Pubblicato il 01/01/2018 17:46:08
Luce ed oscurità incipriano il viso. Maschera di fango lo trucca. L'anima recita il suo fascino con un sorriso. Son divenuto simulacro d'emozioni variegate dinanzi alla vita che mi stucca. Ed ora siffatto monumento vive in cuor di pietra intriso dal pianto e suppliche accorate. Ardua a scalfirsi è la roccia che lo compone protetto da solide inferriate. Racchiude l'arcigno sguardo d'una sfinge ogni granello di pietra col suo decoro. Urlo: idolatria! ché di me stesso è il dio che adoro. Tutti ci prostriamo... a quell'immagine alla quale devoti siamo.
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