Il tempo non ritorna
Mia madre ha fatto la guerra
senza aver mai imbracciato fucili
col fiato di brina a buttarsi nei fossi
nel gioco imparato a salvare la pelle.
L’ha ricordato sempre quel rombo assordante,
gli aerei bassi sulla piana nebbiosa
e si correva tra stoppie annerite a cielo aperto
giù proni dentro al fosso senza respiro,
il freddo della terra e i cani a fiutar l’aria.
Sentiva i loro passi, stivali alti e lingua dura
cercavano ragazzi nascosti nelle stalle,
partigiani che avrebbero ammazzato,
guai a trovarli.
Li avevano nascosti, come il pane buono,
con l’odore dello sterco bruciato nei cortili vuoti.
*
Di quel cielo non è rimasto fumo
le mani a volte fermano un ricordo tra le dita
è solo un attimo,
il tempo non ritorna.
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