prima

appesantiva l'anima,

sembra dissolversi

nell'universal candore

- falsità sottile

d'ignote magie indotta -

 

Domani

si discioglierà

l'amato manto

e tornerà ad affrangermi

l'essenza fumosa

che sempre avvolge questo mio stare

- ormai -

 

Non m'importa il domani!

Mi piace restare a rimirar l'incanto

dei bianchi coriandoli danzanti

- brandelli di ricordi amati -

e lasciarmi ammaliare

- ancora -

dall'incontaminata coltre

bianca

pura

- qual fosse rimembranza acuta

di passati giorni -


Id: 46989 Data: 04/02/2018 18:15:24

*

Di me stesso, il viaggio inutile

Pagine corrose

dallo scorrere di giorni inutili

- diario della memoria? -

viaggio - non viaggio.

 

Vecchia immagine ricompari

nuova

come ieri lo fosti

- eppure consunta -

 

Tu ben sai chi sei

- oppure più nulla a me ti riconduce? -

 

Partito,

ritornato,

naufragio di me stesso,

cerco ancora

le isole dove mai approdai

i crinali che mai ebbi a superare.

 

Queste mani sono vuote,

troppa polvere è scorsa tra le dita.

 

Guardo la tua immagine sfocata:

- dove sei stato, cavaliere del tempo? -

 

"Oltre il crinale,

al di là delle onde!"

 

- Cosa hai trovato?

rispondi:

se puoi, liberaci dal tempo! -

 

"Solo grigio e solitudine,

di nuovo,

e sono ritornato"

 

Ma voglio ripartire!

 

... la tua immagine ancora sorride

- e tu ben sai chi sono -

 

mi sento stanco,

sono vecchio

ma sono ancora in tempo

 

...per ripartire.

 


Id: 27476 Data: 17/09/2014 16:26:54

*

verso le nuove isole

Con l'anima di vecchio lupo di mare
ho preso il largo
per questa nuova traversata
tra le foschie lontane
al di là dell'orizzonte
mi attendono nuovi spiriti
passaggi mai provati
riuscirò a sopportarne il dialogo?

In questa mia stagione
ogni viaggio s'ammanta
di definitività
sempre più difficile il ritornare:
adesca l'anima
la musica delle isole

ma sempre
alfin
ritorno
e di nuovo
continuo a ripartire.


Id: 15662 Data: 16/07/2012 15:38:10

*

stagioni

lenta fine esasperata
delle cose
le stagioni si fanno dissimili
non percorron più
le stesse strade
e tu
costretto
all'angolo d'una via
ad inventare nuove soluzioni
per evitare ancora
il mare
della dissoluzione


Id: 15637 Data: 14/07/2012 18:40:24

*

canto gentile

Loredana aveva invitato a "suggerire" variazioni sul tema della sua poesia: "amor che amar perdona"... questa è una proposta... molto piccola.

dolce vibrazione

di sommessi archi

tremolano i veli

ch’avvolgono l’anima

 

canto d’amore

d’inascoltati suoni

colori di lontananza

il gentile incanto

sottolinei di tanta assenza

il pianto

 

più non chiedi d’esser perdonato

ma soltanto

all’amata

dono



Id: 15014 Data: 03/06/2012 14:46:58

*

Ricerca - senso/non senso del tempo perduto -

esili

fiori di papavero

petali sanguigni

si sfogliano alla brezza dei tempi

 

i ricordi hanno il senso perduto

dell'eterna dissoluzione

lembo dopo lembo

svaniscono nel cuore della memoria

 

non vale coglierli

troppo tenue la loro sostanza

già non sono più fiore

resta soltanto il seme

scrigno di oppio

 

germe di dimenticanza



Id: 14663 Data: 14/05/2012 16:22:55

*

risveglio

burla d'un gioco antico di bambini ignari
i sogni si sfogliano
nei momenti cangianti dell'alba

accolgo deluso i profili delle cose
che lentamente si concretizzano
sorgendo dal buio che si sfuma

tutto mi chiama ad essere
forse non vorrei
ma resto

ritto sulla spiaggia
guardo la risacca della notte
ritirare i suoi scenari d'illusioni

volgo le spalle
torno a camminare
verso la gente

una lacrima di lontananza
m'illumina il viso

Id: 14578 Data: 10/05/2012 08:58:11

*

oggi - in morte di un amico

un volo senza ali
lo schianto che a tutto pone fine
sei già svanito nel nulla
ricordo solo il tuo sorriso
sempre più triste

resti soltanto nei ricordi
ormai
nel ricettacolo chiuso dei tempi
dove più non ti disturberà
la stanca umanità

era forse troppo presto per partire
il domani serbava ancora
per te pagine scritte

ma tu hai voluto vergare l'ultimo foglio
e senza dire addio
te ne sei andato

oltre le onde
dove tutto si dissolve

Id: 14563 Data: 09/05/2012 11:36:58

*

il mio porto oscuro

infrangersi di sguardi
sulla costa dei sogni
vascelli mai abbastanza osati
colorano di bianco
il porto del mio cuore

sono giunti
non so se mai ripartiranno
che l'anima mia vuole rinserrarli 
fino al tramonto dell'ultimo sole 

poi l'albatro della luna
li porterà con se
di nuovo in mare aperto
lontano
fino alle colonne d'ercole
dei miei ricordi 

allora
scomparirai
col tuo vascello
nel mare della speranza


dove la coscienza non ha riposo

 



Id: 14517 Data: 07/05/2012 08:44:20

*

il gioco

ricordo di spiaggia lontana
di tempo e di vite
biglie di vetro
multicolori
in corsa su piste sabbiose
verso cosa?

domani è già divenuto ieri
i traguardi raggiunti e superati
- sfumati in nulla -
poche vittorie
tante sconfitte

ma continuo a giocare

finchè spunta l'alba
d'un altro giorno
di vita e d'amore

voglio continuare a giocare



Id: 14356 Data: 28/04/2012 11:28:37

*

il senso del tempo

arenile di perdute idee
sabbia dilavata d'innumeri risacche

conchiglie
calcinate
legni pietrificati
di foreste aliene
carapaci ossidati
d'estinti granchi
plaga d'impossibili ricordi
e d'infranti sogni

la spiaggia è una ruga
sul volto abbacinato del mondo
ricorda ciò che dimenticammo
e sa ben contare la clessidra delle maree
nessuna sorpresa di tempo
per il mare
accoglie i fiumi
tutto scorre verso il suo ventre eterno

sulla punta estrema
del pontile traballante
contemplo
stanco
quest'ammasso limaccioso
antropofago di vite
palude dei tempi

urlo
all'ultimo sole
e mentre l'estremo raggio
mi pugnala la schiena
con rossi riflessi
barcollando torno
alle terre dell'esistenza

per riscattare
ogni perduto
tempo
posso soltanto
vivere


Id: 14028 Data: 11/04/2012 11:33:23

*

nuova pasqua

cammini che deragliano dalle usate strade
che non guardano alberi fioriti e rondini volanti
pensieri che entrano nel sepolcro dell'anima
dissepellendo una piccola scheggia di luce
atomo insignificante genera la catena - la reazione -

apocalittica esplosione
anch'io potrò rinascere
a nuova vita
non dopo il buio dei sepolcri
già sin d'ora.

in me ora volano le rondini tra alberi fioriti
non ho più bisogno di stereotipate immagini
non più di cartoline, di uova e auguri

ora so
di poter
essere

Id: 13949 Data: 06/04/2012 11:11:59

*

Ritorno

terra assoluta d'emerse proporzioni
matrici spaccate d'insopprimibili ricordi
isola lontana di spente immagini
cui più non ritornare

origini di lontana infanzia
fanciullezza fine
come l'ordito
di antiche tele
di seta e pianto

non devi tornare col peso del rimpianto
cose nuove possiedi da donare
ricchezza di vita
e fiori
e sogni
e nuovi orditi

possiedi la rotta del battello
ben sai dove tramonta il sole
ma tu canta di alba
e anche l'isola primeva
s'illuminerà
di possibile domani

