Pioveranno botti e stelle, stanotte
nelle città blindate di cemento
si conteranno numeri all’indietro
le grida nelle piazze e dai balconi.
Sullo schermo auguri e i soliti sorrisi
discorsi studiati a tavolino e futili promesse
un anno si conclude, un anno nuovo è qui
eppure la poltrona è sempre quella, ricca,
tenuta bene al caldo e tramandata nella storia.
Scorreranno immagini a ricordare neri eventi
casette in legno su macerie innevate di vergogna
strade sporche di sangue, sporche di rifiuti, sporche …
mani mai lavate di uomini corrotti
- Giuda non è morto ancora -
sarà utile pregare, credere a una rivoluzione giusta
sciogliere i capelli, togliere le spine dalle mani
camminare sulle ceneri e dare un pasto ai poveri?
Sarà un giusto sogno credere alle favole
abbracciare l’uomo nero e piangere di gioia
dividere il mio pane e bere vino nella piazza
allungare la coperta e scaldare un poco il mondo.
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