Trascinandolo per i capelli ti porterò un dio nuovo di zecca
cucciolo d' uomo e saetta di pensiero nel vuoto
scansione di tempo illimitato
verdetto di rugiada al tuo mattino
Come un animale al tempo suo di morire, lo condurrò
straniato al tuo cospetto
e avrai il corpo nudo ad attenderlo:
che i tuoi seni siano simboli che i sogni siano segni sui fianchi
Così giudicherai chi ti giudicò degna di vita
e le tempie pulseranno all' indotto prepotente delle vene
con un cenno della mano squarcerai il velo
e tutte le cose come stanno saranno io voglio di baleni
Quando pronuncerà il tuo nome
sarà il tuo nome pronunciato da un dio fatto prigioniero
e tutte le cose come stanno sapranno il tuo nome in un baleno
e tu stessa imparerai il modo in cui si trema
Al vento quando non puoi più nasconderti
tra le foglie che creò per farti prigioniera
e la portata della sera è l' orizzonte in cui si avvera
la condanna a morte di un dio nuovo di zecca
Colpevole di non aver saputo serrare il tuo segreto
tra le cosce laboriose e le labbra sfaticate
come sanno fare i servi più ubbidienti
che plasmiamo a nostra immagine e somiglianza
Ma più deboli o in stati di necessità stupefacenti
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.