Pubblicato il 15/06/2010 18:53:59
E' il sacro fuoco di ragioni che infiamma la laringe di queste statue grigie forgiate d’argilla. Si spegne in un istante come mille catene d’atomi - in una fusione a freddo - o con polveri autoestinguenti. E’ un’ugola d’oro a parlare di pace -in assetto di guerra- E canta speranze mandando in frantumi gli specchi trasversi tra falsi orizzonti celesti. E’ rabbia dei vivi -nel regno dei morti- il vento che agita vele nell’ordine sparso di nodi a correnti alternate e moti di arresto forzato. E’ sabbia negli occhi il dissenso sedato con pugno di ferro sul volto scoperto -da vile soldato sottratto al confronto. Sarà l’inquietudine nella nebbia più grigia a guidare la mano -di poveri e oppressi- e una pioggia continua a macchiare di sangue le pietre disciolte del sale -a invocare purezza-
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