Id: 13936 Data: 05/04/2012 16:14:32

*

altrove

altrove
si spezza il nostro orizzonte
dove la nostra duplicità
attenua le luci
cercando d'unificarsi nella penombra

l'anima
è fornita di spot
quasi una discoteca
nel rutilante balenio
non consente la penombra
denudando la schizofrenia
delle nostre paludate forme

allora
naufraghi impensati
d'una novella Medusa
alziamo gli occhi dalla zattera
cercando disperati
l'approdo
altrove

là dove si spezza l'orizzonte



Id: 13618 Data: 19/03/2012 09:22:02

*

Meglio cantar di Pasqua

primavera
crudele simbolo
di popoli ansimanti di vita
di vita distruggitori

annullato il senso del tempo
con cortine di fumi industriali
ipocritamente c'inteneriamo
quando il sole ancora splende
e il cielo è davvero azzurro

un sole che da sempre splende
oltre le ipocrisie inquinanti
in un cielo sempre azzurro

festa di primavera
festa di vita che da sempre scorre
troppe belle parole
rischian di divenire
montagne di scorie

lasciamola fluire dolce
verso l'estate
poi il tramonto
e infine ancora la bianca morte

non agghindiamola troppo
perchè se il dolore la denuda
resta soltanto anima avvizzita

meglio cantar di Pasqua


Id: 13616 Data: 19/03/2012 09:06:09

*

Stardust - ascoltando Artie Shaw

note sincopate frantumano le stelle

ne fanno farina fine

che imbianca le macerie dei miei ricordi

 

hai dissolto l'essenza dei tempi

nella tua figura hai di nuovo accolto

il pulviscolo di mille astri da me abbandonati nella soffitta dell'anima

 

come una nota di clarinetto lunga ed infinita

hai sparso polvere di stelle

sulle notti ultime di questo mio cammino



Id: 13577 Data: 17/03/2012 12:04:31

*

Summertime

                                             Ascoltando Ella Fitzgerald e Louis Amstrong in un
                                             video-disco proposto da Loredana Savelli    

Canto la passione dell'estate il colore acceso dei sensi e la vampa che seduce

sabbie d'infinite spiagge e scroscio d'azzurro a carezzare il corpo

Canto il cobalto dei cieli alpini sopra monti e vallate

il verde dei prati e mille fiori ingentiliti di brezza.

 

Datemi, vi prego, un verso lungo come la nota del mio cuore appassionato

che non si spenga e tremi all'infinito

musica di soffuse vibrazioni e sussurrato singhiozzo delle ore rosse del tramonto

inebriato d'assolutezza lascio l'anima languire al lento passaggio degli ultimi raggi

 

Tappeto di vita e musica di lontane sfere, m'addormento nel nulla dell'ipnosi

e torno a quelle incontaminate e perse spiagge, bagnandomi d'onda,

abbraccio di nuovo i monti, gentili come giganti giovinetti

stringo fra le dita l'ultimo ranuncolo di roccia e piango

 

con l'ultima nota di tromba si ritrae il sogno dell'estate

calore dell'anima e del corpo che mai più ritornerà.

 


 





Id: 13574 Data: 17/03/2012 11:55:39

*

Pulizie di primavera

Lasciami
dismettere
ogni paludamento strano.
Lascia ch'io tolga
da me
ogni muffa e ogni ragnatela.
Lascia ch'io lustri
via da me
la ruggine della vita.
E come bambino nuovo
accoglimi
nel tuo giardino.

Id: 13489 Data: 13/03/2012 11:42:06

*

Anima nuda - preghiera breve

L'anima che vedi
non ha specchi,
l'anima che senti
non ha echi,
l'anima che tocchi
non ha brividi.
L'anima
che porgo
è vuota
se Tu
non sei.

Id: 13488 Data: 13/03/2012 11:38:14

*

timore

compianto di ore

sfarinate nella dissolvenza dei giorni

temevo di perdere me stesso

nel lento svanire degli anni

sempre più grigi

che s'accavallano

come nubi al tramonto

 

 

tu sei

ferma

in disegni incontemplati

fissa e reale

nell'assurdità di questi tempi

di fine

 

annulli ogni dissolvenza

e componi

per il futuro

ore inattese

 

non devo temere

 

anche tu

non

temere



Id: 13467 Data: 12/03/2012 09:38:33

*

da piazzagrande a Itaca

tiro calci
oggi
ai piccioni di piazza grande

il cielo di bologna mi sovrasta
oggi
con i suoi assurdi colori di mare
i rumori di sempre s'attenuano
ingoiati da un silenzio
carico d'assenza

scroscia lontano
il mare che sta nel cielo
rumori di risacca
sorgono dal silenzio

Itaca accoglie onde nel suo grembo
approdi per vascelli e anime
riposo infine

nuove parole e note
per cantare nel vento di Dio

Id: 13229 Data: 02/03/2012 12:00:48

*

dedicata a...

Dipani note
sotto i tuoi pensieri
come melodia di vita
armonizzi l'ore
dell'ordinaria quotidianeità

del tuo passare
fai inno melodia e canto
amore e amicizia
avvolgi nello stesso canovaccio
col sussurro dell'anima
unicità doni
al muover degli eventi.



Id: 13025 Data: 24/02/2012 16:54:31

*

Le ali di Icaro

La sconfitta da noi stessi dipartita
rimbalza contro cupole di stagno
parte e riparte
torna e ritorna
a nulla risponde
il nostro girovagar errabondo
se non a fuggire gli echi oscuri
delle voci che fummo noi ad emanare 

alfine resto
sobbalzo per gli estremi spasmi
dell'ultima parete
d'infranto calcedonio 

vedo me stesso e il cielo
mi rassereno dell'azzurrità
del nulla

con le mie ali di cera
sfidando il sole
arrischio il volo.



Id: 13024 Data: 24/02/2012 16:50:06

*

La mia stagione

Lacrime di cielo
lacrime di terra,
la nebbia
grigia
informe
non sa d'azzurro
non sa di verde.
Non prati
non nuvole allegre
punteggiano
la mia stagione.
Solo ombre:
assenza pura
di colori.



Id: 12931 Data: 20/02/2012 18:54:20

*

ancora un altro atto

Si è conclusa la commedia dell'arte,
il teatro dei pupi è finito.
Detta l'ultima battuta,
ombre ignobili circonfondono
d'oscura melanconia
le quinte ed i fondali.
Mai fui regista,
eppur regista sempre avrei voluto essere,
di dramma così semplice e complesso
come quello che ci vede intrecciati per irresolute trame.
La commedia non ha più scene ormai
ma il pubblico
- quanto poca gente in quest'arena -
ancora non è sazio
di morti e dissoluzioni.
Io attendo un Godot che mai verrà
e il mio teatro del nonsenso
si perpetua in trame mai comprese
ch'eppur tanto mi attraggono
e tanto mi portano
a ricercar l'ultima scena
che mai non giunge.

Il sipario non scende
...ancora un altro atto.


Id: 12930 Data: 20/02/2012 18:49:17

*

Oltre le Colonne d’Ercole

Oltre le Colonne d'Ercole
c'è l'isola
e gli incanti.
Canta il mare dei sogni
al di là dei confini.
Oltre le Colonne d'Ercole
lancerò la mia nave
e lascerò
il mondo e l'insipienza
il nulla
l'assenza
e il vuoto.
Annullerò finalmente
il senso d'ogni impossibilità
e riposerò nel Seno
della Sua divinità sfuggente.

Gonfierò le vele
e tutto lascerò alle spalle

tutto finirà,
alla buon'ora
oltre le Colonne d'Ercole.



Id: 12889 Data: 19/02/2012 11:36:25

*

Disfacendo l’albero di Natale

Con la fugacità d'un albero di Natale,
ormai privato d'ogni luce,
ho contemplato le cose del mio temporaneo stare.
Nelle sue appropriate scatole
ho riposto ogni lustrino di ricordo,
ogni festone di rimembranza.

Mi è rimasta solo la stella,
che non oso riporre,
altrimenti resterebbe
solo grigior di nebbia.
Mi è rimasta solo la stella
che mai più vorrò riporre.



Id: 12888 Data: 19/02/2012 11:22:26

*

disgelo

frenetico gocciolio
di liquefatte essenze
la terra assorbe
il biancore evaporato
tutto sussurra d'attesa
quando il tepor dei giorni
tutto riporterà
al cielo

Id: 12821 Data: 16/02/2012 18:11:37

*

Amleto

Oscillante
tra alba e tramonto,
ondivago
fra primavera e autunno,
pellegrino della notte
naufrago del giorno,

guardo l'ere svolgersi
ed i giorni dipanarsi
vivo dell'ebrezza
dei ricordi
languisco dell'assenza.

Lacerato
e dubbioso,
misero principe
del nulla,
soltanto la Tua certezza
mi dona vita.


Id: 12820 Data: 16/02/2012 18:05:30

*

Fonte disseccata

Come l'arsura
prosciuga ogni fonte
e il gelo
ogni ramo dissecca,
l'assenza
divien arsura e gelo
ogni stentato verso
rinsecchito dire,
armonia infranta
e spezzato pianto.

