Oltre il precipizio è l'indistinto
nè l'eco da lì giunge
riflessa a squarciarne sipario
caligine sul limitare del bosco:
senza pregiudizio, alla base
degli abeti spogli, degli ancor
vivi si depongano le spoglie
ivi impregnandole di resine
ed essenze
profumanti le visioni ovattate
di fantasie dorate/ desiderio
di pronta aurora: fino all'ultima ora
ed in silenzio, fino all'intenerirsi
degli astri, raggelati pigolii.
Non appena l'aria si fa algida
immobile in petto, s'attenda
all'avvio, alle nevi sospese dando
lo strappo con corde tese di fumo.
In equilibrio precario
rimanga l'angelo
e penda dannato
sul trapezio dondolando
solstizio d'inverno
vivida luce breve che ridia voce.
***17/12/2011 woodenship
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