Pubblicato il 19/01/2018 09:25:06
Ai nostri padri senza più volti né voci non più distinguibili estinti come fiammelle ma la memoria è labile e noi tutti orfani con un prezioso carico invisibile e infinito. Solo la pietra osservator silente reca ora codificato ogni gesto ordinario o magnifico dal tempo scolpito. A tutti i padri a quell’adoperarsi per avanzare il nostro mondo consci e fermi sugli erti cammini, a chi ha posato un granello nella maestosa piramide e si perde la rimembranza d’ognuno solo una storia narrata di più fulgida cometa anch’essa tramontata. A te, padre mio che m’hai donato tutto il tuo tempo risoluto e paziente ligio a dovere genetico indiscutibile e sacro. A te penserò quando sarò là dinanzi al più erto dei gradini che ogni uomo attende e tra il dolore e la sofferenza io ti ricorderò ancora.
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