Senza luce
anche il sole muore
e null'altro che morte
mi prefigura
questo silenzio



Id: 12815 Data: 16/02/2012 17:39:48

*

Mattina d’inverno

Bianca trasparenza d'alberi innevati,

una natura di candido merletto

saluta la luce d’un mattino

cristallizzato in eterno divenire.

Coro di voci di silenzio,

il lento posar dei fiocchi

su cose raggelate nell’incapacità di essere,

accompagna lo sposalizio di un inverno antico

con un giorno dal tempo abbandonato.

Drappeggiato nel pallido mulinare

d’innumerevoli brandelli

d’ala di farfalla,

rimango ritto nella natura

piangente lacrime di ghiaccio

e mi lascio inondare

dall’immensità gelata

di atmosfere antiche

e sempre rinnovate,

fino a divenire incrostazione

cristallizzata di nulla

nel mare perlaceo dei tempi e delle ere.



Id: 12588 Data: 07/02/2012 11:07:23

*

Silenzio

frantumi disintegrati

da mille passaggi spietati

sabbia di rocce

che ben sanno della crudeltà dei venti

 

tu veramente consoli

sottil zefiro ventoso

o piuttosto non scarnifichi

ogni esperienza umana

fino all’usura lenta da noi stessi generata?

 

Deserto di atomizzate sabbie

silenzio parlante

da lontane origini

la tua spietata essenza

solo la disveli nel rito delle ceneri.

 

Nati d’amore

per generare amore

lottiamo per non chiuderci

nell’inutilità dei tempi.



Id: 12587 Data: 07/02/2012 11:03:30

*

Fede

Abbacinante annullamento di noi stessi
cancellazione di tracce
con fatica lasciate
a posteri che mai verranno

vuoto di spazi siderali
buio di notti artiche
fiammeggiante incendio d'aurore boreali
luccichio di stelle nell'infinità galattica

sussurro di vento nel silenzio dei deserti
pianto disidratato
quando più lacrime non possiedo
chè già tanto versai alla mia pianta
d'infiniti dolori rinsecchita

sono soltanto crisalide vuota
mai farfalla divenuta

eppure Tu mi contempli
ancora vuoi donarmi Luce

Id: 12459 Data: 01/02/2012 18:42:08

*

La vita non è una meta

                                                                    A Censa, che, con un suo commento
                                                                                  me l'ha ispirata...

Ho contato le mie orme sulla neve
passo dopo passo
l'orizzonte ghiacciato
chiude il disegno

sulla sabbia rimiro
traccia schiacciata dei miei piedi
passo dopo passo

la spiaggia
eterno bagnasciuga
conserva l'ombra del mio cammino
e si perde nel sole
al tramonto

guardo avanti
non trovo fine
indietro mi volgo
non vedo inizio

la mia esistenza
un cammino

la meta è fuori
nell'inconoscibilità di Dio

Id: 12452 Data: 01/02/2012 16:51:29

*

Rogo

Cumulo di ciocchi

esperienze dell’essere

accatastate

cibo per un nuovo rogo.

 

E’ molto alto il volo dell’inconoscibilità

disperati tentativi

d'ambiziose mete

 

ricadono al suolo

i relitti d’ogni avventura

pronti solo

ad essere combusti.



Id: 12433 Data: 31/01/2012 17:24:32

*

La preghiera del ramingo

Deserto di vuoti esistenziali

un aspro cammino per arrivare a Te

 

vetta conquistata

contemplo panorami inusitati

 

vertigine dell’essenze

non posso più guardare indietro

 

ma Tu sei ancora più in alto

meta nuova oltre ogni conquista

 

potrò mai raggiungerti

e alfine riposare?



Id: 12432 Data: 31/01/2012 17:22:17

*

Deriva dei continenti

Amalgama dei tempi
arcana Pangea dei giorni
deriva dei continenti le nostre storie
spaccate da faglie
sanguinanti ancora

isole d'oceanici abbandoni
finite assieme
incomprensibile arcipelago

impossibilità di creare ponti
il mare sempre
continuerà a dividerci

da lungi un saluto
di palme e di sole
azzurro sorriso delle acque

solitudine di naufraghi
al di là delle onde

Id: 12418 Data: 30/01/2012 18:47:40

*

Verrà la neve

Sbiancarsi del cielo
in avvallamenti cinerei
l'azzurro s'è dissolto
in questa grigia promessa di neve

breve e fuggitiva
l'estate indiana
intensa di fremiti

non sono sbocciati
nuovi fiori

solo baluginio lontano
di candidi ciliegi
illusorio miraggio di primavera

addesso verrà la neve
ad imbiancare i rami

a congelare ogni fremito di linfa

Id: 12417 Data: 30/01/2012 18:45:41

*

Occhi parlanti

Prismi spalancati
caleidoscopio dei tempi
perle splendenti
di musica e di versi

anima parlante
fissarti
è attingere ai fior di loto
naufragio puro
nell'oblio dell'emozioni

sussurri
di passato e di tutto
ma i tuoi occhi sono
profezia
per il futuro.

Id: 12325 Data: 26/01/2012 10:47:12

*

Un discorso antico

Non so di lingua nè cultura
nè graffito
nè geroglifico
che non conosca il tuo pensiero
Amore sconosciuto.

Eppure ti lasciamo consumare
nel lento effluvio del tempo
oggi
stanchi di troppi schianti
consunto più non ti riconosciamo
restiamo senza calore
ad affrontar
l'inverno.

Id: 12323 Data: 26/01/2012 08:06:35

*

pianto

Ben conosco la sofferenza
dei versi di pianto.
E ancor di più
ben comprendo
l'inutilità
del loro effondersi.

Oggi però
il vuoto non conosce limiti
il pianto
cerca un mare
in cui placarsi.



Id: 12304 Data: 25/01/2012 12:58:01

*

Sulla riva

Sulla riva del fiume soffermato
guardo un bambino
giocar sull'altra sponda:
porta il mio stesso profilo
impaurito
di fanciullo mai amato
anche se da tutti dichiaratamente amato.

Esplosi i tori della memoria
distrutto ogni recinto
calpestato il fiume
travolto il bambino
ucciso i miei ricordi.

Perche' resto qui?
Lungo le sponde d'un torrente
ch'è soltanto
un'infinita arena senza muri.

Nessuna corrida m'attende più
ormai.
Nè più strepiti di lotta
nè lontano affannarsi di confuse memorie.
Non ho più nulla dinnanzi:
non certo una gloriosa fine
nè un eroico assalto
e neppure uno stoico final soffrire.

Resta solo il silenzio
in cui lentamente mi dissolverò
inutile d'ogni possibil lotta
ed inutilmente soffrendo
la mia ultima incapacità
d'amare.



Id: 12303 Data: 25/01/2012 12:51:08

*

Fotografie

immagine fissa
parlante
goccia d'acqua
strappata a corrente impetuosa
iridescente di sorriso
sovresposta d'occhi luminosi

ciò che eri
già scivolato lungo il fiume
l'immagine resta

parla di te
d'attimi che non conobbi
riportati qui
per narrarmi la tua storia
d'inconoscibile passato


Id: 12287 Data: 24/01/2012 15:27:10

*

possiamo ricominciare?

pista di sabbia lungo la spiaggia
da sempre sto giocando
biglie colorate iridescenti
pista e circuito d'innumeri gare
troppe perse
eterne rivincite mai ottenute
ora capisco il senso
ora conosco il modo
adesso sta vincendo
il sole muore oltre il mare

sono diventato abile
possiamo ricominciare?

la mano mi ferma
piedi spietati
distruggono
la pista di sabbia

non è ammesso un nuovo gioco
tutto è finito.

Id: 12286 Data: 24/01/2012 15:20:41

*

Dialogo/pericoresi

                                                                                    Dedicata
                                                                                    a tutti i poeti
                                                                                    cui ho scritto un commento
                                                                                    ...perchè possano perdonarmi.


Essenza di unità

esigenza di comunione

mi lanciasti un grido

come eco ho risposto

e

leggermente trasformato

t’ho ridonato il grido.

 

Hai compreso l’ansia del dono?

La ricchezza che volli donarti

col mio esserti unito

nell’ebbrezza folle

di condividere il tuo volo stesso?

 

Se sappiamo parlarci

cose grandi possiamo estirpare

dal nostro dialogo

tu sarai più libera

e io ancor più libero

nel proseguire il viaggio,

che nell’ascoltar le nostre emozioni

condivise,

rendemmo ancora di più

prezioso.



Id: 12251 Data: 22/01/2012 17:09:12

*

Nemesi e metanoia

Rigurgito dal profondo

vortice rovesciato

l’essenza del passato

torna a chiedere la nostra nemesi.

