Ti osservo dormire
con lo stesso incanto
con cui si osserva la luce
che si apre all’azzurrino del cielo
nella folgore incantata del mattino
e con la commozione che si prova
quando l’anima è innamorata
o come nel vedere lo schiudersi
una rosa di gennaio.
Sento lo stesso ardore che ha il fuoco
che divampa divorando i desideri
poiché nello scorrere della pelle
migliaia di parole in stupiti mulinelli
trasmettono all’elettrico del cuore
un rivelato tutto
nell’intensità che irretisce i sensi
in un languore
conducendo alla gioia della vita
colma di quegli attimi
simili al perdurare eterno.
Grazia Denaro
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