Pubblicato il 07/12/2017 11:06:23
Indesiderate parole proferite da indegni pensieri ti incorniciano come foto inaspettate... scatti da imprevedibili gesti d'una superficiale società. Tessono impressioni che racchiudono momenti di spontanea gestualità. Ti rinchiudono in preconcetti duri a sconfiggere... come fossero sempiterna giovinezza da mostrare con enfasi al maldicente mondo. Taciturno... soffri nella splendida stanza dell'anima che accoglie sepolcri d'indicibile solitudine. Superba... regna una marmorea statua dell'umana comprensione nel giardino della speranza... ma nessuno l'ammira! Non aggravano le pene del cuore coloro che colpa non hanno d'essere nati differenti da ogni frivolezza ed apparente visibilità. L'esser naturali mostra il sorriso della propria autenticità escludendo ombre di tristezza grettezza e malvagità. Pur se chi ignora non cessa di irrigidirsi dinanzi alla verità... i cattivi giudizi non smettono di gongolarsi nel lindo completino sul cavallo imbizzarrito che alla follia li condurrà. Una vita vissuta sul giudizio altrui? Giammai... il saggio scalfirà poiché nelle pene d'una inutile guerra i soldati con degno rispetto funeree missioni ciascuno affronterà. Ascoltare parole adamantine è il desio di chi possiede un pacifico dolce cuore. Richiami alla nostalgia del tempo che fu... d'un momento viziato e prepotente che nutresi del dolore dei sofferenti emarginati ed impregnati d'immensa sensibilità. Senza sapere che da quel tormento spinoso invisibile... rinasce un essere superiore che le spalle volge all'insana caparbietà di non accettare altri colori nel tessuto d'intrecciati pensieri ricolmi di vera umanità.
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