 

Non fummo fatti per una dimensione sola

ci fu dato il coraggio

di riconvertirci a nuove ere

di mutare forma all’anima nostra

insanguinata

impossessarci ancora di noi stessi

ritornare a volare

liberi da ricordi

feriti.

 

Corpo dilaniato

corpo risanato

nemesi rigettata

anima convalescente

ma nuova

vortica di nuovo

verso l’essenza di nuova vita

ch’ancora ci attende.



Id: 12250 Data: 22/01/2012 17:00:58

*

Alla fine del viaggio

Grumo d’affaticato andare

brusio di motore nella testa

alito caldo d’aria impura

nero selciato frantumato di bianchi disegni

sporchi

abbacinare d’un sole calante

rivestito d’ormai moribondi raggi

viaggio concluso.

 

Corpo stanco

anima annullata

dall’opaca consunzione

di questo inutile cammino.



Id: 12224 Data: 21/01/2012 11:11:58

*

Anima Butterfly

                                                                    Dedicata ad ogni anima di poeta
                                                                    titubante a prender volo

Rivestita di mille iridescenze

spieghi le ali al cielo

il sole ti chiama a se

il vento ti esige

l’aria tersa sarà il tuo regno

frenesia di libertà

ti scuote il corpo

balbetti il volo con esitanti frulli

 

continui a guardare un piccolo guscio

vuoto sul terreno

la tua abbandonata crisalide

ancora ti trattiene al suolo

 

quando volerai anima mia?



Id: 12223 Data: 21/01/2012 11:10:28

*

Galaverna

Alberi  di cristallo
l'inverno ha rivestito di pizzo ogni sua creatura
le cose grigie ingentilite
di broccato congelato

quasi un convivio di nozze
ha riunito il tempo stamattina
proprio nei giorni del grigio
ha portato a festa atomi di creato

Festa di nozze
non contemplata dai tempi
le anime che sanno parlarsi
possono creare anche
l'apoteosi dell'impossibilità.



Id: 12160 Data: 18/01/2012 19:35:42

*

Paride e Narciso

Né Paride,

inutile soldato,

bello ma propagator di morte

e neppure Narciso

d’egoistica bellezza

circonfuso

posso ritrovare sui miei passi.

Lungo la solitudine s’è dipanato

il mio cammino

e soltanto libertà rimane

unica beltà a me nota

 

Mi sono piegato

lungo i fiumi delle lacrime

ho visto piangere gli occhi dell’oriente

ho conosciuto il dolore

dell’occidente

ho abbracciato bambini

che chiedevano soltanto amore

e sorriso a genti che, solo, mi volevano vicino.

 

Li ho abbastanza amati?

L’unica risposta è in quella croce di legno

sono riuscito a farla splendente

d’umana resurrezione?

 

 

Nulla

della bellezza

di Paride e Narciso

ma solo incanto doloroso

nelle nostre lacrime

rispecchiato.



Id: 12153 Data: 18/01/2012 12:22:58

*

Morgana

Fata Morgana dei tempi eterni

d’ombre lontane lasci tremolare

un mondo di rimpianti

fai sfumare lungo i versanti dell’autunno

i ricordi delle passate estati

poi parli di diversa primavera

e il canto si fa vita.



Id: 12152 Data: 18/01/2012 12:18:47

*

Il seme... e preghiera

                                                                         ...che è anche una preghiera,
                                                                           del crepuscolo,
                                                                           a un Dio d'Amore...
Sotto il seme
che ho appena piantato
c'è terra vecchia
di ricordi,
il riporto arido
d'anni ed anni
di costruzioni inutili
ma anche il fermento
di tanti sogni marciti.

Questo è il mio campo
dove ho seminato
la mia pianticella
d'Amore.
Tutt'attorno è riarso
lo spento terreno
dell'esistenza
ma questo seme
coltivo con l'acqua
della mia speranza
ed irroro con le lacrime
della mia
disperazione.

Un seme ho piantato
nel campo
della mia vita
e certo un fiore diverrà
profumato
e raro
da tanti
ambito.
Ma io
riuscirò mai
a coglierlo?


Id: 12054 Data: 13/01/2012 10:57:36

*

La margherita

Petalo a petalo
avrei voluto
contare
i modi infiniti
del tuo essere
fiore.
Non ho potuto,
non posso
e non potro'.
Lascia almeno
che la margerita
possa
ammirare.
da lontano


Id: 12053 Data: 13/01/2012 10:44:37

*

voli

Piuma leggera
di destini inascoltati,
candido petalo
d'albero fiorito
i cui frutti giammai colsi,
foglia autunnale
d'estati mai vissute.

Leggera voli
nei miei cieli chiusi
sull'onda di brezze
che la mia vita
non conobbe.

Lasciati catturare,
ti prego,
ultima speranza
di questa stagione vuota.
Lascia che possa stringere
il tuo pulsar leggero
a questo cuore
che piu' non batte



Id: 12034 Data: 12/01/2012 11:59:41

*

dimenticata fiamma

Pulsa nel cuore
dimenticata fiamma
brucia
la quotidiana inutilità
fa che respiri ancora
zefiro leggero
di primavera rinnovata.


Id: 12033 Data: 12/01/2012 11:54:38

*

Idealità

Spuma candida
d'onda.
Idealità
nata
dall'incanto
di sogni
che non potevano
sognarti,
ora vivi
e sei pianto
e riso
e tutto
sei un nulla
ch'inebbria l'anima
nell'assurdo
delle sue
contraddizioni.

Canto spezzato
e trilli
d'infranta
melodia,
il mio verso,
stasera,
infrange
tempi e spazi
e nubi
e pioggia
e vola
pazzo
nella sua
armonia
sincopata.

Ubriaco
di questa ebrezza
canto
e canto
e canto ancora
dell' infinitezza
delle emozioni
raccogliendo
la distillata essenza
ch'è profumo
d'eternità.


Id: 12021 Data: 11/01/2012 16:37:31

*

Utopia

Il crepuscolo dei mari
staglia ombre di gabbiani
lungo i muri della notte;
l'antico vascello del sogno
sta salpando verso isole immortali,
verso le spiaggie dell'impossibile

ma io rimango
e saluto le mie illusioni.


Id: 12020 Data: 11/01/2012 16:26:38

*

anima vela

del mio vascello naufrago
ho riparato le infinite falle

ho ripreso il largo
le vele dispiegando

verso le mie
colonne d'ercole

Id: 11974 Data: 09/01/2012 10:30:05

*

anima volo

lasciami volare
accanto a te
il tuo stesso volo

so che temere non mi farai
le sconfinate altezze
e riempirai d'ebbrezza
l'anima mia

di nuovo
nuova


Id: 11973 Data: 09/01/2012 10:27:11

*

anima fanciulla

Il volo
del passero
sfida
gelati cieli

ombra
sfarfallante
lungo il fuoco
del tramonto
canti forse
non al cader del giorno
ma all'altro ancora
che domani sorgerà.

Voglio seguirti
con l'anima mia
fanciulla
per superare il deserto
della notte

e approdare al domani
con la speranza
in cuore.

Id: 11972 Data: 09/01/2012 10:21:00

*

Poeta buio

Solo ombre
d'assoluto nulla
riesco
a conferire
ai miei versi

vorrei
risplendere d'anima

ma comprendo
di diffondere
solo bruma
di solitudine.

Id: 11967 Data: 08/01/2012 19:13:00

*

Giù lungo la strada

Giù
lungo la strada
all'angolo
con il mio passato
ho visto
mendicare
l'anima mia
da troppi ricordi
esacerbata.

Chiedeva
soltanto
pochi spiccioli
di dimenticanza.

Id: 11954 Data: 07/01/2012 17:45:56

*

Solitudine di poeta

Ho generato mondi
nuovi e incantati
ma l'inutilità ne sfrangia
gli orli malfatti
e l'impossibilità
ne lacera le delicate trame.

Vestito
di brandelli d'anima
continuo a generare versi
che si perdono
nel vento.

Id: 11943 Data: 07/01/2012 11:20:53

*

fine

più di amarti
non potrei

lasciami
la sconfitta
di me stesso

Id: 11934 Data: 06/01/2012 15:09:07

*

Teniamoci per mano

Il crinale
dei cammini
s'è fatto angusto

gli orizzonti
non ci danno mete
ci circonda
il pianto
e l'oblio
dei fiori di loto

per non perderci
ascoltiamo
i nostri rispettivi canti

continuiamo
il greve ramingare

ma
teniamoci per mano.

Id: 11931 Data: 06/01/2012 10:50:04

*

Ricerca

Cammino
di orme
verso il nulla

seguo
i passi
di antiche anime
e ne medito
i sospiri

approderò anch'io
al loro approdo

cosa troverò?

