Pubblicato il 08/02/2018 09:02:40
IL TUO NOME SCRITTO
Il tuo nome scritto sui tuoi calzini bianchi come si usava allora segno di una verginità ancora intatta poi vennero le calze di nailon la natura aveva sancito le sue regole Le tue rotondità come colline sempre verdi il tuo seno duro come il marmo della vergine di Milo. T'ho incontrata al Corso per caso riesumando una figura coperta da oltre cinquanta anni di dimenticanza La natura aveva fatto ancora una volta il suo dovere devastando senza pietà colline e marmi. Non hanno tremato le mie gambe di passione tremano da sole per altri motivi Solo un senso di sgomento, triste.
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