Un rombo di sottofondo si impone
dentro le vene vibra una cascata
un piccolo rifiuto
sovrasta per un attimo
la sua aggregazione di gocce gelide
ma l'acqua scorre, ed è vertigine.
il mondo oscilla, tra il passato e l’oggi
sul ponte di vecchie assi
che si modificano sotto i piedi
La grande voragine attira, e sembra sorridermi
come il peccato
il suo eterno senso immorale
che resiste e torce i visceri
impossibile camminarvi a lungo.
Tra pareti grigie e l’abisso verde cupo
se ne vanno scintille e certezze
dai miei occhi al cielo.
È tremenda la consapevolezza d’essere deboli.
*
Voce Rodolfo Lettore