Premessa:
Questa poesia è stata premiata al concorso letterario Piazzalfieri (Asti), e la tematica di quell'edizione era "Alfieri ed il rapporto con la città".
Il componimento, volontariamente pomposo e magniloquente, vuole simulare - attravverso il metagioco della lingua - l'ipocrisia di fondo della società astigiana e di tutta la sterile impalcatura socio-linguistica.
Sua Eccellenza, della nostra astigiana
Terra natia 'l fato pare ascoso: non
Dai corsi e dai calli da niuna vita
Gremiti, non dai fragori baldanzosi
Di scaglie di misera vita e da siderali
Ricordi d'un tempo lontano, rimembreremo
Fieri spirti che innalzarono possenti
L'arcaica Pompeia.
Deh, l'atro fluir del tempo non risana
La piaga delle menti inermi che ai
Tempi suoi già pregnavan la città:
Eppur non verso essi volgesi 'l disio e la
Speme invereconda poiché punta alma
Vetusta, come un'occidua facella nel
Ciel de' Grandi, rutilerà su queste
Vie or disadorne.
A te, signor della cittade infame,
Maestro d'un'antica arte agli
Albor cinta d'argentê corone,
Van narrando i versi miei e di
Come al tempo nostro sia scialba
Ed indelicata la nostra altissima
Terra.
Fia 'l Tanaro un mezzo per rubiconde
Abluzioni e, dalle colpe civili degli
Anni più stigi, da esso si smuovan
Le floride fondamenta d'un futuro
Novello!
Mio storico fratello, padre e maestro
Nel divenire, pel peccato che soggiace
Obnubilante sugli occhi della nostra
Amata, insegnaci in su l'opera tua
Grande e libera cultura e mente.
Se fia tale, allor desterommi come
Un discepolo fedele e speranzoso
In questa moderna Asti.
©Matteo Bona, Dalla Palingenesi alla Poetica del Vuoto, ovvero L'Ultimo Romantico, LULU Edizioni Digitali (2016).
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Matteo Bona, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.