Dammi, oh poeta, un tuo verso
ove tuffarmi, rilucente
non dell'oro ma di quei moti
dimessi e mai sottomessi.
Tu che t'incammini con passi
lenti e tasche leggere, d'intense
emozioni gremito hai il cuore.
Nell'anima foglio e penna.
Fammi viaggiare
con le tue ali celate
e i tuoi occhi che rischiarano
di notte tormentando l'oscuro.
Tu giammai insegui l'effimero
tempo della vanagloria
ma a passi lenti t'incammini
aggrappandoti al tuo sentire.
Solo vai quas'incompreso
a raccattare tra i cocci
frammenti dei tuoi versi.
Regalami tu, oh poeta
i tuoi faticati versi.
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