Pubblicato il 25/01/2018 08:55:06
Erano sospiri sottili come il vento lieve che si posa con leggerezza sulla pelle quando in quell’angolo incantato t’incontravo ruscello d’acque vive dove i gigli inebriavano le ore amene dei sogni intatti. Navigando tra le rive delle tue braccia mi perdevo: gli occhi fissi alle stelle del tuo petto - rivivo il tempo fulgido che riemerge nello splendore del tuo corpo – Quel contatto mi trascendeva in una carezza d’ala d’angelo portandomi ad uno schiudersi della vita… eri sorgente d’acqua in uno scorrere a volte impetuoso, altre lento e trasparente che mi ha condotto in questa distesa di luce atta ad illuminarmi la vita. Grazia Denaro
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