Un libro mi fa compagnia nella notte
assaporo ogni riga, degusto le pagine,
sì,
com'io fossi seduto
là
ad un tavolino del bar
sorbendo un vino frizzante astigiano.
Intingo il dito
con calma
rivolto la pagina e indugio
sull'ultima riga ancora non letta
che prima era confusa, adesso perfetta.
La pagina giro un po' lento
quasi a non disturbare
le lettere incise che restano ferme
a concordare i pensieri
i nuovi concetti che nascono
che abbuiano le vecchie certezze
col nuovo sapere.
Ora so,
qualcosa di nuovo fermenta la mente,
sublima il pensiero
m'aiuta a guardare dal colle
quell'infinito che annega.
Ora è bianco quello che prima era nero.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 25.11.2017 – 00,20)
Il dipinto è preso dal portale: https://lamenteemeravigliosa.it/libri-sullintelligenza-emo…/