Il Blister, l’orologio dell’esistenza
E’ una vita che prendo una compressa
al bagno, quando vado ogni mattina
è garantito sia sempre la stessa
ma col “blister” è sempre una manfrina.
Con l’unghia premo e cade sempre al suolo.
Forse perché rifiuto quel precetto.
Non c’è una volta che la prenda al volo.
Mi urta la salute quel sassetto.
Cede l’argento e lascia sempre un vuoto.
Lo spazio suo vicino, sigillato
pel giorno dopo, sembra quasi un voto
a santa medicina dedicato.
Tutte ordinate, in fila, le pasticche
come i giorni del mese. E’un’offertorio.
E ti comporti come il due di picche
col calendario in mano, obbligatorio.
Non sembra sia trascorso un giorno intero
ma solo un’ora appena in quella impresa.
È la sveglia, ogni giorno, per davvero,
non perde un colpo. Sembra sia in attesa.
Sembra che io non possa starne senza.
Sembra della salute una razione.
Sembra scandisca il tempo, l’"esistenza”.
Quando è esaurito? Cambio confezione!
marco biffani
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