Id: 11929 Data: 06/01/2012 10:42:39

*

dialogo d’anime

Le parole
si distendono
lungo la corrente
e trovano eco
nei ciottoli
della riva.

Il chiacchierio
del torrente
si fa musica
se gli alberi del bosco
rispondono.

E' bello scorrere
e sentire
che qualcuno
ti risponde
e non sei più solo
nel tuo parlar di sogni
mentre scivoli
inesorabile
verso il mare.



Id: 11898 Data: 04/01/2012 16:35:49

*

leggenda

all'uomo dei destini
chiesi
di cantarmi dell'alba

e lui
mi narrò della notte

rabbrividisco
nel gelo invernale

Id: 11895 Data: 04/01/2012 15:21:19

*

Fuga dall’anima

Posso seguire
amante
il volo di una farfalla
posso danzare
ebbro
con il volo d'un calabrone
posso cantare
gioioso
con il trillo della cinciallegra.

Invece rinchiudo
i miei tesori
in scrigni oscuri
ed esco nel mondo
a imbevermi
di quotidianità.

Id: 11890 Data: 04/01/2012 10:27:58

*

Non perderti!

Perduta isola di mai,
a te il naufrago
da lungi
lo sguardo volge.

Non perderti nelle nebbie
dei tempi,
delle vicende
e dell'esistenza!

Lascia ch'ancor,
da un mondo alieno,
mirar possa
l'essenza tua purissima.

Id: 11852 Data: 02/01/2012 10:48:03

*

Seduti lungo il fiume

Lungo le sponde di questo fiume
ci sediamo a guardare
il flusso dei tempi e delle ore.

E, nel mirare,
sussultiamo di fremiti diversi.
Tu scruti l'onda che fugge
e cavalcar la vorresti,
fors'anche fermarla.
Io sento, nel flusso,
l'inesorabilità dell'essere.
La grande corrente
vedo traslare fino al lontano mare
e temo il risucchio ultimo
della grande plaga salata
che tutto ingoia e nulla rende all'anima.

Temo il piatto oceano del nulla
e là dove tu provi il dominio delle onde
io sento l'inesorabile fluire
e la fine...
inesistenza ultima
ch'annulla l'anima.



Id: 11848 Data: 02/01/2012 09:22:55

*

Piccola ape

Posata sul fiorire dei giorni a venire,
piccola ape, suggi dal passato pollini di ricordo
e del futuro fecondi lo sbocciar dell'ore.

Sei regina
d'ogni mio giorno nuovo,
d'ogni istante nuovo
sei signora,
genitrice
ed amorosa madre.

Sulle foglie dell'autunno che tutto chiude
forse quest'occhi di vedranno ancora
a sbeccuzzare, scricciolo amoroso,
gli ultimi avvizziti frutti della mia pianta spenta.



Id: 11815 Data: 30/12/2011 11:42:16

*

La Casa dei mille destini

Sfogliando Album di foto lontane assieme ad una cara amica.   
                       
                                                                                "...mentre lì seduto rifletto
                                                                                sui tempi che fuggiron veloci
                                                                                ascolto in ansia ed aspetto
                                                                                il ritorno di passi e di voci."
                                                                                            (J.R.R. Tolkien)

Con te mi hai portato
nel vortice del tempo e dei destini.
Hai ricondotto i miei passi
verso ore anche per me lontane...
abbiamo bussato a quella porta proibita
e s'è dischiusa la casa dalle mille stanze.
E ci hanno sorriso visi ormai lontani
e abbiamo visto crinali che non scalammo
e strade che non seguimmo.
Ai mille bivi della nostra vita
tracciammo un percorso
ch'è soltanto memoria ormai.
Le strade che non scegliemmo
giacciono in seno a mondi che non ci prevedono
e le vite che in quei mondi si dipanarono
non sono le nostre vite.
Anch'io tenendoti per mano in questa ricerca
ho pianto quando tu piangevi
e le lacrime
il sapore serbavano
del miraggio e della chimera.
Anch'io, mentre t'accompagnavo,
ho rivisto dietro di me
visi e sorrisi,
speranze ed amori,
inverni ed estati
e primavere mai sbocciate
e albe mai divenute giorno
e forte nacque il desiderio
di conoscere quell'estati mai generate
e quei giorni mai stati,
quei fatti mai successi
e quelle ore mai scorse.

E con te ho pianto
lungo il corridoio
dalle mille porte mai aperte
ho pianto
con le lacrime dell'impossibile.

Ma un percorso soltanto c'è concesso
nel Libro dei Destini di sempre,
più eventualità non ci sarebbe dato sopportare.



Id: 11814 Data: 30/12/2011 11:31:20

*

Preghiera dal vuoto

Monolite di ghiaccio
sterile,
il Tuo silenzio
sta generando attorno a me
stolide aridità di vuoto.
Annaspo
nell'urgenza di donar qualcosa
ma mi opprime
un gelido nulla
resto immobile,
inutile eco assurda
alle mie parole stesse,
che più non trovano
in Te rifugio.



Id: 11805 Data: 29/12/2011 17:57:28

*

Fine d’anno

Inerte
ti ascolto
nel muto pulsare
di ore inutili.

Tempo
che fosti
tempo
che sarai

Ti vedo arrivare
onda vorticosa
ti vedo fuggire
trascinando
l'inutilità
dei ricordi.

Qui
e ora
isolotto
smussato
dalla corrente
contemplo
la fine
di un corso

E ne saluto
uno nuovo
che temo già
essere uguale.

Id: 11804 Data: 29/12/2011 17:47:18

*

Natale 2011

e di nuovo nascerai

tra grattacieli inumani
e spietate fabbriche
alienanti di uomini
puzzolenti ciminiere
e tralicci scheletrici
sono i nuovi abeti
del tuo presepe.

Illuminiamo le brutture
di luci abbacinanti
per farci crederle belle
cantiamo inni che non crediamo
ci salutiamo
finti felici
pur continuando a diffidarci.

Perdona questa commedia
che tu ben conosci
mentre distendi
il tuo neonato corpo
fra le case di fango
delle favelas
o sulle acque malsane
che allagano
terre
un giorno fatate
di templi lontani
e di rovine.

Anche nelle città
di grattacieli irte
c'è ancora chi piange
e ti attende

noi ti abbiamo dimenticato
Tu
non lasciarci soli.

Id: 11681 Data: 21/12/2011 09:28:40

*

Pensiero di Natale

Come
ogni grande sogno
della mia vita
ti cullo
piccola creatura
a te affidando
l'ancor mio affannato stare
e il flusso dei giorni
che ancora saranno

tu mi accompagnerai
come croce
sulla sassosa cima
affianco a te mi vorrai
nella sublimazione
del dolore

infine
mi risveglierai
rinato
in altri lidi
nuovo.



Id: 11679 Data: 21/12/2011 09:17:03

*

Tristezza d’inverno

Scuoto
alberi di passioni
per far cadere
l'ultime
spente foglie.

Verrà
la galaverna
e abbellirà
ancora i rami
d'una nuova fioritura
finta
gelida
senza sentimenti.

Inverno
senza primavera
canto
senza risurrezione

saprò mai
riveder
l'estate?


Id: 11678 Data: 21/12/2011 09:10:12

*

Finale di commedia


Io
al centro della scena
guardo il pubblico
sommerso nelle tenebre
il teatro è una gola buia

solo una battuta
prima della fine
poi calerà il sipario

solo la mia battuta
per chiuder la commedia

ma
non so che cosa dire

e
tutto resta sospeso.

Id: 11673 Data: 20/12/2011 22:41:07

*

cerchio concluso

Dammi l'amore
per capirti.
Dammi il silenzio
per lasciarti.
Dammi te stessa
per comprendere l'amore.

Id: 11650 Data: 19/12/2011 16:13:01

*

Regalo di Natale

Una confezione di pianto

ho comprato al mercato della vita.

 

Un cofanetto di luce

ho rubato nel negozio dei destini.

 

Uno scrigno d’amore

m’ha regalato il libero spaccio dei sogni.

 

Non m’importa

se vita m’ha venduto disincanto

né se ho dovuto rubare

solo una scintilla

di non più sperato incanto.

 

Tu esisti

e sei lo scrigno

in cui rinchiuderò

i miei restanti

giorni.



Id: 11642 Data: 19/12/2011 09:38:29

*

Le ultime foglie

Lascia
si sperdano nel nulla
questi versi
come foglie avvizzite
nel vento autunnale.

Brandelli ultimi
d'emozioni spente
lasciano il tempo
alle asfissianti brume
assassine di colori
e musiche.

