Ha costruito bene l’interno, la vita.
Gradini di marmo conducono senza fretta
a una stanza grande.
Tra scrivanie e archivi
alle finestre splendono luci.
In gabbia, a volte, un uccello rosso
pulsa deformando voci
quando ricordo, quando confusa
prendo il quaderni sbagliato per gli appunti
quello ad anelli
quello senza gli angeli.
Il cuore matto dal rumore aritmico
danza felice, come un cane slegato.
Da tempo è libero
gioca senza catena
e non distingue mai gli amici dai nemici
se la chiave d’ingresso gira
e arrivano ospiti ingrati, senza bussare.
Loro ammirano l’albero vecchio e finto
pieno di decori scintillanti
bevono alla mia salute, ridono
discorrono brevemente col mio tempo strano
e malgrado tutto
ha uno sguardo allegro Il frastuono...
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