Se cade un granello non crea
rumore, così io sono:
un suono dissolto nel vento.
Non la poesia ma solo
un verso e della sinfonia
la nota più breve. Lo sguardo
sfuggente incrociato per strada.
Ero io che suonavo un flauto
remoto per vie affollate
d’ignare città e un cappello
di fianco implorante e schivato
un soffio celato ai passanti
in quella coltre di cartoni
da brividi scossa pel freddo.
Sono io, uno morto nel mare
l’intruso di cui aver paura
bramoso di pane e rispetto
Calato per scelta d’ignoto
criterio in tal corpo, in tal tempo
in tal luogo, allo stesso modo
divelto da cieca cagione.
E, lo so, tu non m’hai veduto
morire lì su quella Croce.
Ed era solo una fra tante!
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giulia Bellucci, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.