Verrà l'inverno
ad imbiancare
i mondi
a gelar le cose
parole
colori
e note.

Seppellirà
questi versi sparsi
misere spoglie
di dissanguati
sogni.



Id: 11641 Data: 19/12/2011 09:32:44

*

incanto di poeta

                                                                                  A tutti i poeti
                                                                                  che mi sapranno leggere
                                                                                  ... e a una poetessa
                                                                                  in particolare

Chiazze di colore
gruppi di parole
immagini di un sogno
scintilla di pensiero
poetar m'è dolce
come seguire la danza d'un pennello.

Realtà solidificata
attorno a un'idea di sogno
sogno che si condensa
dal sussulto dei sensi
e dell'emozioni.

Non seguo il pennello del mio scrivere
e lascio che le parole fuggano da me
ed è fantasia
è forse arte
che le raggruma infine
in un quadro luminoso,
scena di teatrali sensi
e platea di emozioni
inespresse
ma ascoltate.

Tu
mi sei vicina
in questo
fantasioso ardire
a te dedico,
incognita,
il senso
di queste mie
parole.

Id: 11613 Data: 17/12/2011 16:24:53

*

Un laghetto alpino

Specchio d'acque perdute
nell'anima esacerbata
d'immutabili temporalità montane,
cuor di smeraldo
da insondabil ere preservato,
i tuoi occhi
sfondano lo schermo
della diuturna arsura,
fresca promessa
di remote serenità
e di lontane consolazioni.



Id: 11597 Data: 16/12/2011 10:56:21

*

Inutile fusione

Fondo
rudi metalli
nell'alto forno della mia anima.
Come un crogiolo
vorrei purificare
i pensieri della folla che mi circonda.
Vorrei poter donare ali
ai loro amori
e luce nuova
ai sentimenti miei.

Ma il fuoco
continua a bruciare invano
e dal crogiolo
escono solo scorie:
frantumi di sogni
e ruggine di desideri.



Id: 11596 Data: 16/12/2011 10:54:25

*

compleanno

                                                                                   15 dicembre 2011
                                                                         "...madre cosa ho dimenticato
                                                                           madre cosa ho tralasciato?"

Donna del parto
donna dei dolori
chi più ricorda ormai,
oggi che più non sei,
il tuo dono
per una nuova vita.

Quant'anni trascorsi ormai
da quella notte d'inverno
gelido
e quanti passi
e quante strade
ormai percorse.

Alla ricerca del sole
ramingo ancora
eppur mi volgo
madre
a contemplare
qulle ore tue di offerta
e di vita.

Nessuno potrà scrivere più
ormai
pagine nuove al libro tuo.
Tocca a me
donare un significato concluso
alla tua sublime offerta.

Id: 11567 Data: 15/12/2011 10:39:20

*

...fuga dall’eremitaggio

                                                                                    Sono un'anima solitaria
                                                                                    e bramavo l'eremitaggio.
                                                                                    Costretto nell'umanità
                                                                                    ho scoperto
                                                                                    il Dio dell'Abbandono
                                                                                    e della Resurrezione.

I miei piedi
camminavano
nella folla aberrante
non lasciavano ombra
chè la ressa occludeva il sole.


Poi
cominciai a sentire
il sussurro della gente
e diceva
dolore
pianto
disperazione
e morte.

Quel respiro di notte
mi portò il sole
tra quei rovi
germogliò la fede.

Id: 11566 Data: 15/12/2011 10:16:40

*

Dal ponte di Margrit...

Dal ponte di Margrit...
una tarda estate a Budapest, lungo il Danubio
.


Il parco silenzio di questa immensità
raccoglie correnti e vicende
millenni d'anime e d'amanti.
L'immensità del tempo
si frantuma nell'essenza eterna
di queste immemori onde.
Nevi disciolte sui lontani declivi alpini,
rugiada tremula di pascoli
e scroscio di mille pioggie,
d'innumeri nembi figlie,
ogni goccia accoglie questo immenso abbraccio,
e tutto porta ad un lontano mare,
ultimo olocausto d'acque.

Ed anche lacrime di lontani amanti
nel tuo liquido corpo custodisci,
eterno fiume.
E ciò che prima era
e ciò che poi sarà
tutto riassumi nella tua solenne fuga.
Anche i destini che mai non furono
e le lacrime dell'impossibilità
fremono nell'essenza tua
maestosa.

Accanto a me ti vorrei ora
e nell'immagine di questo fluire eterno
con te contemplare
la nostra esistenza sognata.
e le onde si fanno braccia
ed il fluire diventa corpo
e nell'immensità della tua essenza
il mio canto si perde,
dolce presenza amata.



Id: 11554 Data: 14/12/2011 09:50:05

*

elisir di pianto

Anima
filtro di lacrime
da sempre scivolate
da occhi stanchi.



Id: 11553 Data: 14/12/2011 09:38:58

*

Gli elefanti e il filo di ragnatela

Ventiseimila
elefanti con le ghette
potrebbero dondolarsi
eleganti
sopra il filo di ragnatela
dei miei pensieri
dei miei ricordi
del mio domani.

E poi
potrebbero diventare
ventiseimilaeuno,
ventiseimilaedue,
ventiseimilaetre...
ma nessun bambino
in culla
s'addormenterebbe
al cadenzare lento
della mia nenia folle.

Troppi fili di ragnatela
si sono lacerati
sotto i pachidermici pesi
dei miei eventi
e dei miei giorni.
Per questo
non posso piu'
cullare
nessun neonato
col grumoso avvoltolarsi
della mia vita.

Eppure oso ancora
intrecciare
versi irreali,
per costruire e boschi
e fiumi
e ponti...
ed una sola strada
con un senso solo,
bianca
nella solitudine nebbiosa
delle mie immagini disfatte,
tortuosa s'arrampica
per il mio universo
e giunge
infine alla tua casa.

Lì,
pur cosciente
dell'irrealta'
del sogno,
come neonato
cullato
da una nuova
ninna nanna,
pacato
riposo.



Id: 11525 Data: 13/12/2011 09:46:13

*

un’ombra seduta lungo il fiume

Al di là del muto profilo arboreo,
lungo il crinale di lontani monti
d'un sole fanciullo abbacinati,
si dipanano sentieri ancora ignoti.

Ma più non sono miei
nè mai più potrò scoprire
loro nascoste mete e loro fine.

Rassegnato
ormai più non lotto
pel loro miraggio arcano
e più non rincorro i misteri
nel loro cammin racchiusi.

Resto seduto
lungo lo scorrer
d'un infangato fiume
e più la testa non levo
a ricercar speranze.

Altri,
più di me concreto,
deciderà
l'ultimo mio andare.


Id: 11524 Data: 13/12/2011 09:39:36

*

...dalla casa grigia

Ho cantato
il volo dell'aquila
su cime impervie
ed i sobbalzi del pettirosso
sul mio davanzale
cosparso di briciole.
Ho dipinto
i colori della rosa imperiosa
e dell'orchidea sensuale
ma ho raccolto dalla vita
solo l'umile fiore
del tarassaco.
Ho scritto
del regno degli elfi
e percorso
le loro rotte immortali
ma attorno a me
vive soltanto
il grigio perenne
d'una città morente,
umile casa.

La stanchezza uccide.

Quando t'avrò persa
tutto scomparirà.
Presto sfumerà
e il volo ardito
dell'aquila
e la rosa e l'orchidea
e la rotta eterna
dell'isole immortali.

Il mio cuore
non s'illude
ben sa
che al vuoto
di tua partenza
neppur sopravviveranno,
a consolarmi,
il timido pettirosso,
la gialla corolla
ne' la piccola
casa grigia.



Id: 11514 Data: 12/12/2011 18:48:07

*

Giunchiglia

Candido continente,
perduto
nell'infantile incanto!
Isola lontana
ed approdo disperato...
giunchiglia della sera,
piccolo fiore amato.

Id: 9965 Data: 08/09/2011 11:30:56

*

Sul fiume Gange

Ho bagnato il mio corpo
nelle acque eterne
ho respirato libertà
ho sognato la sorgente.
Lontane troppo le vette incontaminate
e troppo vicino il mare paludoso
troppa la folla d'anime
che mi assonnava il pianto.
Il fiume è diventato
solo acqua sporca
e la gente
invadenza di materialità.
Sono rimasto in mezzo alla corrente
ancora troppo aalienato
da ciò che sono
troppo lontano dalle bianche nevi.

Id: 9964 Data: 08/09/2011 11:23:38

*

Non perderti

Perduta isola di mai,
a te il naufrago
da lungi
lo sguardo volge.

Non perderti nelle nebbie
dei tempi,
delle vicende
e dell'esistenza!

