Pubblicato il 25/12/2017 21:59:53
E se ora fossero più dolci i nidi in pastafrolla in fila sui vassoi dopo che mani sbocciano profumi di finestre verso il cielo, in orli di campane un rilucere d’intonaci, un impasto di pietre Nelle ore di Natale, prossime d’abbondanza in mense se mandarini e resine sento bruciare nel timore dell’aria che ha assorbito colpe sotto astri d’ogni provenienza lo spirito brandisce la parola porta Betlemme in voce su terre aride a estorcere un palpito di bene, finanche il caldo dai nostri maglioni spessi esca allo scoperto in trama d’abbraccio
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