Con il mondo tra le mani
mentre brucia il suo domani
Mi scende lacrima sul viso
perché lo sento non condiviso
È un globo senza le ali
dove non siamo più tutti uguali
Negli oceani l’acqua ribolle
intanto qui immense folle
hanno le mani come villi
volte in alto con gli artigli
C’è la vita in olocausto
per un giorno reso infausto
Mentre già negli embrioni
ci son geni mascalzoni
Se il programma è immortale
vien distrutto il suo geniale
da vaccini inappropriati
con ministri assoggettati
pronti solo ad ubbidire
senza tanto poi sentire
quel che brontola nell’intestino
con insonnia fino al mattino
Questi son vermi infami
che distruggono gli origami
di una vita in “polvere di stelle”
che si aggrega per cose belle
Mentre strisce in alto cielo
rendono manifesto lo sfacelo
Nella tela che emerito artista
aveva messo in bella vista
Sarà lotta proverbiale
per un mondo esistenziale
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