Pubblicato il 14/01/2018 18:57:31
I bambini di Aleppo Fatti di foglie noi, ci sparpagliate al vento, a ingoiare le nostre macerie, ci flagellate di indifferenza e titubate ignavi fra lacrime e sdegno Siamo fatti di sabbia di clessidre rotte, fiato freddo di stelle a cui affidiamo la sorte I nostri cieli hanno uccelli informi che non conoscono il verde dei prati né il giallo del grano nel vento... Il loro verso è stridulo, è un gracchiare di anime ascese al cielo dopo l'inferno conosciuto in questa melma di vita Ci raccontano però che esistono altri cieli e altre voci hanno gli uccelli che li solcano vegliando i prati e il grano e altri sogni e colori abitano le notti di bambini ignari dell'orrore, ai bordi delle periferie del cuore.
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