Lascia ch'ancor,
da un mondo alieno,
mirar possa
l'essenza pura
della tua presenza.

Id: 9947 Data: 07/09/2011 10:05:28

*

Lungo il fiume

Lungo le sponde di questo fiume
ci sediamo a guardare
il flusso dei tempi e delle ore.

Nel mirare, fremiti diversi
vibrano nei cuori.
Tu scruti l'onda che fugge
e cavalcar la vorresti,
fors'anche fermarla.
Io sento, del flusso,
l'inesorabilita' dell'essere.
La grande corrente
vedo traslare fino al lontano mare
e temo il risucchio ultimo
che tutto ingoia e nulla rende all'anima.

La' dove tu provi il dominio dell'onde
io sento l'inesorabile fluire
e la fine.
Temo l'oceano del nulla,
non solo naufragio
ma inesistenza
assoluta
ch'annulla l'anima.


Id: 9946 Data: 07/09/2011 10:01:57

*

Madre

A mia madre... scritto pochi giorni prima della sua morte.

La margherita dei tempi
ha ormai consunto
ogni suo petalo.
Resto attonito a mirare
il piccolo cuore dorato
d'una esistenza intera
e nel fluir dell'ere
scivolo.

Chi fosti allora,
quando primavera
t'abbelliva di giovinezza,
fanciulla amata
vibrante di sole?
Ed ora chi sei,
piccol fuscello d'ossa,
nel letto rattrappita
a mirar,
con spenti occhi,
noi, di tuo amore il frutto?

Chi fosti allora,
quand'avvampata
d'amoroso amplesso,
per ciascun di noi
concepisti vita?
Ed ora chi sei,
misero e spezzato giunco,
che solo negli occhi,
ormai sempre piu' di rado accesi,
mantieni luce di vita
e dell'assolate,
lontane
estati?

Tutto in te racchiudi,
piccolo guscio dei tempi,
l'amore,
la donata vita,
l'allegre ore di mia fanciullezza,
l'amoroso rigore
dei tuoi fermi richiami,
gli abbracci consolatori,
l'esser muta sentinella
dei primi moti di vita,
e poi le gioie e i pianti
e le nascite
e le crudeli morti.

Non ho lacrime per piangerti,
madre!
Perche' in te racchiudi
anche il senso
di questo mio ramingar autunnale
e solo mi sento,
fratello piu' piccolo
che fra poco seguira' il tuo volo.
Niente lacrime,
soltanto amore,
per il tuo fragile vascello
che da queste rive ormai
presto
aprirà la vela
per l'ultimo viaggio,
verso l'Isole Immortali
verso
l'Amore Eterno!


Id: 9863 Data: 01/09/2011 19:41:38

*

Alba

Genesi di luce e di colori
l'alba esplode in cieli affranti,
azzurri non di dolcezza,
bensi' di lontananza,
svuotato di muta assenza
l'orizzonte diviene un bacile immenso
dove assai lontane
navigano sperdute esistenze.


Id: 9862 Data: 01/09/2011 19:14:25

*

Maree

Il flusso delle maree
inquieta gli oceani dell'anima.
Vivo giorni
in cui la spiaggia del mio stare
s'è infinitamente estesa,
davanti al ritirar dell'onde dei ricordi.
Ciarpame confuso
ricopre la devastata rena:
scheletri d'illusioni,
spoglie di speranze putrefatte
e l'agonia guizzante
di piccoli pesci
i miei sogni
appena nati
e gia' morenti.



Id: 9861 Data: 01/09/2011 19:02:53

*

mattino di pioggia

Lacrime di cielo infranto
costellano un mattino
gia' adombrato di perenne sera.
Eppur la luce che, di lungi,
da te promana
dona anche a queste grigie ore
colori infiammati
che solo l'anima puo' inventare.


Id: 9850 Data: 31/08/2011 21:49:28

*

Fonte disseccata

Come l'arsura
prosciuga ogni fonte
e il gelo
ogni ramo dissecca,
il silenzio di te
diventa arsura e gelo,
ogni stentato verso
è rinsecchito dire,
armonia infranta
e spezzato pianto.


Id: 9849 Data: 31/08/2011 21:45:43

*

Addio

Stai biascicando parole
buie
come la notte degli attimi
che ormai ci divide.

Stiamo balbettando
uno stillicidio
di gocce di nulla
per giusticare
questi momenti chiusi.

Meglio sarebbe
chiudere le finestre
aperte sul nostro passato
e rinchiuderci
nel nostro
singolo
nulla.

Continuiamo
invece
a inventare
parole d'autunno
per non conoscere
l'inverno
del nostro addio.

Id: 9848 Data: 31/08/2011 21:32:37

*

Nel regno del silenzio

CAMMINANDO NEL REGNO DEL SILENZIO
Il grido della marmotta spezza il silenzio
che mi avvolge: la pietraia vibra
della vita delle cose immote: anche l’aquila
nel suo lento volo regale sospesa
nel cobalto infinito risponde col grido: l’armonia
dei tempi mi pervade: un mondo abbagliante
di pietra e sassi canta con il silenzio
delle grida: sono estraneo a questi ritmi
mi fermo nell’umile timore delle cose inutili
davanti all’eterno: ancora il grido della marmotta
urla il pericolo che vola nel cielo: l’aquila spezza
il suo volo e s’allontana oltre il crinale: torna
il silenzio: riprende il mio cammino e i miei pensieri
il loro volo: non ho passioni da vivere
né ansimanti ricordi oggi: vivo di solitudine
e mi immergo nel nulla delle rocce argentate.

Id: 9391 Data: 25/07/2011 11:31:54

*

Estate

ESTATE

Canto d’amore e di morte: stagione
di brucianti passioni
e d’arido disseccarsi: l’anima vedo
accartocciarsi come foglia
senza linfa: il ciliegio
che a primavera ci rallegrò di fiori
e poi di rossi frutti, ora piange secchezza
di foglie raggrinzite: non resta che attendere
la stagione delle fini: con l’autunno
ritorneranno grappoli succosi,
inebrianti vini: il canto dell’amore
caldo si stinge nell’arrossarsi
delle foglie: non più passione
tenera ebbrezza soltanto
del succo che si sperde.

T’ho amata nell’appassionata
stagione dell’arsura: tutto brucia
e tutto si fonde: alla fine tutto inaridisce
quando ritira l’onda: l’ansito di fuoco
soltanto arde tutto rinsecchendo
dei teneri amplessi: l’uccello lira
s’è involato: ho perso le sue
emozioni. Sono dissanguato stecco
cui solo manca
l’esser combusto: ansimo invano
della sottile aria perduta: vibra la cetra
dei fuggiti versi: il canto resta muto
perso il ricordo d’amore: soltanto rimane
la disseccata morte dei rami spezzati.


Id: 9390 Data: 25/07/2011 10:34:34

*

Cuore di marmo

Cuore di marmo:
sbriciolarsi
di minute scaglie di quarzo.

Oscura
antropomorfia
delle sorgenti:
a cosa risalgono
le nostre radici?

La nostra dispersione,
dopo troppo breve sogno,
più non parla di spiagge
e più non evoca
mari o continenti
ma nebbia
soltanto
di una fine assurda
che nessuno ricorderà.

Cuore di marmo
il mio
il tuo
quello del tempo
e quello del mondo
che nessuno mai
volle disciogliere
col pianto
degli affetti.

Id: 9374 Data: 23/07/2011 15:56:36

*

Evoluzione...

Evoluzione
sconosciuta
d’impossibili eventi,
che mai furono previsti
e mai sarebbero potuti accadere.
Il naufragio
sulle tue spiagge
non fu mai scritto
in nessun libro
...eppure accadde.
Non voglio
riprendere il largo
dal tuo tenero riposo.
Lasciami ancora stare,
se possibile,
nel tuo abbraccio.
Strettamente avvinto
nell'evento assurdo
dell'impossibilità.

Id: 9373 Data: 23/07/2011 15:52:36

*

Il primo bocciolo di rosa

IN UN CALDO GIORNO D'APRILE

Cosa avevo sperato d'infrangere
con la mia tenera illusione di te?
Pensavo forse d’esorcizzare
le trame di un destino ormai intessuto?
Oppure sconvolgere i caratteri
d'un libro ormai scritto?

.Un giorno apparisti
ma tutto era già scritto
e i nostri destini
intessuti.

Si ferma in te
ogni speranza
e la vita
s'incammina alla fine.

Con interrogativi disperati
interpello
questo primo bocciolo di rosa
del mio giardino.
Vorrei possedere
la sua speranza
di fiorire
e rifiorire
ad ogni stagione...
e sempre averti accanto.

