4
La minima appendice del sesto senso
o l'occhio parietale della lucertola,
i monasteri di lumache e conchiglie,
il parlottio di piccole ciglia scintillanti.
L'inaccessibile, com'è vicino!
E non puoi scegliere il nodo, né guardare,
come un biglietto che ti infilano in mano
e devi rispondere all'istante...
maggio 1932
5
Superando la fissità della natura
il durazzurro occhio ne penetra la legge:
nella crosta terrestre impazzano le rocce,
dal petto sgorga un lamento-minerale.
E il sordo miracolo si tende
come per una strada a corno ritorta,
per capire l'eccesso interno dello spazio,
del petalo pegno, e della cupola.
gennaio 1934
10
Da aghiformi calici appestati
beviamo l'ossessione delle cause,
con uncini tocchiamo grandezze
infime, quasi leggera morte.
E di fronte al groviglio delle asticelle
il bambino resta in silenzio -
dorme, l'universo, nella culla
della piccola eternità.
novembre 1933
11
E dallo spazio esco nel giardino
incolto delle grandezze,
strappo l'immaginaria costanza,
l'autoconsnenso delle cause.
E il tuo manuale, infinità, io leggo
da solo, lontano dagli uomini:
selvaggio erbario senza foglie,
libro di problemi delle radici enormi.
novembre 1933
[ da Quasi leggera morte, a cura di Serena Vitale, Adelphi ]