Dove si da il caso che spesso finiscano le avventure
in codesto reame, come canta la canzone
il garbo e il guano dallo stesso polmone
per elezioni forzate del respiro in divenire
per sancire la sconfitta del primato sul tentativo.
O almeno brandire un lieto fine nonostante
le ambizioni del re siano segrete per i sudditi
i più arditi cercano misteri fino a sera sopra ai tetti
deposte le armi, la milizia lascia stare le avanguardie
al loro destinarsi a fini premature senza nervi
e circostanti permanenze lasciano al tempo
il motivo di cui nutrirsi, almeno fino a quando
la paura di cambiare ci lascerà uguali
seduti sugli scranni di variabili comandamenti
a tessere le lodi del nostro provincialismo.
Prendere e lasciare nella tensione del traffico urbano delle vene
il siero indipendente delle tue volontà
conforta la strada di fini disumane
a cui non giunga nessuna possibilità
di cambiare la nostra condizione di comuni mortali.
Con lo stile di un Cirano, soverchiato dagli affanni dell' amore.
Perturbato si guarda intorno, in cerca di una resa auspicabile
in cui possa riversare tutto il suo onore magnificato.
A pianeti limitrofi annette responsabili trazioni verso l' ignoto.
Viaggiare nello spazio senza riuscire a capire le ragioni del vuoto
su cui sospende la sua procedura d' intercessione
radicalizzando un metro di giudizio che non ammette
perdita di controllo e scansione di fotoni dal futuro.
Con gli occhi chiusi e i pensieri sfusi da considerarsi
refusi di calcoli ulteriori, uno ad uno.
Una lezione senza precauzioni su come impiegare
la stagione degli addii e i testimoni lugubri cipressi
una flora del perdono cui affidare il proprio testamento
sono il baricentro su cui si regge in equilibrio il senso di tutta la storia.
Un cimitero di astronavi a pochi centimetri dal petto
da cui riscattare voli siderali per un altroquando.
Una confusa, prolissa sedazione, prima dell' espianto
porziuncola calcarea d' infiniti altari.
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