Ma è inutile il dialogo coi fiori
perché ciò che per noi è scritto
è immutabile
... nell'impossibilità.

Id: 9343 Data: 21/07/2011 16:20:20

*

I bambini della Luna

Questo testo è inserito in una storia/fiaba da me scritta per la mia nipotina Gaja che si intitola: "Gaja e la principessa della luna" Nelle varie avventure Gaja viene condotta nel regno della luna e qui, in una valle chiusa fra i monti della luna, incontra un'immensa folla di bambini (come lei): sono le anime di tutti i bambini morti di morte violenta (sia prima sia dopo la nascita)... sono coloro che, al contrario della mia piccola Gaja mai hanno potuto danzare al ballo della vita e ora vivono in quella valle della Luna, il regno di tutti i sogni perduti dell'uomo.
E quei bimbi prendono Gaja e ballano con lei il ballo della gioia mai vissuta:


OUVERTURE

Ci avevano suonato una musica
Che non siamo riusciti a danzare

Forse a noi sconosciuta?
O forse a noi
Sin troppo nota?



CORO DEI BIMBI DELLA LUNA
Ci avevano chiesto di cantare una nuova canzone,
un nuovo ballo ci avevano chiamati a danzare
e mai ci svelarono perché fummo rifiutati alla festa.
I bimbi della luna non portano ricordi oscuri,
i bimbi della luna vestono solo semplici pensieri
ma sanno, i bimbi della luna, che troppi sogni
giacciono infranti nei regni dell’uomo.

Avremmo potuto portare gioia di purezza e libertà
con fantasia e tenerezza riempire i tempi e le ore
se ci avessero lasciato intessere il volo
del ballo cui eravamo destinati.
Chi volle fermare quel ballo
la mano che soffocò il nostro canto
o i momenti oscuri, da nessuno fissati,
che gelarono i nostri passi sul ciglio di una strada,
tutti continuano ad intessere trame oscure
che uccidono ogni giorno il mondo dell’uomo.

Ma i bimbi della luna non portano ricordi oscuri,
i bimbi della luna vestono solo pensieri semplici
ma sanno, i bimbi della luna, che troppi sogni
giacciono infranti nei regni dell’uomo.

Id: 9342 Data: 21/07/2011 16:16:44

*

Spengo le luci.

SPENGO LE LUCI

Spengo le luci.
La sabbia ha coperto
le orme della nostra danza
il mare cancella
pensieri e passi.
Forse è ora che chiuda
il padiglione luminoso
delle speranze.
Che dismetta le vesti
dell'uomo
con ancora futuro in cui sperare
e mi abitui
al buio che porto.
Spengo le luci

Id: 9159 Data: 06/07/2011 18:21:36

*

Cuore Indio

CUORE INDIO
(Breve diario di viaggio in Colombia)



I - Dall’aereo

Un’estensione infinita
di tempo e di spazio
pare solidificarsi, purificata,
in questo oceano di nubi.
Come dorsi sterminati
di mostri primordiali e pietrificati,
radi crinali di montagne,
antiche d’ere ed eventi,
uniche emergono
dal bianco mare del tempo
che, qual scrigno, racchiude
la terra d’oggi che mi attende
e con essa
le cose, gli uomini e le anime.



II - Dov’eri?

Dov’eri tu
quando l’anima percosse il tempo
e ne estrasse suoni di vita?
Quando terre primordiali
dal cuore di fiamma e di lava
rincorrevano i mari
con profili a noi sconosciuti.

Dov’eri tu
quando la penna del creatore
scrisse
su continenti dall’anima di ghiaccio
destini e sentieri
per gli infiniti passi
che li avrebbero percorsi?
E fra quegli infiniti cammini
il tuo
ed il mio,
intessuti di dolori
e di sorrisi,
di lacrime e di luce.





III - La festa

Resto abbacinato
davanti alla luce
del seme di Dio
sparso su questa terra.
Volti di sole e volti di luna,
occhi di cielo ed occhi della notte.
L’immensità dell’anime,
che si rincorrono
in passi di danza leggeri,
vortica attorno al mio cuore
e l’attanaglia.
Non posso dar loro
ne’ canto ne’ vita,
come vorrei,
resta soltanto l’amore
a quello vi lascio,
amici cari,
nel mio dipartire.

IV – Ritratto
(per una cara amica incontrata a Bogotà))

Morbide sembianze
di creatura antica:
occhi profondi,
perduti in un viso
incastonato nel tempo.

Fiera
ed indomita,
dolcezza promani
d’antica madre incaica
e nel profilo
dei tuoi capelli oscuri
attorno a te avvolgi
tempi e stagioni.

Muto colloquio
il nostro,
così lontano e strano,
che nulla par dire
ma nell’anima mia,
stanca di troppo andare,
lascia il sapore
d’una antica primavera

Id: 9158 Data: 06/07/2011 17:23:42

*

Ballata folle

BALLATA FOLLE

Non ho orbite di destini
che segnano il mio pensiero
stasera.
Ho soltanto sentieri di libertà
da lontano percorsi.
Sentieri che sanno
di foreste colombiane
e di altipiani raggelati dal vento.
Macchu Picchu mentale,
oggi la mia mente
fugge obblighi di stile.
Avessi conosciuto il dolore
di popoli accasciati
forse oggi sarei eroe
d'arcane rivoluzioni,
avessi calpestato i sentieri
dell'oppressione
e delle gole mute,
raggelate dall'ultimo
inutile grido,
oggi non sarei sconfitta di menti ordinarie
ma guerriero di fughe e di libertà.
Forse mi accascerei sfinito
sui gradoni delle piramidi
di Chichen Itza
pronto al sacrificio
a dei crudeli,
ma almeno il mio ricordo
cavalcherebbe
con gli eroi sconosciuti del Chiapas.
Lascia che percorra folli pensieri stanotte,
lasciami essere Nicola e Barth,
concedi che possa ripercorrere la loro passione ingiusta.
Voglio essere l'anima di ogni eroe
inutile e dimenticato
che ha percorso, senza modificarlo,
il cammino dell'uomo.
Lasciami essere il Che e Prometeo,
Gilgamesh e Malcom X,
Martin Luther King e l'intera, inutile, Legione Tebana.
Dammi di rifiutare l'ovvio,
ti prego,
e lasciami la libertà
di un'ultima disperata ribellione.
Voglio volare stasera,
per essere ciò che mai fui,
ribellione e pianto,
schianto e sconfitta,
guerriero d'ogni perduta guerra
E poi accasciarmi sull'ultime rive
dell'abbandonato pelago,
e il gabbiano avrebbe l'ali spezzate
dalla sofferta sconfitta
e della mia convinta ferita
resterei, pur sempre,
eroe ultimo finale.
A te mi presenterei
o Dio,
con inguaribili ferite,
e nel tuo seno
esalerei gli ultimi rotti sospiri
e tu potresti abbracciare questo eroe infranto
... e non il misero naufrago,
d'assurda esistenza umile residuo,
qual io oggi sono
e
indegnamente
a Te mi porgo.

Id: 9145 Data: 05/07/2011 16:08:48

*

Mughetti

MUGHETTI

Ho scorso le pagine
d'un libro antico
ed ho ritrovato
i candidi mughetti
di stagioni passate,
da te portati in dono.

Pur disseccati
non manca nulla
al loro candido splendore:
luce di lontane notti lunari
luce di quei tuoi persi sorrisi,
immagine sempre lieta
di un cuore
di donna
in cui ritrovai rifugio.

Id: 9144 Data: 05/07/2011 16:04:00

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2 novembre

2 NOVEMBRE

Assordante clamore
di silenzio
invade l'anima.
Lacrime
di petali
di crisantemo
piangono
queste mura
vuote di vita.
Cammino
lungo il perimetro
di mille vite
consunte
e sento me stesso
irreale
nell'assurdità
del mio
cocciuto
esistere.

Id: 9127 Data: 04/07/2011 18:28:32

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Caleidoscopio

CALEIDOSCOPIO

Flussi di marea
sommergenti
infinite rovine,
ho perduto
il conto degli attimi
e delle cose.

Mi si confonde,
nei pensieri,
il ricordo di te:
i giorni,
le notti,
le sere
e le albe.

Quanto ti ho inseguita?
E quanto ti ho amata?
Quanto ti ho abbracciata
e quando ti ho perduta?

Caleidoscopio
d'immagini,
di colori e di emozioni.
Miscellanea di fantasie e realtà,
sei un'aurora boreale
dalle sensazioni iridescenti.

Sei tutto!
Ma ho paura,
in queste ore,
di perdere anche
il senso
di te.

Id: 9126 Data: 04/07/2011 18:15:58