Pubblicato il 21/02/2018 13:05:17
Tra gli ulivi, dalle chiome marezzate d'argento e grigio, che il vento fa vibrare. Come un orto di quelli millenari che hanno visto nascere leggende, dove il prato è solo un tappeto morbido tra quelle radici. Forse l'eco riporta la memoria di altre epoche votate al mito, al sacro, a passioni superumane. I piccoli frutti con occhi verdi di saracene dormono la loro candida ora, meditando il frantoio, paghi di una pace che soltanto il corso della storia può violare. Tra gli scabri tronchi che l'ombra va addolcendo, presenze senza tempo. Un regno di quiete in cammino verso la notte. Attendere qui che il tradimento si compia.
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