Pubblicato il 27/12/2017 01:56:53
Mi metterei fino all’epifania ad ascoltare i legni donandosi bruciare dentro muri di pietra il cuore nel non sentire i campanelli. Hanno portato nastri d’oro e vino, sarà comunque festa e chi non si stupisce della luce spezzata rompe noci e gioisce al dubbio dei contrasti: la notte quieta -sembra sotto una stella insanguinata d’oppio e sorrisi, ch’è fin troppo facile “l’amore è dentro te” se un nodo di dialoghi e silenzi implode idealizzato in verbi all’infinito -sentire, cogliere. Ma bisogna affacciare ali, liberare, correre.
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