Pubblicato il 09/02/2018 07:44:57
Galleggiando in quegli occhi brillanti Immobili d'Ebano tinti, puro stupore della fragranza del pane, Il tuo corpo freme, nei muscoli tesi mentre vela, il gelo, il fiato caldo delle umide nari in una nuvola bianca, che si disperde. E mi disperdo Avvinta Straniera ma a casa. Nelle labbra, curva di luna, ho il sapore del vento. Ad un tratto, il salto, Spiccato come un bacio lanciato lontano. La tua corsa verso l'ignoto, Cerva possente. E Io Sola a contenere la forza di un Attimo Perduto per Sempre.
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