I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Scrivere che
SCRIVERE CHE
Scrivere che scrivere? Che la pandemia forse sta finendo? Che questa stupida inutile guerra non si sa quando finirà? Dimentichi come siamo che l'umanità sin dai suoi albori ha vissuto tra guerre e pandemie che l'anno mille doveva essere... che l'anno duemila doveva essere... Silenzioso ed immutabile scorre il tempo e ancora insistiamo tra guerre e pandemie La pandemia vissuta come una battaglia tra scienziati e produttori di miracoli esistenziali La guerra tragicamente vissuta come una partita di calcio due tifoserie in contrasto permanente la buona contro la cattiva la cattiva contro la buona fa lo stesso nascondendo bene i loro scheletri nei loro armadi blindati e l'umanità non fa la ola semplicemente muore.
Id: 67835 Data: 03/03/2023 10:03:35
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Pace
Pace come Verità e Libertà parole e mistero del nostro dire e non fare del nostro pensare e non vivere Pace bandiere ai balconi colore arcobaleno scolorite dal sole stracciate dal vento convenzione sociale come il nostro quotidiano dove le parole vivono nel sottosuolo del nostro agire Vendere, comprare, esigere, non dare, imbrogliare, barare, sospettare e via col vento... Piange lacrime amare la Pace sa di essere solo una parola nel parlare degli uomini Anche la parola Amore è stata svuotata di senso e Lei sa che senza questa parola non può esistere.
Id: 67816 Data: 28/02/2023 20:25:24
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Abbraccio alla Terra
All'ombra dei cipressi... ma quale ombra, quali cipressi Penso alla mia quercia di cui non so più nulla proprietà di altri che avranno alimentato qualche camino Alle mie betulle dimenticate nel sonno della pandemia che rivivono oggi nel ricordo di un desiderio inappagato la terra! Quella terra che hanno barbaramente sostituito col cemento di cui dovrò sentire l'odore nauseabondo finchè la mia carne diventerà acqua e non più terra. Addio monti... addio Montagna anche tu sorta dall'acqua di mare dove querce e betulle tentano tenacemente di resistere all'assalto permanente dei costruttori non di pace ma di guadagno. Alla fine dei miei giorni abbraccerò nel sogno la mia terra non più sacra per i pagani di oggi anche se vestiti di abiti talari.
Id: 64220 Data: 04/10/2021 13:16:22
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Basterebbe un sorriso
BASTEREBBE UN SORRISO Ti ricordi quando in gruppo tenendoci per mano correvamo per le vie della città cantando che nel cuore avevamo la gioia e tu mi dicevi non possono capire Avevamo vent'anni! Oggi in questo clima da camera oscura sembra che la gioia si sia nascosta ma è la nell'angolo segreto del nostro cuore pronta ad emergere dai sali d'argento Basterebbe un sorriso per stamparla sui nostri volti Io voglio sorridere Io sorrido!
Id: 58331 Data: 29/04/2020 19:41:52
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Come fumo di stoppie
COME FUMO DI STOPPIE
Come fumo di stoppie che bruciano sotto il sole impietoso di questo luglio si disperde il mio amore per te Amore unilaterale lo so ma amore che mi sta svuotando la vita Si frappone il tuo volto senza possibile alternativa ne confronto con altro possibile incontro. Annullare i tuoi occhi il tuo sguardo severo il tuo sorriso sereno le tue labbra carnose e dolci come i frutti della nostra terra mi distruggo lentamente al pensiero d'un amore senza speranza.
Id: 55500 Data: 23/11/2019 21:19:28
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Come onde del mare
Si muovono ondeggiando passeggiando per il Corso le natiche delle ragazze come onde del mare in attesa di risacca Movimento leggero colpo di pennello su tela blu spesso sdrucita ad arte a rinfrescare quest'aria pesante che parte dal Centro per infestare da nord a sud tutto il paese.
Id: 47064 Data: 08/02/2018 09:07:29
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Il tuo nome scritto
IL TUO NOME SCRITTO
Il tuo nome scritto sui tuoi calzini bianchi come si usava allora segno di una verginità ancora intatta poi vennero le calze di nailon la natura aveva sancito le sue regole Le tue rotondità come colline sempre verdi il tuo seno duro come il marmo della vergine di Milo. T'ho incontrata al Corso per caso riesumando una figura coperta da oltre cinquanta anni di dimenticanza La natura aveva fatto ancora una volta il suo dovere devastando senza pietà colline e marmi. Non hanno tremato le mie gambe di passione tremano da sole per altri motivi Solo un senso di sgomento, triste.
Id: 47063 Data: 08/02/2018 09:02:40
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Non sono
Non sono un musicista ho solo strimpellato sulla mia chitarra per qualche decennio senza allontanarmi di molto dal giro di do, di sol e di re forse fa... l'artrosi alle mani mi ha consigliato di lasciar stare Non sono un cantante mi piace canticchiare Quando mia madre sentiva canticchiare nell'androne di casa diceva mio figlio è arrivato. Non sono nemmeno un pittore anche se mi è sempre piaciuto disegnare Il daltonismo mi ha vietato la manipolazione dei colori e mia madre mi scriveva i colori sui pastelli per non confondermi a scuola. Ma chissà forse mischiando e rimischiando colori ne sarebbe venuto fuori un capolavoro... Neanche un fotografo so essere anche se faccio scatti dall'età dell'adolescenza faccio però collezione di apparecchi fotografici. In questi giorni è arrivata l'ultima e l'ultima resterà bella, bellissima ma ancora mi chiedo perché l'ho comprata la prima reflex digitale non andava bene? E infine anche se mi illudo di esserlo non sono nemmeno un poeta si vede no?
Id: 35354 Data: 12/12/2015 18:43:41
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Rotondo il mio mare
Rotondo il mio mare il mio mondo racchiude e nessuno lo sa Mi gira intorno giochiamo insieme schiuma contro schiuma che ce ne frega degli altri che non sanno. Rotondo è il mio mare un giorno mi inghiottirà col mio amore disperato. Rotondo il mio mare e nessuno lo sa!
Id: 34799 Data: 29/10/2015 19:26:15
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Compostela
Per quel che mi riguarda mi stanco di camminare a lungo Vado riposando di tanto in tanto sedendo su una panchina della villetta chiamata Garibaldi Fumo un po' di sigaro toscano e riprendo il cammino Non ho più la forza per il Cammino di Santiago Addio Compostela! Ti ricordi Maddi? Pensavamo di andaci insieme Ho perso l'attimo fuggito via col cammino degli anni Quelli si che vanno veloci!
Id: 32000 Data: 19/04/2015 09:20:46
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Era già primavera
Maria primo amore dei miei primi quattordici anni e ultimi. Per i tuoi riccioli neri feci a pugni con un mio compagno mentre ti aspettavamo rivali uscire dalla scuola con la tua gonna a fiori. Era già primavera! Ti sedusse in estate il figlio della dentista tedesca aveva tanti soldi ti ricopriva di regali ed io persi te la mia primavera ed i miei quattordici anni. Come sarai ora? Non so immaginarti vedo solo i tuoi riccioli neri e la tua gonna a fiori ma non è più primavera
Id: 29278 Data: 11/12/2014 20:27:49
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Nel sottoscala
Ho relegato i sogni nel sottoscala Chi vuoi che venga a cercarli quando piove! E se il mattino per gli altri sa di sole svaniscono nel nulla come brina ai cigli delle strade. Non ho parole per dire di sconforto Sorrido al mondo alla vita che mi uccide So che verrà il giorno.
Id: 29241 Data: 10/12/2014 11:44:34
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